Capitolo 1.

927 44 4
                                    

Ero immersa nei miei pensieri mattutini. Sabrina era di fianco a me che colorava il suo diario della comix giallo, anche lei immersa nei suoi pensieri. La professoressa Cristini spiegava e noi, come tutta la classe, stava pensando ad altro.

Sabrina sbuffò e chiuse il suo diario lasciandolo cadere dentro la cartella. "Mi annoio Azzu, cosa facciamo?" mi richiama lei, io, come al solito, alzo le spalle e metto la testa sul banco. "Ehi, ma perché Michele ti sta guardando come se ti volesse mangiare?" Pio mi scuote il braccio mentre parla, e io alzo di scatto la testa facendomela girare. "Ouhtc." mi massaggio le tempie e guardo quest'ultimo ridere.

Michele é il ragazzo più bello delle scuola, capitano della squadra di calcio, e il ragazzo con il record di giorni in detenzione in tutto l'istituto. A tutte le ragazze che gli pendono dalle labbra e lui non se le fa scappare. "Ohw, e io cosa ne so?" la rabbia mi assale e vorrei ucciderlo, ma essendo a lezione, non posso. "Ehi calma, ora ti uscirà il fumo dalle orecchie." guardo Pio e vorrei ucciderr anche lui. Oggi sembra che tutti abbiano qualcosa da dire per farmi arrabbiare, ma di certo non posso prendermela con lui, infondo é il mio migliore amico. "Si, scherza tu." gli do un pugnetto sul braccio e lui ride. Pio é il tipico ragazzo che c'e sempre, é alto, magro ma non troppo, occhi azzurri e capelli castano scuro. Porta degli occhiali da vista neri e poco spessi, i suoi denti sono perfetti e nessun tipo di imperfezione é presente sulla sua faccia. Ci conosciamo da 2 anni, é sempre stato un punto di appoggio per me, anche quando, mio padre, a deciso di trasferirsi nella sua città. Si, io, Pio, e Sabrina eravamo amici a distanza. Ecco, eravamo. Mio padre, per pura comodità, si é fatto trasferire qui e io, con i miei fratelli, non abbiamo obbiattato più di tanto. "A cosa pensi?" Sabrina mi passa una mano davanti alla faccia e io scuoto la testa per riprendermi. "Ah, no nulla, perché?" domando guardandola. "Beh, é finita l'ora di albebra e ti stavo chiamando da mezz'ora." ci alziamo e andiamo fuori dall'aula verso la mensa. "No, scusa, e che non ho dormito stanotte." mi massaggio gli occhi e sposto il ciuffo a destra. "Perché?" domanda con voce preoccupata. "I soliti incubi, niente di che. Pio? Dov'é?" cambio argomento sapendo che a lei non piace molto. "Alla macchinetta, voleva un po' di patatine piccanti." alza le spalle e io rido leggermente. La fissazione di Pio per le patatine piccanti non finirà mai. "Ouhtc, ci sono Michele e Valeria. Possiamo andarcene?" domando, Sabrina annuisce e fa retro marcia. "Sabrina! Aspetta!" la voce di Marco si sente dall'inizio del corridoio e, come al solito, a Sabrina compaiono due occhi a cuoricino. "Marco? Dai muoviti." gli grida quest'ultima. Lui corre e, arrivata di fronte a lei, gli stampa un bacio sulla guancia.

Sento il cellulare vibrare nella tasca dei miei jeans, lo tiro fuori e leggo il messaggio.
Piolove: dove siete? Cazzo, mi sono perso l'arrivo di Marco eh?
Azzurra: si, ma nulla di nuovo. Siamo vicino l'armadietto di Miriana, muoviti.

Scrivo velocemente e lo rimetto nella tasca una volta inviato. "Azzu, Marco può tornare con noi oggi?" domanda Sabrina facendomi gli occhi dolci. Gli avevo esplicitamente detto che con noi, Marco, non poteva venire perché era amico di Michele. Lo so, é una stupidaggine ma Michele é così presuntuoso, non lo sopporto. "Em, sisi." risposi velocemente sentendo, ancora, il mio telefono vibrare.
'@zaynmalik1d a iniziato a seguirti!'

Twitter. •Z.M.•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora