Primo appuntamento o quasi...

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Sono ancora seduta al tavolo, mezza addormentata, che faccio colazione. Mentre "rumino" i cereali , nella mia testa, piena della saggezza universale che sono un' adolescente può capire, esplode il BigBang: sono così confusa!
È un incubo, odio non sapere cosa fare! Di cosa parleremo io e Sam al nostro appuntamento! No, perché non mi va mica di fare scena muta!
In questi momenti mi sento tanto la tipica ragazza delle telenovelas che, presa dai troppi ormoni della pubertà, non riesce nemmeno a pensare lucidamente! Ma quanto sono messa male?!
Dopo 10 minuti passati fra una dannatissima confusione mentale, e i miei adorati cereali, decido finalmente di alzarmi e andare a fare una doccia: d'altronde la soluzione di tutti problemi dell'umanità avviene sotto una doccia calda e rilassante, perchè non dovrebbe funzionare anche con il mio di dilemma universale!?
Uscita dal bagno, una volta finite le mie imperiali afflizioni ( si spera abbiate capito l' antifona), vado in camera mia e guardo l'ora: le 7 e 30?! Ho fatto una doccia di 30 minuti?! Va beh, per me è nella norma...
Comunque, se non mi sbrigo, finisco per ritardare, e non posso permettermi un' altra nota!
Oddio, che cosa mi metto? Non avrò il tempo di cambiarmi finita scuola...Chissà se lui preferisce il blu o il nero addosso ad una ragazza...

" Finiscila di fare adolescente in calore! Mi sembri Hannah Montana!" mi ammonisce la mia insolente, fastidiosissima ma realista, vocina interiore.
Però ha ragione... Meglio non farsi tante menate mentali per delle cavolate del genere e vestirsi con dei semplicissimi jeans e una maglietta!
É arrivato il momento di uscire, e mi rendo conto di quanto sia agitata.
Cerco di tranquillizzarmi dicendomi che non é nulla: solo un banalissimo incontro con un ragazzo che non conta nulla per me e che mi deve restituire una semlice agenda.
Ma chi voglio prendere in giro! È vero che me la cavo bene con l'aiuto auto convinzione e quelle cose là, ma in questo caso un criceto ubriaco che si muove a ritmo di samba sarebbe più credibile di me! Penso mentre un sorrisino nervoso mi spunta sulla faccia.
Sto ancora attraversando l' ultimo quartiere prima della fatale destinazione di ogni giorno, ovvero la scuola, quando, con la mente ancora affollata da stravaganti pensieri su criceti ubriachi che ballano latino americano, lo vedo : appoggiato ad un palo della luce con la sua solita aria strafottente che gli calza a pennello, quei suoi jeans strappati che ti fanno desiderare di strapparli di più e quell' inconfondibile e attraente alone di mistero che lo avvolge. Non dovrebbe essere già a scuola? Non mi ha mai dato l' impressione di essere un tipo ritardatario, per quanto non sembri il tipico perfettino puntuale.
Mi chiedo se quell' aura leggermente maligna che lo circonda sia reale, o se quello stramaledetto criceto mi abbia trasmesso un po' della sua mancata "sobrietà"...

Ho appena deciso che passare avanti a lui e non guardarlo sia la decisione migliore da prendere, quando calpesto il tipico rametto minuscolo che, spezzandosi, fa un rumore mastodontico, e che, per forza di cose e per non omettere nulla dalla mia routine quotidiana di eventi paradossalmente "fortunati", fa sì che Sam si giri verso di me mandando all' aria tutti i miei piani di ignorarlo.
La sua espressione non mi anticipa nulla di buono e, nonostante io non abbia assolutamente fatto nulla per provocarlo, lui ha già quel suo sorriso maliziosamente perfetto stampato in faccia. Quanto vorrei potergli strappare quel fastidiosissimo ghigno dalle labbra! Speriamo solo che si limiti a salutarmi...

(Dedicato ad animelamiavita: Cate, alle nostre piccole, inesplicabili, divertentissime ma sopratutto sfortunate avventure... ti voglio bene)

Luce nell' oscuritáDove le storie prendono vita. Scoprilo ora