Capitolo 4

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Hermione rimase intontita a fissarlo, il volto arrossato e gli occhi dilatati. Il suo nome sembrava così dolce, così giusto, detto da lui.

«Baciami e basta.» sussurrò, tirandolo più vicino per attaccare le labbra alle sue. Era così stanca. Voleva solo lasciarsi andare.
Draco non esitò un attimo ad accontentarla, baciandola a sua volta, incrociando la lingua alla sua prima di morderle il labbro, strappandole un gemito.

La spinse indietro fino a farle toccare la scrivania con la schiena e ce la issò sopra senza difficoltà, infilandosi tra le sue gambe e facendola sobbalzare al contatto brusco con la sua erezione, che sentiva perfettamente anche con tutti gli strati di vestiti che avevano ancora addosso. Hermione ansimò spingendo i fianchi contro i suoi e strappandogli un gemito roco che non fece altro che eccitarla di più.

Lui le strattonò senza troppa delicatezza la felpa, per poi tirargliela via dalla testa ed abbandonarla a terra senza curarsene. Hermione gli tolse velocemente il maglione, staccandosi quanto bastava per sfilarlo, e facendo scorrere le mani la pelle soda, i muscoli accennati, la cicatrice ruvida sul fianco, e quelle più sottili sul petto. Il ragazzo contrasse i muscoli piegandosi appena per spazzare via fascicoli e cartella dalla sua scrivania. Hermione non si sognò neanche di protestare, troppo presa dallo sfilarsi la maglietta. Quando la gettò a terra Draco si fermò, staccandosi dalla sua bocca per esaminare con sguardo ardente il reggiseno che le ricopriva il seno, sorretto da spalline sottili.

Hermione respirò pesantemente, sentendosi quasi bruciare nei punti dove la stava toccando. Quando sentì le sue mani sfiorarle il seno, chiuse gli occhi e reclinò il capo, lasciandosi andare.

Draco le sfiorò con delicatezza il seno, poi i capezzoli, già duri. Di riflesso lei si inarcò, spingendo i fianchi contro i suoi.

«Cazzo.» sibilò lui.

«Malfoy...» Hermione riaprì gli occhi e li abbassò solo per vederlo chinarsi ed accarezzarle i capezzoli con la lingua. Si sentiva quasi bruciare. Portò le mani alla sua cintura e la slacciò velocemente. Tirò giù la zip dei pantaloni, e senza aspettare gli infilò la mano sotto il tessuto, circondando con le dita l'erezione più che pronta, strappandogli un sibilo.

«No.» sibilò lui, scostandosi per un attimo.

«No?»

«Non ancora.» la spinse sdraiata lungo la scrivania, i fianchi appoggiati al bordo premuti contro i suoi.

Hermione si sistemò e rimase a guardarlo mentre le abbassava la zip dei jeans, facendo scorrere il tessuto giù dalle gambe, lasciandola seminuda e tramante davanti a lui.

Tentò istintivamente di chiudere le gambe, imbarazzata, ma lui non glielo permise. Le accarezzò mani le gambe con le dita, in una lenta carezza dalla caviglia, premendo sul retro del ginocchio, e poi sulle cosce. Hermione tremò e inarcò la testa.

«Malfoy...» gemette lei.

«Si?» disse lui in tono casuale mentre le sfiorava le mutandine, strappandole un gemito.

«Sei uno stronzo.» spinse i fianchi in alto per incontrare la sua mano, ma lui la ritrasse.

«Si, ma mi vuoi.» lui sorrise e si piegò sulle ginocchia. Ansimò quando lo sentì posare due lunghe in corrispondenza del clitoride, sopra il tessuto. Gemette quando iniziarono un movimento lento, su e giù sulla sua fessura, inumidendo il tessuto della sua stessa eccitazione.

Si dimenò tra le sue braccia, cercando di aumentare il ritmo ma Draco si limitò a darle un morso sull'interno coscia e premerle l'altra mano sulla pancia, per tenerla ferma.

«Che cosa vuoi?» le sussurrò sulla pelle delle cosce, continuando quella dolce tortura.

«Questa è tortura.» sibilò lei, portandosi le mani al viso.

The Truth's Room | DramioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora