Le ore di scuola passano veloci come se le vivessi a slow motion. A volte mi chiedo se il Signore che controlla il tempo a scuola si stia annoiando così tanto da essersi addormentato.
Quando la giornata sta quasi per finire, e io sono in classe a seguire una pesantissima lezione di storia, si sente un rumore improvviso: la porta viene spalancata trascinando con se due ragazzi che, inciampando,cadono a terra ancora avvinghiati davanti allla cattedra, causando una risata generale. Ma appena i due si rialzano, e la classe riesce ad inquadrarli bene, si ammutolisce: non so come sia possibile, ma davanti a me sono appena inciampati due Dei (un po' maldestri).
Entrambi sono molto alti e snelli, ma le loro bellezze sono talmente diverse da poter essere considerate come nero e bianco: uno ha i capelli di un nero corvino e molto intenso e un paio di ochhi verdi, misteriosi, grandi e profondi. Mi viene voglia di perdermici dentro.
L' altro è il tipico principe azzurro: luminosi occhi blu cobalto e capelli che riflettono meravigliosamente la luce che filtra dalla finestra, creando riflessi dorati che lo circondano come un'aura. Aspetta, blu cobalto!? E' il ragazzo che ho incontrato sulla metro 'sta mattina! Oh mio Dio! Nascondimi!
La professoressa li guarda con quel suo tipico sguardo accusatorio e intimidatorio e con l' ombra di un ghigno di sorpresa sul volto. Quanto vorrei poterla strozzare in questo momento!
L' insegnante inizia a fare una serie di domande a raffica a quei due che sembrano essere sempre più indifferenti nei confronti di quella versione più odierna di Medusa, che avrebbe saputo pietrificare chiunque sul posto, ma, a quanto pare, non loro.
Tutto continua finchè lei non si fa dire i loro nomi, ma quando li scopre la sua reazione è assurda: il suo momentaneo mezzo sorriso muta in una smorfia di imbarazzo misto a incredulità e risponde rivolta finalmente alla classe:"Ragazzi loro sono Nathaniel Saunders e Samuel Richards: i vostri nuovi compagni di classe."
Ci metto un po' ad accettare questa nuova notizia e ad un tratto vedo i due avviarsi verso i banchi.
Nat mi guarda, mi regala uno dei suoi sorrisi e si siede dietro di me. Mentre Samuel mi fa un cenno con la testa e si accomoda nell' ultimo posto libero rimasto: quello di fianco al mio!Okay : ditemi che è una Candit camera?!
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Luce nell' oscuritá
Science FictionAlice non riusciva più a vedere le cose come faceva una volta.Tutto da quando quei due strani ragazzi irruppero nella sua vita ( o meglio nella sua classe ) così bruscamente. Niente era più così innocente o insignificante ai suoi occhi. Quei due e...