8. Finalmente

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Ok, ho dovuto ripubblicare il tutto e questo è il nuovo capitolo!
Scusate per l'assenza.

Quando Clayton aprì gli occhi, la mattina successiva, sorrise nel trovare Erik addormentato affianco a lui. Storse il naso nel constatare che la benda fosse ancora al suo posto e non ci mise molto a decidere di toglierla.
Era così bello Erik che quasi non gli sembrava vero. Pelle chiara e fisionomia morbida. Capelli sbarazzini, che non era mai riuscito a sistemare per bene.
Socchiuse ancora gli occhi e lo baciò sulla fronte. Rimase più a lungo del necessario ed un'idea gli passò per la mente. Sollevò lo sguardo, spalancò gli occhi e si chiese perché non ci avesse pensato prima.

Respirò profondamente cercando di non alzarsi, correre e fare troppo rumore. Non voleva svegliare il più piccolo. Erik mugugnò infastidito solo quando scese dal letto e con un sussurro gli chiese scusa, neppure lui avrebbe voluto separarsi dal minore, ma ora era più importante ciò che gli era venuto in mente.
Scese dal letto e senza far rumore uscì dalla camera chiudendo poi la porta dietro di lui.
Velocemente si diresse verso il piano inferiore, quasi correndo entrò nella sala grande e tutti si meravigliarono di trovarlo lì.
<<Ehi zio, Erik ti ha parlato di andare->>

<<Non ora Dex, non ora!>> Esclamò rapidamente. <<Dov'è tuo padre? Caleb, tuo padre Caleb>> rispose prontamente anche alla domanda che gli veniva posta ogni volta. Difficile avere due padri ogni tanto.
Lo indirizzò nella stanza del fratello, gli sorrise e corse da lui.
Arrivato lì, lo trovò sul letto con il marito, ma non era importante neppure quello. Ignorando le sue domande e le sue lamentele, lo trascinò per un braccio fin dal medico e solo quando fu lì, davanti a lui con il fratello, si fermò.

<<Allora? Si può sapere che succede?>> Chiese preoccupato il minore e Clayton respirò silenzioso <<stavo pensando da giorni ad un modo per vedere e poter parlare con Erik guardandolo negli occhi senza che lui vada in calore. Fatemi finire!>> Aggiunse <<e non so se l'ho trovata, ma credo di avere una soluzione, per lo meno temporanea.>> I due gli fecero segno di continuare. <<In base al fatto che Erik ha sicuramente i tuoi geni, e quindi potrebbe avere il quarto dono!>> Esclamò infine e Caleb corrugò le sopracciglia.

<<Fammi capire, vorresti che mio figlio omega, venisse trasformato in te alfa, per il tuo capriccio di non voler che finisce in calore?>> Improvvisamente non gli sembrava più una bella idea. <<Spiegami, Clayton, perché diavolo non vuoi che mio figlio vada in calore>>
<<Ti prego, Caleb, smettila di dire in quel modo il fatto che sia tuo figlio, lo so perfettamente questo, ed è anche uno dei parecchi motivi per il quale non deve andare in calore!>>

Gli occhi di Caleb gli uscirono dalle orbite <<cosa ti ha detto?>> ringhiò e mentre York fece un sorrisetto divertito, Clayton cercò di scomparire. <<Chi?>> Chiese fintamente confuso e questo, se possibile, irritò ancora di più il fratello. <<Non fare finta di non sapere di cosa sto parlando, fratellone, che cosa ti ha detto quell'idiota di mio marito? Che se non lo uccido oggi, non muore più!>>

Clayton si leccò le labbra improvvisamente secche. <<Uh, ehm>> morire io o far morire Olcan? Si chiese e alla fine, scelse la seconda ipotesi <<ok, io voglio Erik, davvero, solo che è così giovane rispetto a me, ho sempre paura di fargli del male e potrebbe cambiare idea riguardo a me, potrebbe volere qualcun altro, ed io non voglio obbligarlo a fare nulla, quindi, se diventasse lui l'alfa, impedirebbe a sé stesso di andare in calore. E poi, non voglio che tuo marito mi stacchi la testa perché ho legato a vita suo figlio!>>

<<Mio figlio>> ringhiò ancora Caleb. <<E poi ci penso io a staccargli la testa, minacciare mio fratello ed impedire a mio figlio di avere un sano rapporto solo perché non vuole che la sua purezza vada a farsi fottere, come se lui avesse fatto tante cerimonie prima di portarmi in camera da letto! Puritano inutile ed ipocrita!>>

Clayton non commentò con il fatto che neppure lui si fosse fatto troppi problemi ad andare a letto con Olcan. <<Che io dico, neanche avesse quindici anni come quando Sunny si è legato a Major!>> Caleb si voltò verso il dottore che nel frattempo tentava di trattenere le risate per quel monologo che l'altro omega stava facendo. <<Sbaglio o anche agli umani a diciotto anni è consentito andare a letto con il loro compagno di vita?>> York fece una faccia confusa <<sì, possono avere rapporti secondo la legge, ma non sono compag->> ovviamente dopo aver ricevuto la conferma, Caleb non si preoccupò di farlo finire.

<<Vedi? E allora cosa vuole quell'idiota per non dire altro! Da noi potrebbe già da tre anni, ti prego, fammi un favore e vai, va! Sparisci dalla mia vista e non tornare finché mio figlio non ha un bel morso al collo, ad Olcan ci penso io, eccome se ci penso io!>> Clayton venne spinto fuori dalla stanza, ma una voce li interruppe. <<Papà!>> Erik entrò di corsa, rossissimo alle guance <<ti rendi conto che questo discorso l'ha sentito tutta la casa, vero? Perché mi metti sempre in imbarazzo?! Ma non potevo avere un padre normale? Due ne ho, non chiedo tanto, uno!>>

Caleb non lo rimproverò per il mancato rispetto come Clayton pensava avesse fatto, al contrario, gli passò una mano tra i capelli e gli sorrise. <<Ringraziami dopo, figliolo>> il resto successe tutto troppo velocemente, Caleb prese Erik per le spalle e lo voltò verso Clayton che non fece in tempo a chiudere gli occhi. Si fissarono, entrambi stupiti da quel gesto e l'alfa ebbe appena il tempo di intravedere gli occhi grigi che non vedeva da anni, prima che l'azzurro li coprisse del tutto.

Anche i suoi diventarono rossi e Clayton capì che era la fine di tutte le imposizioni che si era dato e mentre Erik si accasciava al suolo e lui andava ad aiutarlo, incontro a quell'odore delizioso, sentì suo fratello dire: <<Finalmente, grazie Selene!>> E non poté fare a meno di amarlo e odiarlo nello stesso momento.

La tana del lupo -i lupi vivono cinquecento anni-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora