La prima cosa che vedo sono i suoi occhi puntati su di me.
Ormai stava diventando un'abitudine svegliarmi così.
Ho la sensazione che sia lì immobile da un po', quindi gli domando: "Da quando state lì?"
Lui fa come per pensarci, poi mi si avvicina.
"Direi tutta la notte, milady"
Giusto, loro non dormono
"Sono così interessante quando dormo?"
"Oh, si, non potete immaginare"
Poi si alza, andando a chiudere la luce fuori spostando le tende scure.
Quando si volta verso di me noto per la prima volta quanto sia affascinante.
Si avvia verso il bagno, e io sgattaiolo fuori dalla stanza.
Entro nella mia, chiudendomi la porta alle spalle.
Sul letto c'è un vassoio con tè e biscotti.
Mi siedo, cominciando a scrutarli.
Poi mi volto, avvertendo una presenza alle mie spalle.
Subito faccio fatica a riconoscerlo, con gli occhi rossi nell'ombra.
Mi si avvicina, parlando: "Lady Hel Knight, voi non siete degna di mio fratello. Voi siete incompleta, siete una traditrice della vostra razza"
Io non rispondo, cercando di restare calma davanti alla sua figura imponente.
Poi sorrido, alzandomi.
"Dunque cosa volete fare in risoluzione?"
"Vedrete"
Reed's POV
Sento del dolore, come se mi stessero prosciugando la vita.
E capisco immediatamente di chi si tratta.
Mi lancio fuori dalla stanza, dimenticando tutto il resto.
Percorro il corridoio a rotta di collo, evitando per miracolo di scivolare sui tappeti.
Spalanco la porta, trovandomi in un lago di sangue.
Per un istante la vista mi si annebbia, sentendo l'odore del liquido invadermi le narici.
Hel è stesa a terra ai piedi del letto.
Il suo vestito è impregnato di rosso. Il colore tendente al viola.
Non penso neanche prima di abbassarmi su di lei, non avvertendo il movimento del suo cuore.
Le scosto i capelli e scopro un segno di denti alla base del suo collo.
Il sangue si è fermato.
La prendo tra le braccia, posandola sul letto.
La bacio, e sento le sue labbra fredde, prive di vita.
Vedo le mie lacrime scorrerle sul viso immobile.
Quando mi alzo ed esco comincio a correre.
Un tipo di rabbia che non avevo mai provato mi pervade, cancellando per poco il dolore.
Lascio che le mie iridi si tingano di rosso e sento il potere scorrermi nelle vene.
Quando lo trovo, creo un cerchio di fuoco intorno a noi.
Lance si gira verso di me, con gli occhi fiammeggianti.
"Fratellino, eccoti qui. Cosa credi di fare col tuo focherello, eh?" sogghigna.
"Non osare! Non dire un'altra parola" dico, a denti stretti.
"Pensi di intimidirmi, così, fratello? Ti ho fatto un favore, e l'ho fatto al nostro clan"
"L'aver perso il proprio Eletto non ti autorizza a condannare anche gli altri al tuo stesso destino, Lance! Io ti farò un favore, uccidendoti. Avrei dovuto farlo quella sera, al ballo" ringhio, restando immobile, con i capelli a svolazzarmi sulla fronte al calore del fuoco.
"Ma non capisci? Ci avrebbe condannati ad un legame eterno coi nostri rivali! I matrimoni misti non hanno mai funzionato, e tu non saresti mai stato forte abbastanza da trasformarla"
"E' solo una scusa. Tu eri geloso. Geloso perché avrei passato l'eternità a farti rivivere il tuo dolore. Ti avevo avvertito"
Dovrei essere accecato dal dolore, dalla rabbia, ma sono più lucido che mai.
La follia che scorgo nei suoi occhi invece è pura.
Lui allora si materializza sulla torre, a venti metri d'altezza.
Io cerco di seguirlo, mentre lui continua a spostarsi sulle torri.
Il mio fuoco lo insegue, ma lui è più veloce.
Arriviamo insieme al tetto, sopra la biblioteca.
Le immagini di Hel continuano a tornarmi in mente, incombendo sul tutto.
Improvvisamente raffiche di lampi iniziano a cadere dal celo, ma io li schivo abbastanza facilmente.
Mi distraggo quando vedo esplodere il vetro della finestra della torre ovest.
Una scarica elettrica mi colpisce, mandandomi a sbattere sulle tegole.
Devo aver preso un colpo alla testa, perché vedo una figura familiare lanciarsi verso di me.
Quando mi si avvicina però capisco che non è Lance.
Ha i capelli scuri al vento, la pelle pallidissima e gli occhi blu cobalto, striati di nero.
Vedo spuntare Lance, pronto ad aggredirci entrambi.
La nuova arrivata allora comincia a fluttuare, sbattendo Lance contro la parete esterna della torre est.
E' un vampiro, un vampiro potente.
Dal colore degli occhi capisco che lo è davvero.
E capisco chi è.
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a lady
VampireLondra, 1817 Lei è una lady, la figlia di un duca. Nata e cresciuta allo scopo di fare un buon matrimonio, di essere una buona madre. Suo padre le ha donato una cultura, qualcosa in cui credere, la conoscenza del mondo. Lei vuole qualcosa di diverso...