CAP. 7

12 1 0
                                    

I tempi di grande calamità e confusione sono sempre stati produttivi per le menti più grandi. L’oro più puro proviene dalla fornace più calda, e il fulmine più accecante scaturisce dalla tempesta più nera.
(Charles Caleb Colton)

×

Hanna: Quanto ci mette? Menomale che è superveloce...

Borbottando in tono sommesso, la ragazza lasció cadere la tenda, allontanandosi dalla finestra che affacciava sulla strada.
Riprendendo a camminare spazientita da una parte all'altra della cucina, continuó a frizionare i capelli ancora umidi con un asciugamano di carta.

Jole: E così...sei una...mutante...

Fermandosi di colpo, la mora agganció i suoi occhi scuri in quelli color nocciola dell'amica.

Jole la osservava di rimando, tenendo fra le mani la mazza lasciatagli da Pietro, nel caso in cui Jakob, adesso legato ad una sedia, fosse rinvenuto.

Hanna sperava vivamente di poter evitare quel discorso.

D'altro canto, comprendeva perfettamente la confusione scaturita nella sua amica, avendola accidentalmente coinvolta in qualcosa di troppo grande perfino per lei.

Hanna: Be si...è così.

Jole: Ho visto che sai...muovere gli oggetti...

Hanna: Si, telecinesi...

Così dicendo fece fluttuare le chiavi di casa, spostandole da una parte all'altra del tavolo.

Jole: Wow...e...sai fare altro (?)

Domandò titubante, porgendole un sorriso imbarazzato.

Hanna: In realtà si...so teletrasportarmi...e sono, una telepate...ma sta tranquilla, non ti ho mai letto nel pensiero, credimi...non ne sono capace.

Si affrettò a sottolineare, notando lo sguardo stranito della sua amica.

Jole: Perché non me l'hai mai detto...?Noi due siamo amiche, siamo sorelle...
Per un attimo ho pensato che quella che ho visto alla lavanderia non fossi tu...mi sono detta "No...è impossibile."

Per qualche lungo secondo, il silenzio le avvolse nel suo freddo abbraccio.

Hanna: Non lo so...o meglio...non l'ho mai detto a nessuno. Mio padre, è stato lui a farmi promettere di non svelare a nessuno la mia natura: temeva che potessi essere presa di mira, lo sai che le persone hanno paura di...di quelli come noi...

Hanna doveva ammettere che quelle parole avevano davvero un sapore amaro.

Jole: Sai perfettamente che sono pro mutanti...

Hanna: Lo so Jole, hai ragione, ma... insomma...i miei ..."poteri"...non li uso quasi mai, alcune volte dimentico persino di averli, te l'ho detto: non sono nemmeno in grado di utilizzare la mia telecinesi...

Jole: Capisco...E lui? Lo conosci? Sai perché ti ha attaccato?

Domandò seria, indicando il mutante sulla sedia con la testa china, abbandonata alla gravità.

Hanna: È complicato...diciamo che ci sono alcune persone che danno la caccia ai mutanti...

Jole: E quel Pietro, e...Charles...l'avevo detto io che alla facoltà di fisica ci sono dei tipi strambi...

Lasciandosi sfuggire una risata genuina, la tensione nella stanza si alleggerì notevolmente.

Hanna: Sei...arrabbiata?

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Apr 24, 2021 ⏰

Aggiungi questa storia alla tua Biblioteca per ricevere una notifica quando verrà pubblicata la prossima parte!

 IN M¥ HEªD 🧠 🖤Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora