Una "tipica" giornata di sole

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La scuola... L' unica parola che mi viene in mente ora su questo amatissimo argomento è: perché?

La giornata sta passando con i suoi soliti ritmi asfissianti mentre io mi sto sciogliendo per il caldo, sì, perchè non basta essere a scuola, ci deve anche essere un bellissimo ma cocentissimo sole fuori dalla finestra!
Era una di quelle giornate perfette in cui ti viene nostalgia dell' estate e, l' unica cosa che vorresti, sarebbe poter passare del tempo fuori da quella dannatissima prigione anche chiamata "classe".

La professoressa di latino è intenta ad adorare uno stupidissimo testo di Ovidio e io ammiro il cielo fuori dalla finestra sapendo che, volente o nolente, non riuscirei ad evadere.

La mia routine continua senza sosta e io vengo trascinata sempre più a fondo mentre cerco di rimanere a galla, sopra a quell' infinito oceano di mille preoccupazioni e problemi adolescenziali.
Sto cedendo, lo sento. Sto perdendo tutte le forze che mi sono rimaste, è da troppo che non vedo un barlume di speranza, una singola luce che mi indichi che c'è ancora qualcosa per cui lottare.
Sono sopraffatta. Sto affogando. Sento un peso attaccato alla mia caviglia... Il peso degli insulti, delle cattiverie, delle ingiustizie che per anni mi hanno perseguitato. E non sono capace di controbilanciare. Mi stanno tirando sul fondo.

Hei... cos'è quella? È una mano? C'è veramente qualcuno di così pazzo da aiutarmi? È la mia ancora in un mare di lacrime, è il rifugio nella tempesta, è il beneficio in sé: il dubbio di poter essere chi sono realmente almeno con una persona. Il punto è: chi è quel folle che mi sta dando speranza? L' unica possibile risposta è quella che fa più male: é Sam.

Ma lo conosci da troppo poco! Come fai ha paragonarlo alla tua ancora!

Ti conviene startene zitta stupida vocina, spero tu sia consapevole che se cado io affondi anche tu!

Mi rendo conto di una specie di voce che mi sta chiamando dall' esterno: è il mio compagno di banco che mi manda un bigliettino. Rifletto un attimo: la sola persona che ho di fianco a me è Sam!

Afferro il foglietto e lo apro con mani leggermente tremanti... Poi guardo la faccia di lui che è puro fastidio è astio. Ma cosa gli avrò mai fatto? Leggo:

"Sala 14
11:15."

Ok, non è la scrittura di Sam. Lo guardo con aria interrogativa per cercare di capire se ne sa qualcosa, ma vedo chiaramente che l' unica cosa che sa è che vuole incenerire la persona che glielo ha passato dicendogli di darlo a me. Quindi l' odio non è per me!Oh, pensavo di sì, che sollievo!

Eh eh ehee! La mia Alice è sollevata! Qualcuno è in pericolo "love-zone"!

Ti basti sapere che se non stai zitta chiamo la tua nemesi: la saggezza, e ti faccio tacere a modo mio, capito!

C'è una cosa però che ancora mi sfugge: chi sarà stato a scrivere quel bigliettino? Beh, sono certa di volerlo scoprire al più presto perciò, prudenza o no, andrò in questa benedetta aula e lo scopriró!

Luce nell' oscuritáDove le storie prendono vita. Scoprilo ora