Il giorno prima del matrimonio a cui Niall era stato invitato e aveva deciso di portare me come accompagnatrice, il ragazzo mi aveva invitata a fare shopping con lui perché, a detta sua, voleva che indossassimo due outfit coordinati, o comunque che fossero simili e che tale somiglianza potesse vedersi chiaramente da tutti gli invitati, sposi compresi.
A dirla tutta ero molto preoccupata da questa uscita, anche perché nel portafogli non avevo che meno di cento sterline, guadagno delle ultime giornate di babysitting al piccolo Theo e in quel momento Niall, che stava guidando la macchina verso un centro commerciale molto famoso nella zona, aveva iniziato a nominare brand molto costosi.
Quel giorno di inizio aprile il caldo era asfissiante e anomalo, tant'è che decisi di indossare il primo pantaloncino di stagione. Nelle due settimane successive alla "vacanza" a Brighton, io e Niall non ci eravamo visti per niente. Io avevo delle scadenze universitarie e lui musicali, riguardanti l'uscita del nuovo album. Ci eravamo comunque scritti molti messaggi e tenuti aggiornati l'uno sulle attività dell'altro, cosa su cui non ci avrei scommesso molto.
Col passare del tempo però, questa non etichetta che c'era tra noi cominciava a starmi stretta. Stavamo insieme? Ci stavamo ancora frequentando? Mi servivano risposte, ma ero troppo spaventata dalla possibilità che queste risposte non potessero piacermi, quindi evitavo di farle.
"Qualche mese fa ho visto un completo Ralph Lauren pazzesco, se c'è ancora prendo quello." Stava dicendo il ragazzo mentre scalava la marcia per immettersi nell'immenso parcheggio, facendo sì che mi distraesse dai miei pensieri, portandomi alla realtà.
"Altrimenti proviamo da Burberry, Prada o al massimo da Gucci, come ultima spiaggia. Però non devo dirlo ad Harry, gli ho detto che odio lo stile di Gucci e se domani mi presento con un completo con questa firma sarò il bersaglio delle sue battute stupide." Ridacchiò lui, inserendo la retromarcia e girando per sistemarsi nel posticino scelto per parcheggiare."Harry? Harry? Ha-" sentii l'aria mancarmi. Si, avevo visto già Liam e non mi sarei dovuta stupire della presenza degli altri ragazzi. Dopotutto erano suoi amici. "Harry sarà lì?" chiesi alla fine con gli occhi spalancati per lo stupore. Niall spense il motore e mi guardò con gli occhi socchiusi, serio in volto.
"No, scusami, fammi capire. Non hai mica reagito così quando mi hai visto la prima volta e mi pare che tu abbia fatto più con me che con Harry." Scoppiai a ridere alzando gli occhi al cielo.
"Geloso?" lo stuzzicai e lui si morse il labbro, avvicinandosi a me.
"Di cosa? Harry può fare questo con te?" posò una mano sulla mia coscia e avvampai, mentre con l'altra prese il mio viso nel palmo per baciarmi, mentre la mano saliva ancora e ancora. Mi lasciai scappare un sospiro più pesante degli altri e Niall mi morse il labbro."Lui non può farti bagnare come faccio io." Aveva sussurrato queste parole al mio orecchio e da quell'esatto punto brividi avevano percorso tutto il mio corpo, posandosi esattamente dove si trovava la mano di Niall. Mi sentivo leggermente a disagio, perché ancora non ero completamente abituata a questo tipo di interazione tra noi, o in generale con nessuno, però non potevo mentire, mi stava facendo impazzire.
"No...non può." Risposi io, sempre in un sussurro, con gli occhi puntati adesso sulle sue labbra. Mi avvicinai per baciarlo nell'esatto momento in cui la sua mano raggiunse la destinazione. Ci volle un po' di forza d'animo per trattenere l'impulso di fermarlo e fu proprio per questo motivo che fui leggermente delusa dal fatto che improvvisamente il ragazzo aveva ritratto la mano e si era sistemato di nuovo sul suo sedile, pronto ad uscire dall'auto parcheggiata. Lo guardai stranita, ma lui non mi guardò.
"Anche perché non rientri del tutto nei suoi gusti." Niall rise, guardandomi solo in quel momento, ignorando la mia espressione ancora più confusa.
"Che vuoi dire?"
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Hey, Neighbor! » [Niall Horan]
FanfictionQualsiasi ragazza adolescente, per guadagnare qualche soldo, cerca un lavoro part-time come babysitter. E così anche Evelyn Green, teenager londinese, fu "assunta" dai suoi vicini di casa, Greg e Denise Horan, per occuparsi del piccolo Theo, nipote...