Non è la specie più forte a sopravvivere, né la più intelligente, ma quella più pronta al cambiamento
(Charles Darwin)×
Nonostante il materiale di cui era composta la stanza conferiva all'ambiente un'atmosfera fredda e piatta, la temperatura all'interno di quelle quattro mura d'acciaio era piuttosto elevata.
'Dio, fa davvero caldo quì dentro...'
Legando i lunghi capelli in una coda bassa, la ragazza fece scivolare un piccolo zaino lungo tutto il suo braccio destro, facendolo cadere sul pavimento, per poi aprirne la zip.
Allungando la mano verso le mazzette di banconote verde smeraldo, perfettamente impilate, ne afferró un paio, riponendole nel contenitore di tela.
'Credo possano bastare...'
Pensò, pronta a lasciare il caveau.
Sbuffando, la mora afferró a malincuore un'altra mazzetta, ricordandosi della bolletta arretrata da pagare.
Una volta aver preso un lungo respiro ed aver chiuso gli occhi, si concentró sulla propria destinazione:
la sua camera da letto.Serrando le mani in due pugni, per via della concentrazione, dischiuse lentamente gli occhi, ritrovandosi sotto i piedi il solito pavimento di parquet chiaro che scricchioló sotto il suo peso.
Poggiando lo zaino sulle lenzuola ancora disfatte, la giovane donna decise di fare una lunga doccia rilassante.
Il teletrasporto le toglieva sempre una grossa quantità di energia e per di più, nell'ultimo mese, un terribile mal di testa continuava a tormentarla, quasi ad intervalli regolari...
Hanna : Vediamo: affitto, bollette
...dovrei farcela...Calcoló continuando a frizionare i capelli con le lunghe dita sottili, mentre l'odore dello shampoo ai frutti di bosco le riempiva le narici.
Non ne andava fiera, questo lo doveva ammettere, ma quei piccoli furti le permettevano di pagarsi i beni di prima necessità, dato che la maggior parte del denaro guadagnato come cameriera, veniva utilizzato per le tasse universitarie.
Viveva da sola da quasi un anno ormai, da quando la sua vecchia coinquilina Martha aveva abbandonato l'università , per lavorare in uno dei tanti ristoranti appartenenti alla catena di famiglia.Non osava nemmeno immaginare una vita intera passata a fare la cameriera!
Si ripeteva sempre che doveva affliggere degli annunci sulla bacheca dell'università, o pubblicare qualche post sui social, in modo tale da poter dividere le spese con qualcuno,
ma la paura inconscia di trovare una coinquilina sgradevole quanto Martha, le faceva procrastinare quell'impegno...Mentre abbottonava la camicia della divisa da lavoro, una vecchia canzone anni '80 risuonava a tutto volume per il piccolo appartamento.
-Uno dei vantaggi di vivere sola-
si ripeteva sempre.Un altro vantaggio che la vita le aveva riservato era la telecinesi:
molto utile quando doveva rovesciare sulle candide e bianche camicie dei clienti maleducati, grossi calici di vino rosso.
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Hanna: Certo Devid...si,si...come tu desideri... La prossima volta puliró i pavimenti con la lingua...e anche tutte le posate, una ad una...
Annuì distrattamente mentre il proprietario della "Rosa blu" (questo il nome del ristorante in cui lavorava) le faceva la ramanzina, puntuale come ogni settimana.
Trovava sempre qualcosa di cui lamentarsi:
quella sera toccava alla sua uscita anticipata da lavoro, dato che il mal di testa si era ripresentato più violento ed agguerrito che mai.Hanna: Mi dispiace doverti abbandonare proprio nel momento delle pulizie...la prossima volta ti darò tutte le mie mance, lo giuro!
Promise incrociando l'indice e il medio della mano destra, mentre con la sinistra afferrava la sua borsa.
Jole: Non preoccuparti per me, soppravivveró. Piuttosto, cerca di curare questa sottospecie di emicrania!
Fortunatamente, il personale della "Rosa blu" non era composto solo da spine nel fianco.
Hanna considerava la ragazza dalla folta capigliatura riccioluta, la sorella che non aveva mai avuto:
la giovane dalla pelle color ebano lavorava al ristorante durante la settimana e come commessa di un supermercato durante i week-end;
tutto questo per pagarsi il corso da parrucchiera e realizzare il suo sogno :
aprire un salone di bellezza."Tu sarai la mia prima cliente!"
Le ripeteva ogni volta che arredava mentalmente il proprio negozio.
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Una volta essere tornata a casa ed aver preso un'aspirina , impostó la sveglia per la mattina seguente, cadendo in un sonno profondo.
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Raven: Finalmente sei uscito da quella stanza!
Entrando nella cucina della grossa magione, la mutante notó che il fratellastro aveva abbandonato Cerebro, in cui ultimamente passava più tempo del solito.
Attirato dalla voce, il giovane uomo, intento a sorseggiare una tisana calda, si voltó, rispondendo alla frecciatina velata con un ghigno divertito.
Raven: Ci sono novità?
Domandó frugando nel frigo, in cerca di qualche spuntino notturno.
Charles: Credo di averlo trovato...
Raven: Dici sul serio?!
Rispose seriamente contenta, mentre la fredda luce del frigo le illuminava la parte sinistra del volto.
Charles: Sì, si trova all'incirca un'ora da quì, a Cambridge.
Raven: Hai intenzione di reclutarlo/ reclutarla?
Charles : Certo, è un mutante davvero potente:
sono sicuro al cento per cento che sia dotato di una qualche forma di telepatia, dato che non riesco a leggergli nella mente e per di più, sono quasi certo che sia in grado di teletrasportarsi, visto che l' ho perso e rintracciato in luoghi molto lontani, ma a distanza di breve tempo.
Il che non rende la sua localizzazione più semplice...Avvicinandosi al lavandino, poggió la tazza ormai vuota al suo interno.
Raven: Allora in bocca al lupo per domani.
Charles: Speriamo vada tutto bene...
Buonanotte Raven.Dandole un dolce bacio sulla chioma bionda, il moro si ritiró nella propria camera.
ANGOLO AUTRICE
AGGIORNO UNA VOLTA A SETTIMANA O OGNI DUE SETTIMANE. 🌈
Salve a tutti e benvenuti in questa nuova storia.
Fatemi sapere cosa ne pensate il vostro parere per me è molto importante ❤
Vi consiglierei solo di fare attenzione all'ordine dei capitoli dato che wat padd li sballa
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IN M¥ HEªD 🧠 🖤
Fanfiction× × × Per te che vuoi vivere un'avventura... Per te che hai voglia di sconvolgere la tua realtà... Per te che ha il coraggio di farti coinvolgere dalle emozioni... A voi dedico questa sto...