Damon Salvatore (TVD-TO)

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Immagina per Sabrina_Carrara

Guardai il cellulare annoiata. Erano le cinque del pomeriggio.

Ormai ero confinata nella mia stanza da più di quattro ore a studiare ed ero a dir poco esausta.

Volsi lo sguardo fuori dalla finestra e, come di consuetudine, vidi passare mio fratello mano nella mano con la sua ragazza, Caroline.

Sapevo del mondo sovrannaturale, dei fratelli Salvatore, di Katherine, del fatto che la migliore amica di Caroline fosse la doppelgänger di Katherine e di tutto il resto.

Ovviamente non ne avevo parlato con nessuno: Tyler aveva anche proposto di farmi cancellare la memoria da uno dei Salvatore, ma ovviamente avevo rifiutato.
Come sorella maggiore volevo essere al suo fianco per qualsiasi cosa e l'avrei vista dura riuscirci senza ricordi.

Beh, cosa dire dei due fratelli: Stefan era un tipo a posto, giudizioso, gentile, altruista e responsabile; tutto il contrario di Damon...

Con lui avevo parlato molte volte e tutti i nostri discorsi andavano puntualmente a finire con battute sarcastiche e maliziose da parte di entrambi.

Non riuscivo a sopportare i suoi modi di fare: era antipatico, freddo, maleducato, crudele, indifferente a tutto, impulsivo, narcisista, fin troppo orgoglioso e arrogante.

Ma aveva anche quel non so che di attraente: forse erano i suoi occhi azzurri, o il fisico mozzafiato o il sorriso o...

Ad interrompere i miei pensieri fu il campanello della porta, che mi fece anche rendere conto di star fissando fuori dalla finestra da chissà quanto tempo.

<Mamma, vai tu?> Gridai, senza aprire la porta della mia stanza, ma non arrivò alcuna risposta se non un secondo scampanellio.

Sbuffai ricordandomi che, come al solito, non era in casa.

Suonò nuovamente il campanello.

<Un attimo!> Gridai, uscendo dalla stanza.

Aprii la porta e sbuffai quando davanti a me comparvero due occhi azzurri come il ghiaccio.

<Buonasera, posso entrare?> Chiese, entrando in casa, senza aspettare una mia risposta.

<Come puoi entrare, non ti ho invitato...> Sussurrai, chiudendo la porta alle mie spalle.

<Tua madre lo ha fatto per te, tesoro.> Sorrise ironico, <il lupetto è in casa?> Continuò, sedendosi sul divano.

<No.> Risposi fredda, alzando gli occhi al cielo.

<Sai quando tornerà?> Domandò ancora, chiudendo gli occhiali da sole che aveva poggiati sulla nuca e posandoli sul tavolino davanti a sé.

<No.> Continuai io, fissandolo a braccia incrociate.

<Come mai così fredda, tesoro?> Chiese ironico, calcando la voce sul nomignolo che mi aveva affibbiato, ricevendo un'occhiataccia da parte mia.

<Cosa vuoi da mio fratello, Salvatore?> Risposi io, sedendomi a gambe incrociate dall'altra parte del divano e fissandolo stranita.

<Devo parlare con lui.> Mi rispose, fissandomi negli occhi e accavallando le gambe.

<È una faccenda tra vampiri e licantropi, non so se mi spiego...> Continuò, con aria maliziosa.

<Peccato che Tyler sia mio fratello, minorenne per altro, perciò sono tenuta a sapere qualunque cosa lo riguardi.> Lo guardai sorridendo, compiaciuta dalle mie stesse parole.

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