I canini di Erik si scontrarono contro quelli decisamente più lunghi del maggiore, il bacio bagnato e volgare che si stavano dando, era sintomo del calore dell'omega che tornava più vivido che mai.
Poche cose piacevano al minore, davvero poche cose; la famiglia, correre, Clayton, decisamente Clayton. L'alfa lo aveva schiacciato sul materasso, il suo peso, la prestanza fisica infinitamente maggiore, lo premevano sul letto in un modo che Erik non era sicuro di riuscire ad accettare.
Con gli occhi rossi e le labbra turgide, gli suggerivano le peggior cose, ma al contrario di ciò che si sarebbe aspettato, al contrario di ciò che era normale, non era l'omega a subire, ad essere sottomesso.
Sorrise nel bacio che diveneva sempre più feroce e profondo ogni minuto che passava. Calyton in risposta si scostò da lui, negli occhi una domada a cui però il minore non rispose a parole, continuando imperterrito a sorridere al più grande.
Con un colpo di reni, prendendo del tutto alla sprovvista l'alfa, e anche se stesso, considerando l'ansito di dolore che gli uscì poco dopo dalle labbra, capovolse la situazione fino a far ritrovare l'alfa con la schiena contro il tessuto morbido del lenzuolo con Erik sopra il suo bacino, un poco più in basso in realtà, dove iniziavano appena le coscie.
I palmi delle mani contro il petto del maggiore, gli occhi di un azzurro splendente che illuminarono maggiormente quelli dell'uomo sotto di lui. <<Rik...>> sussurrò affannato e il nominato sorrise ancora, i canini che sporgevano dalle labbra ed il petto che si alzava e abbassava ad un ritmo elevato.
Non gli lasciò altra possibilità per parlare, baciandolo di nuovo. I due muscoli si incontrarono nuovamente, in una danza scomposta. I loro sapori si mischiarono ancora e ancora, ma non furono abbastanza per saziare la fame di Erik che cresceva ogni secondo di più, pari passo alla sua smania di essere riempito.
<<Erik>> ansimò di nuovo il maggiore, chiuso ancora sotto il peso del minore.
Ed era strano, che un alfa si lasciasse manovrare così, che un alfa si sottomettesse, nonostante non fosse nata come sua volontà quanto un'imposizione dell'omega. Era strano, ma Erik non ci diede peso, Clayton non ci diede peso.Il bacino del minore si portò più avanti, facendo scontrare le intimità dei due ed Erik capì subito che non sarebbe durato a lungo e che ciò gli importava davvero poco. I suoi occhi azzurri si illuminarono e lui non potè accorgersene, ma avevano delle sfumature rossicce, mentre parlava.
<<Togliteli>> disse il minore riferendosi ai boxer del maggiore mentre anche lui si liberava dei propri. Allora Clayton notò il cambiamento nei suoi occhi, l'azzurro limpido aveva lasciato il posto ad uno più opaco costellato di punti rossi che si incontravano con il blu.
Decise di pensarci più tardi mentre, mordendosi il labbro inferiore, faceva ciò che gli era stato chiesto rimanendo completamente nudo sotto il minore, il quale, allo stesso modo, si era liberato delle mutande e della maglia lunga che aveva indossato poco prima.
Non fu difficile per l'omega iniziare a muoversi con costanza sopra di lui, a dargli fastidio, provocarlo. Clayton sapeva solo ansimare e genere, di tanto in tanto. Non faceva nulla, non sapeva dove mettere le mani, che tremavano dalla voglia di fare qualcosa.
Il suo alfa interiore stava ululando, volendo uscire, liberarsi, sottomettere ferocemente l'omega che stava provando a fare di lui un uomo docile e arrendevole.
Ma lui non era l'alfa, era Clayton.
Ed Erik non era un omega qualunque, era il tuo compagno.
E nonostante il lupo dentro di sé morisse dalla voglia di graffiare, ringhiare e sottomettere, Clayton era fatto così, magari era strano, ma preferiva che fosse Erik a fare ciò che volesse. Lui... Lui avrebbe fatto e ricevuto ciò che l'altro voleva.Aveva riflettuto molto.
Aveva discusso molto.
Aveva pianto molto.
Si era esaminato con ogni mezzo possibile.
E sì, era un alfa strano. Ma non era l'unico.
E sì, preferiva essere sottomesso magari, ma non era uno stupido. Non era più debole degli altri alfa.
Non c'entrava assolutamente nulla.Portò le mani ai fianchi del minore solo dopo che lui gli aveva ringhiato di farlo e più lentamente, rispetto al ragazzo sopra di lui, aveva iniziato a muovere il bacino e a rincorrere la lieve pressione ed il piacere che ricavava dall'altro. Erik però non si accontentava di questo, il suo corpo non lo faceva.
Aveva così caldo. Si sentiva così vuoto. E ne aveva bisogno, aveva così bisogno di essere riempito. Stava sudando così tanto.
Si abbassò sul petto dell'altro lasciando una scia di baci bagnati dal petto, fino all'inguine, mordendo ogni tanto la pelle sotto di lui, con forza, i canini che lasciavano marchi, sapendo perfettamente che essendo un alfa, i segni sarebbero rimasti solo poche ore.
Ma non se ne preoccupò. Ne avrebbe fatti altri, e altri, e altri ancora.
Clayton era suo e l'avrebbero saputo tutti.Si sentiva così affamato, come non si sentiva da- forse sempre.
Le sue mani, più minute rispetto a quelle dell'alfa, presero a muoversi sul corpo dell'altro, come cercassero qualcosa che neppure Erik aveva identificato.
I suoi occhi risplendevano, senza che neanche lui ne fosse al corrente, ma Clayton vedeva, Clayton sapeva ed il suo alfa mugugnava di frustrazione, ma a lui piaceva così tanto.La trovò infine, coscia destra, in alto. Pelle morbida al tatto, ma se si premeva un poco, una ghiandola. Una ghiandola che somigliava così tanto a... Erik si abbassò con il volto, baciò e annuso, ringhiando poi in un modo che gli era sconosciuto. Clayton tremò visibilmente a quel suono.
Erik l'aveva trovata, una ghiandola, perfettamente uguale, perfettamente identica ad una di quelle che gli omega avevano sul collo.E Clayton ne aveva una così, sulla coscia.
Clayton poteva essere marchiato a vita ed Erik poteva lasciare il suo odore su di lui.
Clayton poteva essere marchiato.
Clayton poteva essere marchiato.
Clayton poteva essere-Erik si morse il labbro inferiore con forza, il rosso nei suoi occhi che diventava sempre maggiore, un ringhio che partiva dal profondo del suo essere, gli uscì dalla gola.
<<Mio>>.
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La tana del lupo -i lupi vivono cinquecento anni-
WerewolfTerzo libro della trilogia. !!! Il libro ha un contenuto esplicito. È sconsigliato ad un pubblico suscettibile. Il libro è protetto da copyright, è vietata la copia intera o parziale del contenuto. !!! Tema omegaverse. Erik aspettava e Clayton aveva...