12. Ti consolo io

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La ragazza era seduta con le gambe davanti al petto che stringeva strette a sé con le braccia. Si poteva sentire la sua aura sofferente lontano un miglio. Alya le venne incontro lentamente, sapendo che se fosse stata frettolosa e agitata avrebbe causato fastidio o angoscia nei confronti della sua amica. Si sedette acconto a lei, delicatamente, come se non volesse fare rumore e le appoggiò la mano sulla spalla.

<< Che hai Marinette? Non mi piace vederti così, lo sai >>

Questa consolazione, stava per far scoppiare in lacrime la corvina. È uno dei quei momenti in cui il pianto è una cosa naturale, in cui sei solo mentre trattieni le lacrime, ma non appena qualcuno viene a dirti che andrà tutto bene, ecco le acque fluire dagli occhi e scorrere le goti morbide, cadere sul picco della montagna che sarebbe il mento, per poi finire a terra e bagnare il suolo, non si sa se per gratitudine di aver avuto accanto a sé una persona, in una situazione difficile e dolorosa, o se quello scoppio è dovuto al solo sfogo. Forse tutti e due, ma questa cosa non successe a Marinette in quel momento sofferente.

Scoccarono alcuni secondi prima di una sua risposta, e il clima non era per niente freddo. Anzi, sembrava che quel tempo fosse dedicato interamente a Marinette e alle sue insicurezze, che finalmente poteva sputare via grazie al sostegno di Alya.

<< T/n.. >>

Una parola. Bastava solo quella, sebbene Alya già sapeva che la nuova arrivata fosse il turbamento della sua amica. Desiderava solo che lei parlasse di più, si sfogasse ancora di più.

<< Ormai è finita Alya. Adrien ha occhi solo per lei.. neanche mi saluta più, o mi nota >>

Dalle scale stava scendendo proprio il diavolo e Marinette non poteva farci niente, neppure evitarlo.

<< Non capisco Alya.. perché sia successo tutto così in fretta. Era così eccitata nel rivederlo dopo le vacanze estive ed ecco qua che arriva una nuova ragazza chissà chi, si prende gioco pure di Ladybug e coglie immediatamente l'attenzione di Adrien.. >>

La mora sospirò, avvicinandosi ancora di più a Marinette.

<< Mari, facciamo così. Abbiamo bisogno di parlarne con le ragazze. Sicuramente a Juleka va bene se oggi ci vedremo nel suo barcone >>

Marinette non rispose, era completamente immersa e persa nei suoi pensieri.

<< Vado a chiederlo a Juleka >>

Le sussurrò la mora, lasciandola nel suo mondo. Adrien vedendo Marinette, la sua cara amica, in quello stato, non poteva di certo ignorarla. Andò verso di lei, dicendo a Nino e a t/n che sarebbe tornato presto. Il moro era così perso dalla conversazione che non si accorse neppure di Adrien.

<< Marinette.. tutto apposto? Anche ieri non ti sentivi bene.. >>

Si sedette accanto a lei, il più vicino possibile, senza -necessariamente- invadere il suo spazio.

<< Delusioni d'amore.. >>

Replicò dopo una lunga attesa. Adrien gli fece un sorriso compiaciuto, nonostante Marinette non lo guardasse, o per lo meno non avesse il coraggio di mirare nei suoi occhi.

<< Ti capisco. Capisco come ti senti.. sei stata rifiutata? >>

Chiese con sincera insicurezza, sperando di non offenderla o non essere troppo invadente. In fondo conosceva da tanto tempo Marinette, erano buoni amici e tra amici ci si diceva tutto, giusto?

<< Non proprio. Ma.. >>

S'interruppe per un secondo, tuttavia sapeva di aver oramai aperto l'argomento. Non poteva fuggire proprio a quel punto.

<< ..il ragazzo che mi piace si è innamorato di un'altra e non pensa a nessuno oltre lei >>

Adrien si fece due domande che svanirono in fretta. Rivolse l'ultima che gli venne.

<< Sei sicura che questo ragazzo si sia innamorato di un'altra? >>

Di certo, non poteva non guardarlo dritto negli occhi con quella domanda, con un quesito del genere. Appena ebbe contatto con quei due smeraldi scintillanti, leggeva dentro di essi che l'emozione che provava in quel momento Adrien non era il suo stesso. Lo sguardo del biondo era interrogativo, curioso e preoccupato, un sopraccapo che solo un amico avrebbe.

<< Sì.. e per tutto questo tempo ho avuto occhi solo per lui e sono rimasta fedele a lui >>

Adrien ripensò alla sua Lady. Chissà quante volte lo aveva rifiutato, e quante volte si fosse sentito come Marinette, se non peggio.

<< Fedele dici? Anche io lo ero.. forse lo sono ancora.. non lo so.. >>

Il biondo rifletté sulle sue parole, e anche sui suoi sentimenti. Di certo non poteva sparare a vanvera le parole.

<< Alla fine ho imparato che se l'altra non ti ama, non puoi farci niente. E costringere ad amare sarebbe solo un errore. Almeno per me, Marinette, il mio cuore appartiene alla ragazza che più volte mi rifiutò e mi ferì, ma.. >>

Non riuscì più a procedere. Non sentiva di dire che gli piaceva t/n, temeva che se lo avesse detto, qualcosa tra di loro sarebbe cambiato, che quell'emozione sarebbe potuta svanire o peggio ancora, che sarebbe ritornato ad adulare Ladybug come una volta. Non voleva, non voleva più soffrire. T/n li ha aperto una strada a lui sconosciuta, che potrebbe pure essere più difficile di quella che ha percorso per raggiungere il cuore della super eroina di Parigi, tuttavia, sentiva davvero qualcosa di differente per quella ragazza, che in soli pochi giorni lo ha reso pazzo di lei.

<< Ma.. >>

Tentò di nuovo di dire Adrien, trovando qualcos'altro da dire.

<< Ma.. presto ti sentirai meglio >>

Disse tutto d'un botto, lanciando in aria le parole. Sperava almeno che ciò che aveva detto avesse senso.















Author's Note
E voi come la pensate? Che provate per Marinette e per Adrien?

Sinceramente nella serie sono la mia ship, ma questa è una Adrien X Reader nonché Chat Noir X Reader!!

Lasciate una stellina e ditemi cosa ne pensate! :D

Rosalía Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora