Il loro proposito di smettere di fare sesso era crollato esattamente sette ore dopo, quando Hermione aveva innocentemente lasciato la porta del bagno socchiusa ed aveva iniziato a fare la doccia. C'erano voluti due minuti netti prima che Draco se ne rendesse conto e che lei capitolasse ammettendo che forse poteva averlo fatto di proposito.
Era ormai mattina inoltrata quando si vestì, mentre valutava il da farsi. Non doveva lavorare quel giorno, ma aveva diverse cose da fare.
Prima di tutto, cominciare a cercare una casa. Andare dai suoi genitori e dire loro che la storia con Ron era finita. Parlare con Ginny. Tentare di parlare con Ron senza farsi Maledire.
«Sei sicura di volerlo fare oggi? Puoi prenderti ancora un po' di tempo.» Draco prese un sorso di tè.
Hermione scosse la testa. «No. Non sono una che rimanda. Devo parlare con Ginny e tentare di chiarire con Ron. Non cambierò idea, ma non voglio dover rinunciare a loro.»
Lui annuì. «E poi dove andrai?»
Hermione sospirò. «Non lo so...magari dai miei, o in hotel, troverò un posto per...»
«In hotel? Non se ne parla Granger. Rimani qui.»
«Non posso, Draco...»
«Questa casa è così grande che potremmo non incontrarci per giorni se ti sembra troppo. Non devi venire a vivere con me, capisco che non è quello che vuoi, ma non andare in hotel. Stai qui finché non trovi l'appartamento.» le disse, in tono ragionevole.
Hermione soppesò le sue parole, mordendosi il labbro indecisa. «Ci penserò... va bene?»
Draco annuì come se si fosse già arreso all'evidenza, poi si alzò, e si avvicinò per darle un bacio.
«Non farti mettere i piedi in testa.»
Hermione ricambiò e lo abbracciò stretto prima di avvitarsi velocemente su sé stessa.
~~~
Ginny Weasley era un dittatore dal pugno di ferro. Era furba, manipolatoria e maledettamente intuitiva. Era la degna erede di Molly. Per questo, mentre Hermione stava davanti a lei, una tazza di tè fumante tra le mani e lo sguardo fisso di Ginny addosso, iniziò a chiedersi se non fosse il caso di tirare fuori la bacchetta.
Si schiarì la voce. Harry fissava entrambe, preoccupato. Sembrava lì lì per per tirare fuori la bacchetta.
«Io...Ginny, mi dispiace tanto.» iniziò lei, la voce tremante. «So che sarai furiosa con me ed hai tutte le ragioni. So che è tuo fratello e che forse avrei dovuto parlartene e....»
«Io non sono furiosa, Hermione. Solo che...non ci capisco nulla. Due giorni fa andava letteralmente tutto bene tra te e Ron.»
Hermione prese un respiro profondo. «Lo pensavo anche io. Mi illudevo di pensarlo, Ginny. So solo che quando sono entrata in quella stanza ed ho iniziato a pensare alla mia relazione mi sono resa conto che...non riuscivo a respirare. Che sono stata mesi chiusa in una bolla di sapone a sperare che la mia storia migliorasse, ad ignorare il fatto che io e Ron non parlassimo neanche più come due persone normali senza urlarci addosso e.... la stanza mi ha costretto a dire la verità. Mi è crollato tutto addosso, e ho deciso che...non potevo continuare.»
«La stanza...» borbottò Ginny. «Non posso crederci.»
Hermione la guardò, confusa.
«Tu ti sei bevuta davvero la storia della stanza? Non ti ha neanche sfiorato il dubbio che Malfoy possa averti stregato, o Confuso, una volta chiusi lì sotto, in modo da spingerti a farti fare tutto questo?»
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The Truth's Room| Dramione
FanfictionFanart di copertina creata da @SLLowely. Lui scrollò le spalle. «Va bene, Granger. Non c'è niente di male ad ammettere che non sei soddisfatta, ma se vuoi rimangiartelo...» scosse la testa guardando curiosamente il pavimento, come se avesse appena c...