Mentre riempivo bottiglie di acqua papi riempiva il mio cuore d'amore

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19 Marzo 2021.
Oggi (per puro caso!) ho ritrovato il nostro posto speciale nel mondo.
E per nostro intendo mio e del mio papi.

lo pensavo da anni ormai, desideravo ritornarci senza mai riuscire.

Non trovandolo più mi ero convinta che ci avessero costruito sopra.
Classico triste destino delle rare zone verdi rimaste nel mondo.

Invece... proprio il giorno della festa del papà, mentre ero alla ricerca di fiori (da resinare) con dei cari amici, eccolo spuntare come un miraggio.

L'ultima volta che mi sedetti sopra questo cubo dovrebbe risalire a circa 20 anni fa.
All'epoca quel pezzo di cemento era davvero gigante ai miei occhi.

Un po' più in giù c'era il nostro albero.
Sì, era nostro perché con un coltellino il mio eroe aveva intagliato le nostre iniziali dentro un cuore.
Questo pomeriggio, vista la sorpresa di riscoprire inaspettatamente questo magico luogo, ho ispezionato corteccia dopo corteccia alla ricerca di quel disegno, ma ahimè.. sparito.

"Cri perfavore Scendi dalle nuvole!
Se in 20 anni quel "cubo gigante" alto come te oggi ti è sembrato piccolino, allora anche le cortecce degli alberi si saranno dovute estendere giusto un pochino in questi due decenni, non credi?"

Poi... cos'altro..
Ah si!
Alla sinistra del sentiero scorreva un ruscello.
Anche quello non è più identico a come lo ricordavo dato che si è trasferito qualche metro più avanti.

Altra novità:
Ho scoperto che quel posto è "Santa libera"... ma per me, il suo vero nome rimarrà per sempre "A prendere l'acqua" come lo chiamavo da bambina.
Già... per me riempire le bottiglie di acqua buona significava godermi una bella gita romantica.
Voleva dire... tirare fuori il bicchiere portatile in macchina e sorseggiare acqua fresca durante il nostro picnic.. oppure mangiare pesche e ciliegie appena raccolte.
Altre volte invece significava imparare nuovi nomi di piante, scoprire nuovi pezzetti di cuore del mio papà mentre ascoltavo avventure del suo passato.
Oppure alcuni giorni voleva dire assaggiare erbe che sapevano di limone o semplicemente respirare quell'aria guardando il verde che ci circondava mentre ascoltavamo i grilli cantare.
Sì.. "A prendere l'acqua" per me era sinonimo di  sorridere tanto.
Mentre riempivo bottiglie di acqua papi riempiva il mio cuore di amore puro.
Puro come quell'acqua di fonte.
Ogni volta che succedeva riconoscevo la sensazione della felicità.
Quella vera però.. non di certo  paragonabile all'emozione provata dallo scartare i regali a Natale.
Bella eh, per carità.
Ma quella era una gioia totalmente diversa.
La sentivo lontano km quando stava per arrivare.

Ora che ci penso, mi chiedo come quel piccolo e fragile cuoricino potesse contenere così tante intense emozioni tutte insieme.

Era una felicità talmente preziosa da essere inestimabile.
Non aveva prezzo perché nessun milionario avrebbe mai potuto regalarmela.
Nessuno...fuorché il mio papà.

Oggi mentre passeggiavo,
piangevo per la malinconia.

Il tempo in cui sono stata così felice è stampato nei miei ricordi più dolci, teneri e delicati.

Se qualche mamma o papà hanno ritagliato un minuto per leggere questo scritto, beh mi rivolgo a voi ora:
I regali costosi non faranno la felicità dei vostri bambini.
Ma il tempo speciale trascorso con chi li ama... sì.

Sentirci amati, protetti, ascoltati.
Sentirci semplicemente preziosi per chi dice di amarci.

Ecco, quello sarà il terreno fertile dal quale un giorno germoglieranno i fiori della nostra felicità.

#lfdc🎀 19/03/21

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