Capitano a volte incontri con persone a noi assolutamente estranee, per le quali proviamo interesse fin dal primo sguardo, all’improvviso, in maniera inaspettata, prima che una sola parola venga pronunciata.
(Fëdor Dostoevskij)×
Come ogni domenica sera, il
"Coffee bean" scarseggiava di clienti.Se non fosse stato per quei pochi e soliti studenti che si rifugiavano in quella caffetteria per studiare fino all'ultimo secondo della giornata, il giovane che portava il cartellino con sù scritto "James", avrebbe già chiuso da un paio di orette buone la sua attività.
'Adesso potrei stare nel mio letto a vedere un film...'
Pensó sognante, mentre tirava i bicchieri fuori dalla lavastoviglie.
-Scusi, potrebbe portarci tre caffè? -
Una voce femminile richiamó la sua attenzione e con un cenno di assenso le fece intuire di aver percepito la richiesta.
Mentre il cameriere versava il caffè appena fatto nei contenitori di porcellana, osservó la ragazza prendere posto vicino la finestra, seguita da due ragazzi.
Aveva un viso molto familiare...era sicuro di averla già vista varcare quella porta...proprio una settimana prima e quella prima ancora...già, lei era una di quei clienti da colazione della domenica mattina.
' Come aveva detto di chiamarsi?...Martha (?)...No, no...
Si, Hanna, è questo il suo nome, credo...se non sbaglio è quella ragazza che mi ha aiutato a rialzare tutte le cannucce che erano cadute sul pavimento...'Mentre poggiava le tazze sul vassoio, osservò i suoi accompagnatori:
non assomigliavano affatto ai ragazzi con cui era solita presentarsi.Erano decisamente più grandi.
Charles :Grazie...
Hanna: La ringrazio.
Dopo che il cameriere ebbe poggiato tre tazze sul tavolo, osservandoli con occhi confusi e inquisitori, i tre rimasero in silenzio a fissare il vapore che lentamente vagava verso l'alto.
Hanna: Alla fine non mi avete offerto un thé, ma il caffè...
Sorrise a labbra strette, cercando di smorzare la tensione.
Erik: Questa è bella...
Rise soffiando sulla propria bevanda, per poi berne un sorso.
Charles : Allora, come ti chiami?
Hanna: Giusto.... io sono Hanna Màrnach e, mi dispiace per averti scagliato contro il muro...
Ammise, rigirandosi la tazza tra le mani.
Era una situazione a dir poco imbarazzante:
anche se infondo, doveva ammettere che una notevole quantità di adrenalina mista a paura le scorreva ancora nelle vene.Charles : Non preoccuparti, è stata pura autodifesa...a me dispiace che Erik abbia fatto altrettanto con te.
Erik: Già, scusami.
Hanna : Nessun problema. Allora...(?)
Charles: Si, hai ragione, meglio passare ai fatti...
Come ben saprai Hanna, ormai l'esistenza dei mutanti è ben nota all'intera popolazione mondiale e da ció sono derivate numerose campagne contro di noi...
Le persone, purtroppo, hanno paura di ciò che non conoscono...
A mio parere credo esista un solo bene, la conoscenza, ed un solo male, l’ignoranza.Hanna:Socrate...
Charles : Cosa?
Hanna: L'ha detto Socrate, no?
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IN M¥ HEªD 🧠 🖤
Fanfiction× × × Per te che vuoi vivere un'avventura... Per te che hai voglia di sconvolgere la tua realtà... Per te che ha il coraggio di farti coinvolgere dalle emozioni... A voi dedico questa sto...