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"Si sposerà presto, che lo voglia 𝑜 no. È una donna, non ha scelta"

Queste parole mi sottraggono definitivamente dallo stato di torpore in cui mi trovavo prima, risvegliata da un tuono.

È 𝑙'alba, 𝑜 almeno credo, dato che fuori non si vede altro che nuvoloni 𝑒 pioggia battente.

"Ma è troppo giovane. Dovrebbe conoscere chi sposerà, dovrebbe sceglierlo" risponde mia madre, dopo qualche secondo.

"Madre, neanche tu sei così sciocca. Sai che lei non si sposerà mai per sua scelta. Non l'ha mai voluto" risponde Christopher, uno dei miei tre fratelli maggiori.

Mia sorella si intrufola nella mia stanza, venendo verso di me con aria grave:"Hai sentito? Ti faranno sposare un duca, uno di quelli ricchi, 𝑒 nobili. Pensa come sarà bello. Non è una fortuna enorme?"

Si siede accanto 𝑎 me, mettendosi sotto le coperte.

Io resto immobile, cercando di non farle vedere 𝑖 miei occhi, prossimi alle lacrime.

Non rispondo, 𝑒 restiamo immobili per qualche minuto, finché una domestica non apre la porta, dicendomi di prepararmi per il bagno.

Oggi ci sarà un ballo, 𝑎 corte.

È la stagione dei balli, dei contratti di matrimonio, delle feste.

Una tortura, tradotto.

Ogni settimana di qui all'estate, verrò sottratta alla lettura, allo studio, al disegno per farmi indossare uno di quei vestiti simili 𝑎 trappole medievali 𝑒 costringermi 𝑎 ballare con degli sconosciuti, cercando di sembrare affascinante 𝑒 simpatica.

Questo è il primo ballo della stagione.

Mio fratello mi vuole promessa entro un mese, 𝑒 io non posso oppormi.
Dopotutto, sono ormai due anni che ci provo.

L'anno scorso ho ricevuto diverse proposte, che ho obbligato Christopher 𝑎 rifiutare.

Ho sempre odiato tutto quello che riguardasse questa società, così stupida, senza sostanza.

Fin da piccole tutte le ragazze vengono educate 𝑎 diventare mogli 𝑒 madri. La loro istruzione si limita 𝑎 portamento, cucina 𝑒 poche altre cose che una donna deve conoscere.

Io invece sono cresciuta con un padre buono 𝑒 colto, che mi ha istruita personalmente, finché non è morto, qualche anno fa.

Mia madre è sempre stata un'inguaribile romantica, sposata 𝑎 quindici anni ad un marchese, suo compagno di giochi da quando erano bambini.
Loro si amavano, 𝑒 la loro era stata una vera 𝑒 propria favola.
Lei non era particolarmente intelligente, ma aveva una di quelle bellezze che non passano inosservate. Molti dicono che io sia la sua copia, non considerando occhi 𝑒 capelli, uguali 𝑎 quelli di mio padre.

I miei tre fratelli sono tra gli scapoli più acclamati della zona, belli, intelligenti, ricchi.

L'unica cosa che abbiamo in comune è il non volerci sposare.

Ho anche due fratellini più piccoli, un maschio di dieci anni 𝑒 una femmina di nove.

Io ne ho compiuti sedici il mese scorso, 𝑒 questo ha determinato un'intensificazione da parte dei miei fratelli del desiderio di 'accasarmi', ovvero di sposarmi al primo ricco nobile che si offre di farlo.

Odio tutto questo, ma sono consapevole dell'impossibilità di un futuro diverso, per me.

Mi alzo 𝑒 percorro il corridoio fino ad una porta socchiusa, che attraverso.
All'interno vengo avvolta dal vapore 𝑒 dal profumo degli oli.

Mi tolgo la camicia da notte 𝑒 rimango nuda.

Entro nella grande bacinella, piena di acqua bollente.

Appoggio la testa sul bordo, chiudendo gli occhi.

a ladyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora