X.

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Amelia erano giorni che non riusciva a chiudere occhi, davvero, ci aveva provato e riprovato ma quella sensazione di essere osservata che aveva provato ad Eftychía sembrava non volerla abbandonare.
In più quella figura-quella sagoma continuava a perseguitarla ogni qual volta provasse a chiudere gli occhi ed abbandonarsi al mondo dei sogni, non importava che nel sotto coperta fossero presenti almeno una quarantina di uomini e donne probabilmente spietati pronti a fare fuori un possibile infiltrato o nemico; continuava a non sentirsi tranquilla.
L'ansia di rivivere una seconda volta quello che era il suo passato la terrorizzava e non poco.
Erano mesi che si trovava ben lontana da quell'orribile realtà; lo stato di paura in cui si trovava in quel momento lo aveva già provato appena si era imbarcata nuovamente sulla prima nave disponibile, sapendo che non era ancora abbastanza lontano per fuggire davvero.
Tuttavia si era messa l'anima in pace con il passare del tempo quando aveva notato che l'unico pericolo di cui doveva preoccuparsi erano quei sudici pirati pieni di cattive intenzioni e lì la cosa non la spaventava più di tanto.
Adesso però quell'ansia era tornata più forte di prima, il fatto era che... lo aveva sentito così vicino.
No
Non si poteva permettere di abbassare la guardia.
Così nelle notti peggiori, in cui anche stare stesa a fissare la trave sopra la sua amaca non riusciva a calmarla , si ritrovava a camminare sul ponte perché le sembrava una possibile via di fuga o comunque vedere il mare tranquillo che rifletteva la luna riusciva a tranquillizzarla.
Tuttavia gli effetti di questa sua insonnia cominciavano a farsi sentire: essendo che non riusciva a dormire di notte, quando la maggior parte della ciurma teneva la guardia bassa, durante la giornata qualsiasi momento e qualsiasi posto sembrava ottimo per schiacciare un pisolino e recuperare il sonno perso, il problema però arrivava quando veniva trovata completamente addormentata sulle matasse delle corde che Harry le diceva di sistemare oppure quando aveva rischiato di soffocare perché anche la vasca- seppur riempita con acqua gelida- era risultata molto comoda.
La sua attenzione ne stava risentendo; più volte Zayn o Niall si erano ritrovati a dedicarle diversi sguardi preoccupati perché non riusciva a seguire più di quattro o cinque parole messe in fila, l'importante però è che non lo venisse a sapere Harry.

Lottie aveva provato ad indagare su questo suo stato di allerta ma Amelia non sapeva come spiegarlo senza lasciarsi scappare troppi dettagli sul suo passato di cui nessuno doveva sapere, così si era limitata a scrollare le spalle e fare finta di niente.
Quella notte si trovava sul ponte ad osservare il mare dal punto più estremo della nave; era nascosta dietro all'albero di prua in modo da non essere vista da Niall che come sempre si trovava sull'albero maestro a fare da vedetta, non l'aveva ancora beccata quindi quel nascondiglio sembrava funzionare.
Di tanto in tanto rilasciava dei sospiri profondi come ad auto-convincersi che era tutto nella sua testa e che lì si trovava al sicuro.
Giusto?
Si.
Con Harry lo sarebbe stata
Infilò una mano nella tasca della sua camicia estraendone un anello; lo aveva trovato quella mattina quando si era svegliata praticamente per ultima per quelle poche ore che era riuscita a dormire, era lí luccicante sul pavimento legnoso e quando lo aveva preso in mano si era resa conto del suo vero valore.
Se lo rigirò tra le dita chiedendosi a chi potesse appartenere: era un anello d'oro , oro puro e pesante, addirittura sopra era incastrata una pietra che così ad occhio nudo le sembrava uno smeraldo, non ne era del tutto convinta comunque.
Ma la sua domanda rimaneva; non riusciva a spiegarsi come un pirata-un pirata di quella ciurma possedesse un tale bene, era consapevole del fatto che comunque i pirati andassero a caccia di tesori e beni molto preziosi però... non erano soliti a portarseli dietro o comunque a tenerseli.
Con quell'anello, che adesso continuava a rigirarsi pensierosa, ci si poteva fare una fortuna; vivere agiati e tranquilli.
In più quelle pietre così rare e preziose provenivano solo da un posto in particolare e cioè; le corti.
Per quello Amelia era riuscita a riconoscerla subito e-
"Che strana coincidenza, anche tu qui?" La voce roca e tranquilla di Harry la fece letteralmente saltare, riuscì giusto in tempo a mordersi la lingua per evitare di cacciare un urlo per spavento, il suo cuore aveva preso a battere furiosamente e si ritrovò ad insultare il capitano in mille modi diversi, nella sua testa si intende.
Era a qualche metro di distanza da lei e la stava fissando dritta negli occhi con aria superiore ma allo stesso tempo curiosa, Amelia si chiese da quanto tempo si trovasse lì e se avesse notato l'anello che teneva nella mano destra adesso stretta a pugno.
Nel dubbio lo infilò con un movimento impercettibile e senza farsi notare nuovamente nella tasca.

Fin dove arriva il mare - H.S.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora