Martedì ore : 9.56
Era arrivato il fatidico giorno della collaborazione tra studenti delle belle arti e quelli di medicina, eri prontissima per quella giornata, avevi messo da parte tutta la tua stanchezza.....più o meno. Con gli occhi sgranati guardasti l'ora dal telefono ,sopratutto le chiamate ricevute dai tuoi compagni del tuo corso .-AH...COSA...MA..- sibillasti incredula con in mano il telefono, l'ansia aveva preso possesso del tuo corpo , buttasti il telefono in aria e prendesti i vestiti al volo.
-STUPIDA CHE SONO ..- ti lamentasti di te stessa.
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-Notifiche
+49 35785189: Hey...sono Mobilit Berner, sono il ragazzo che ha presentato il progetto sei stata affidata al mio gruppo ,sperò che oggi verrai , se hai avuto qualche problema ci trovi nell'università di medicina nell' aula 23 , staremo lì fino alle 14:00
Roteasti gli occhi al cielo ,e ti guardasti in torno in cerca di almeno di un taxi, eri uscita correndo da casa quasi scordandoti il materiale che ti serviva e come al tuo solito avevi perso anche il pullman. Davanti ai tuoi occhi passo una macchina conosciuta , e non potevi scordati che quella macchina rossa fosse di una sola persona. - Qualcuno vuole un passaggio ?-
-Buongiorno Jean...cosa ci fai in giro, non avevi lezione ?- -Cara sta mattina ho lezione alle 11.30 , te invece non dovevi andare sta mattina a fare laboratorio - sospirasti e salisti nella macchina - La sveglia sta mattina, in circostanze misteriose non ha suonato..- dicesti guardandolo con il broncio , ti sorrise e ti guardo divertito -Mh...io scommetto che fosse qualcuno ha preferito dormire tutta la giornata ...- lo guardasti male , già sapevi dove voleva apparare - Senti ..te tiro un cazzotto se dici quello che penso- -Oh! calma calma....risparmiami - il biondo cenere mise le mani in segno di arresa.
Arrivata a destinazione ti guardasti a torno , per come ti ricordavi l'università di medicina stava vicino all'università delle belle arti della University Titans. Gli occhi [c/o] vagarono per le varie università, finchè gli occhi non incontrarono una scritta di un cartellone dove indicava il posto dove sicuramente avresti fatto tante conoscenze strane," University Titans Medicine". Allungasti il passo ed entrasti nella università di medicina , appena varcata la soia di quell' istituto avevi tutti gli occhi addosso , ragazzi che ti guardavano e ragazze che appena ti vedevano parlottavano fra di loro, guardasti un pò dubbiosa il tuo vestiario , successivamente controllasti se puzzavi sotto le ascelle ma nulla , dal tuo olfatto non sentivi nulla di particolare. Nulla di cui preoccuparsi per quella giornata, tranne ovviamente per la sveglia, girasti i corridoi alla ricerca dell'aula 23, ma nulla eri cosi rimbambita che ti eri quasi persa, alla fine chiedesti informazioni ad un ragazzo che era in mezzo ai corridoi.
Per quanto eri timida, dovevi prepararti psicologicamente. La timidezza era stata sempre un tuo problema fin da piccola, da bambina tendevi ad isolarti qualche volta, e per quanto riguardava ti sei sempre portata questo problema fin ai tuoi ventanni. Appoggiasti la mano sopra alla maniglia e con un sospiro stavi per aprire la porta , ma qualcuno aveva scelto di farlo al tuo posto. Una ragazza , dagli occhi marroni e dalla capigliatura bruna , aveva aperto al tuo posto la porta ,era vestita con un grembiule addosso le mani erano ricoperte dai guanti di plastica e in mano teneva un cuore ...sgranasti gli occhi e la guardasti in viso, i tuoi occhi passarono di nuovo all' organo che aveva in mano , sorrideva divertita . -Tu saresti cara....?- ti disse , ma non sapevi rispondergli -I..Io?- guardasti di nuovo la ragazza , ma qualcosa andò storto in quel momento , ti sentisti tutta pesante e chiudesti gli occhi. Eri svenuta , vicino a lei .
-Oh..Dio mio ....MOBILIT...VIENIMI AD AIUTARE -chiamo la bruna al ragazzo -Cosa è successo ?- si affretto quest'ultimo avvicinandosi a lei . - Santo cielo!..fai subito ...è svenuta questa ragazza - indicò con il mento la [c/c] .
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Dannata Mocciosa [ Levi Ackerman + Reader]
FanfictionEra uno spirito libero [T/n] [T/c], voleva andarsene da quel posto in cui si sentiva chiusa , e grazie a quella borsa di studio vinta con tanta fatica si ritrovò a lasciare la sua famiglia e il posto in cui ha vissuto da bambina. In quel piccolo...