XI.

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Amelia ebbe la conferma che non si era trattato di un sogno esattamente la sera seguente quando Harry fece nuovamente la sua comparsa mentre lei se ne stava ad osservare il mare e le stelle.

E così proseguì per diverse notti; era come un appuntamento fisso il loro, lì vicino alla murata quando solo il rumore delle onde faceva da sottofondo alle loro conversazioni, non tutte le volte finivano per rintanarsi nella cabina del capitano: alcune rimanevano semplicemente lì seduti sul pavimento legnoso a godersi la brezza notturna e la luminosità delle stelle o della luna.
Per aiutarla ad addormentarsi - così diceva lui - Harry le raccontava tante cose, la maggior parte delle volte era praticamente unicamente il riccio a parlare; narrava storie di pirati, di popolani , talvolta anche di re e di regine...
le favole ormai erano uscite dal loro repertorio da un po' quando il riccio aveva capito che non svolgevano il loro compito al meglio.

Ma i racconti che preferiva Amelia erano decisamente i miti.
Quando Harry qualche sera addietro le aveva raccontato il mito dell'androgino lei ne era rimasta completamente rapita e aveva prestato attenzione fino all'ultima parola, sentire queste teorie che spiegavano cosa fosse l'amore o anche la creazione dell'universo le piaceva da impazzire.
Tuttavia anche se Harry se ne era palesemente accorto non le raccontava miti ogni sera; aveva notato che Amelia ascoltandoli se ne vedeva bene dall'addormentarsi e per questo erano scesi a compromessi; le avrebbe raccontato un mito soltanto se la sera precedente sarebbe riuscita a dormire, anche senza il suo aiuto.
Inutile dire che quel patto inizialmente aveva portato a ben poco; Amelia faticava ancora a dormire tranquillamente.
Ma c'erano state un paio di volte in cui la stanchezza aveva prevalso portandola con sè nel mondo dei sogni, anche se per poche ore, ed Harry l'aveva ripagata per questo; raccontandole altri miti.
C'era anche da dire che tutta questa sua conoscenza sulla filosofia l'aveva insospettita facendole ritornare il dubbio che le si ripresentava ogni qual volta il capitano si mostrasse estremamente acculturato per essere un semplice pirata.
Tuttavia non aveva fatto domande limitandosi ad ascoltare la sua voce roca e bassa che tentava di farla dormire durante quelle notti troppo lunghe, Amelia apprezzava davvero quello che stava facendo; riusciva ad addormentarsi quasi sempre durante la narrazione di un combattimento con un mostro del mare oppure la spiegazione di qualche costellazione nel cielo.

Succedeva soprattutto nella cabina  quando oltre a quella voce che sembrava cullarla si aggiungeva anche il piacevole tepore di quel posto chiuso, sebbene il capitano le avesse proposto diverse volte di utilizzare il letto , anche senza la sua presenza, lei si limitava a scuotere la testa e rimanere sulla sedia di fianco al tavolo, ogni volta che però si svegliava il giorno dopo era puntualmente tornata magicamente sulla sua amaca nel sotto coperta.
Un paio di volte era capitato che si fosse addormentata sulla spalla del riccio mentre se ne stavano seduti uno di fianco all'altro con la schiena appoggiata alla murata e i leggeri movimenti delle onde muovevano impercettibilmente i loro corpi, lui comunque non se ne era mai lamentato.
Almeno per adesso

Quella notte si trovavano nel solito posto con il mare a fargli compagnia, Amelia la sera prima era riuscita a dormire senza troppi problemi e per questo Harry - in giornata - le aveva promesso che avrebbe narrato un nuovo mito, quando si erano seduti cercando di mettersi comodi e decidendo che per quella sera sarebbero rimasti lì sul ponte le aveva detto che oltre a quello dell'androgino esistevano molti altri miti sull'amore.
Amelia lo aveva guardato con attesa prima che il capitano le facesse una domanda inaspettata.
"Se dovessi rappresentare l'amore come una persona, come lo vedresti?" Le chiese puntando lo sguardo verso le stelle che quella sera erano ricoperte in parte da chiazze di nuvole.
Amelia ci riflettè un attimo non essendosi mai immaginata una cosa del genere; non aveva nemmeno considerato più di tanto un'emozione come l'amore, non era convinta che esistesse ma nemmeno voleva perdere quel piccolo barlume di speranza che si annidava su tutti i bei romanzi di storie su quel sentimento bellissimo.
Magari esisteva ma non era per lei.

Fin dove arriva il mare - H.S.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora