42. Le due anime si uniscono

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Sapeva perfettamente che le identità dovevano essere solennemente nascoste, nessun motivo avrebbe giustificato la sua azione, esattamente per il fatto che avrebbero messo a rischio molte persone se si fosse saputo pubblicamente. Adrien però era da tempo che ambiva a una relazione ben oltre al partnership di cui era abituato. Era sicuro che con t/n sarebbe tutto filato liscio, e anche se qualche problema sarebbe accorso lungo la loro strada, loro avrebbe trovato un modo per risolverlo, insieme.

Si era già trattenuto numerose volte nel dirle di chi fosse veramente e quel bacio ne era stato anche il culmine, inizialmente aveva rispettato quel sigillo che racchiudeva il proibito, tuttavia desiderava dimostrare al mondo, ma sopratutto a lei, che lui sarebbe stato degno di tale commissione. Metterebbe a rischio pure sé stesso se fosse davvero necessario, indispensabile per proteggere la persona che amava di più al mondo. T/n Renoir è stata una bufera di petali, può essere fossero state rose quelle chiome delicati di fiori che andarono a sollevare i capelli del biondo all'aria.

Delicate, sensibili, timide e immensamente gentili che Adrien non riuscì a non innamorarsene e temeva che pure le altre persone se ne potessero accorge e provare i suoi stessi sentimenti per lei, ragione del perché se la prese così tanto quanto la vedeva sa sola con Luka, che in fondo, era nonché un semplice amico che le tese compagnia in quelli spicchi di momenti. Il biondo era devoto a lei, dell'unica ragazza che gli stava facendo battere il cuore, ed era certo che pure lei provasse lo stesso, l'ha dimostrato quando, piangente, lacrimò a dismisura non appena lui, da Adrien, staccò le sue labbra dalle sue e tuttora il suo pianto incessabile era dovuto al suo amore per Chat Noir.

Plagg rimase a bocca aperta subito dopo la detrasformazione del suo portatore che guardò con preoccupato e sorpreso. Ciascun kwami, quando si va a unire con un portatore, diventano completamente un tutt'uno. Emozioni, pensieri, intenzioni e sentimenti li provava il kwami stesso e al termine di ciascuna trasformazione ne erano sfiniti anche per questo, non soltanto per il combattimento effettuato. L'assimilazione e confusione che potrebbe colpire un portatore, danneggiava le energie di un kwami, e Plagg percepiva in Adrien un'agitazione e preoccupazione continua da quando cercava di aprire bocca con Rosalía, era a conoscenza delle intenzioni di Adrien sin dal principio.

La sua convinzione riguardo le identità erano in contrapposizione tra l'idea di Ladybug, del giusto, e la sua idea liberatoria appoggiata dal paese che ne rappresentava il simbolo della libertà. A New York, gli eroi statunitensi gli suscitarono una tale ammirazione che ispirarono di più le sue convinzioni. Mirò coi suoi occhi intensi smeraldo quelli della sua amata coperte da lacrime che sporgevano al limite. Teneva la bocca socchiusa dalla sorpresa e quelle orbite spalancate dallo sbigottimento, nella realizzazione che Adrien Agreste, suo compagno di classe e ormai migliore amico, il quale tradì con un passionale bacio, era in realtà la stessa persona di cui si era perdutamente innamorata.

Ne vedeva le similitudini d'altronde, solo che era troppo surreale credere che Adrien fosse veramente Chat Noir. Al loro primo progetto di scuola insieme, quando incontrò il signor Gabriel per la prima volta, ebbe quella sensazione ambigua nei confronti di Adrien, dietro il quale in realtà, si nascondeva puro amore e la prima volta che ne ebbe un reale sussulto era quando per scherzo, il biondo la chiamò con l'appellativo di principessa. La voce dolce, calma e leggera di Chat Noir, intonava le stesse corde vocali di Adrien, ciò stava a dire che non l'aveva mai tradito, che si era semplicemente innamorata sia di Adrien sia di Chat Noir per una base concreta e plausibile che si fondava dal semplice fatto che fossero la stessa persona. Le lacrime scesero ancora più torpide, stavolta erano di felicità e si gettò tra le braccia del suo amatissimo amore.

Plagg li guardò, stavolta senza disgustarsi, pareva invece incuriosito e sorpreso da tutto quello che stava succedendo, che infondo successe con una parola.

<< Sei veramente tu? Io.. io pensavo.. >>

Parlava lei singhiozzando e spingendo coi passi Adrien che tentò di trattenerla.

<< Piccola.. mia principessa, sì sono sempre stato io dal primo giorno in cui ho scoperto la tua identità non sai quant'ero felice >>

Lei pianse ancora, e udire quello sfogo contento della ragazza lo fece lacrimare.

<< Non sai quanto ho aspettato per potertelo dire t/n >>

La staccò da quell'abbraccio e la guardò negli occhi, quegli occhi puri di cui si era perdutamente innamorato.

<< Ti amo t/n, ti amo tantissimo, dal primo giorno di scuola, quando ti ho incontrata, quando abbiamo iniziato a parlare e scherzare, mi sono innamorato di te >>

Confessò il ragazzo, sorridendole con grazia e malizia al tempo stesso.

<< Ti amo >>

Disse lentamente, scandendo quelle due uniche parole con infiniti significati. Socchiuse gli occhi, pronto ad avvicinarsi di nuovo a quelle labbra che cercava da molto, e lentamente, sfiorò le delicate sue, e la baciò con tutto l'amore che gli riempiva al cuore, calmo e passionale. La teneva per la vita, mentre lei con le lacrime che ancora scendevano, riuscì finalmente a godersi quel bacio libera da ogni senso di colpa, e intensamente felice di aver scoperto che Chat Noir era nonché Adrien Agreste. Si baciarono a lungo e Plagg a quel bacio gettò una lacrimuccia, pensando anche a Tikki, quanto sarebbe stato bello sentire tutte quelle emozioni con lei, o tentarle con lei.

Quella dolcezza e quell'amore che animava i loro spiriti che in quel momento si erano uniti, emanava una potentissima aura che chiunque si fosse fermato a guardarli avrebbe pensato che fossero due pazzi follemente innamorati e persi l'un nell'altro. In fondo era così, si amavano nonostante la regola delle identità ,un giochetto che a dire il vero si era messo solo in mezzo a ciò che poteva essere ciò che erano in quel momento: amanti passionali che si stavano baciando per la prima volta su una pioggia di stelle nella Torre Eiffel. Nessuno li vedeva e a loro non importava essere visti, ciò che valeva in quel momento, erano solo le loro anime sincere che bisbigliavano attraverso quel bacio gentile tutte le emozioni che avevano nascosto finora dal proprio amante. Adrien non si era mai sentito così felice, così quanto t/n ed entrambi avrebbero voluto che quel bacio durasse fino all'eternità.












[ Preview dei prossimi capitoli ]
Chloé: cosa fidanzati?! No, io non ci credo

...

Gabriel: sono contento figliolo, quando rinviterai la tua ragazza?

...

Gabriel: hai detto che avresti aiutato Papillon, giusto?
T/n: esatto signore
Gabriel: allora vieni con me, ti mostrerò una cosa che ti impressionerà

...







Author's Note
Un poemone questo capitolo praticamente.

Ah.. sono i sentimenti che provo per il mio ora penso "ex ragazzo".

Oggi ho un casino di roba da studiare e devo consegnare una relazione che manco ho cominciato HAHAHAH

Ah la vita.. scappo da essa anche grazie a Wattpad.

Domande del giorno: penso questo capitolo vi sia piaciuto, opinioni riguardo lo svelamento totale delle loro identità?

Pensate Adrien abbia fatto la scelta giusta?

Che ne pensate delle preview?

Rosalía Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora