°•○●□■ capitolo sedici ■□●○•°

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Your P.O.V.

"Come pensi che possa vincere se mi racconti che sono così corrotti?" Mi chiese James per la ventesima volta in dieci minuti di strada verso la sala

Ancora non riuscivo a capire il perché della sua continua preoccupazione, se avevamo vinto il mio compagno ed io vuol dire che anche lui ce la farà. Siamo allo stesso livello di bravura quindi non dovrebbe incontrare molte difficoltà durante la gara.

"Senti James manco io sono così tesa e preoccupata per un match contro qualcuno più forte, quindi calmati" lo interruppe Katrin

"Semplice da dire, ma non da fare" rispose

"Provarci?" chiesi sedendomi sul divano, portando la testa indietro e chiudendo gli occhi per riposarmi

"Parlando d'altro, nei giorni di pausa possiamo fare un'uscita noi quattro?" chiesa la rossa

"Ci sta. Sono d'accordo!" Esclamai

"Prima dell'uscita c'è la gara-"si lamentò

"Ancora con ste idee per la testa? Basta James!"

"Facile per voi dirlo!" ribatté

"No, non lo è... adesso pensiamo ad altro. Passeggiatina nei dintorni?" Proposero

Aprii gli occhi e, alzando a le testa, annuii.
Ci avviammo verso la porta a vetri che dava sul cortile per poi uscire dalla cancellata che circondava l'abitazione. La residenza comprendeva una casa enorme, simile a quella dei college, divisa tra gli atleti e i rispettivi allenatori: al primo piano si trovava la sala da pranzo e la Hall che comunemente chiamiamo sala, nel secondo ci sono degli uffici, al terzo i giocatori di rugby ed al quarto noi.

All'interno del perimetro, delimitato dalla ringhiera, c'erano anche palestre, piscine, campi da pallavolo, tennis, rugby e basket ed un piccolo spazio per atletica.

"Scusate, ma io devo andare a prepararmi perché è quasi ora che io vada alla gara...."

"Ti accompagniamo però non sappiamo se possiamo stare a vederti. Potremmo appropriarci di un luogo dietro le quinte" dicemmo portandolo con noi

Ci mise tre secondi a cambiarsi e ne fui stupita essendo che lui ci metteva un'intera giornata a prepararsi.

Ci avviammo con il multivan verso il teatro dove James si esibirà. Era l'ultima gara per qualificarsi per la semifinale e si capiva dal silenzio che regnava e dai sguardi che si lanciavano una nazionale all'altra.... non oso immaginare la finale

Andammo dietro il palco e ci appropriammo di una stanza per vedere la gara senza essere disturbati. James uscì dalla stanza avviandosi mentre io accesi la TV sincronizzandola sul canale richiesto.

Successero le stesse cose della scorsa gara. Salirono sul palco, si presentarono, decisero chi doveva partire e iniziò la gara. La coppia avversaria è stata mitica fino a quando la ragazza mise il piede male per terra, prendendo di sicuro una storta, e continuò fino alla fine riducendo alcuni movimenti.

Si esibì la coppia formata da James e dalla sua partner sulle note di 'Demons' dei WE ARE FURY. Già adoro la canzone poi lo sfondo animato, le luci e i movimenti che andavano a tempo rendevano tutto ancora più meraviglioso di quel che sembrava.... hai fatto centro caro James

"Allora, essendo che tutti voi siete stati bravi è stato difficile decidere chi mandare avanti e chi no... quindi con un totale di 17 punti ciascuno vanno in semifinale Xavier e James"

Poche parole per descrivere questo momento: rischio allagamento. James, fortunatamente, trattiene le lacrime di gioia mentre io lo tingrazio che non ho il costume non ho voglia di fare il bagno nel primo mare di lacrime al mondo. Scendono tutti e quattro e James appena si cambia ed esce con noi salta felicissimo.

"Vedi, ce l'hai fatta. Chi aveva ragione quindi?" Chiesi

"Voi... grazie ragazzi"

"Ora camminata e domani giro per il paese?" Propose il tennista

"Certo, vado però in camera che mi lavo un attimino. Arrivo subito" disse aprendo la porta... secondo me deve lavarsi perché deve realizzare ciò che è successo

[...]

"Che bello fresco qui!!"

"Concordo, dopo aver passato la giornata con 47°c intorno a noi, grida, applausi e urla ci voleva proprio un po' di pace..."

"Allora signorino, ha realizzato che ha vinto oppure bisogna dirglielo in tutte le lingue del mondo?" Disse Katrin stuzzicandolo

"Me ne sono reso conto, grazie" disse allontanandosi da lei

"Mica ti mangio io!"

"Non mi fido, lontana da me... che ti ridi t/n. Vuoi un assaggio?" Chiese incavolato

"Grazie, ma no grazie. Vivo lo stesso senza provare" risposi sedendomi sul prato

¤In un luogo di una città. Coordinate: sconosciute¤

"Aprite sta porta idioti!"

La prima cosa che sentii dopo essermi addormento.... bello svegliarsi così

Aprii gli occhi appena sentii dei mugugni provenire dall'altro letto. Girai la testa vedendo la ragazzina spostarsi in una posizione più comoda per lei, cioè girata verso di me.

"Buongiorno carota, come va?"

"Simpatica già al mattino, bene dai. Tu?"

"Dolorante... cosa facciamo con loro?" Chiese indicando la porta con un cenno del capo

"Tranquilla, loro non possono entrare per due giorni e noi uscire. Però può entrare la donna di ieri per cibo e medicazioni" risposi stendendomi sul letto

Infatti entrò la donna dopo una quindicina di minuti stando attenta a non farsi scovare, sennò erano guai. Decise di rimanere con noi per i due giorni e uscendo, se urgentemente, dalla finestra che dava sul cortiletto... quando faranno arrivare la polizia...?

"Hai deciso di chiamare la polizia?" Bisbigliai alla donna

"Sì, è da un pò che l'ho fatto, ma devo sempre stare attenta alle spie di sti scimmioni che sono sempre in giro... però già fatto tutto" rispose guardando l'ora

"E verranno?" Chiese la rossa

"Devono organizzare tutto perché non è semplice entrare qui con tutte queste guardie super-palestrate. Ogni giorno cercano di far sparire una persona e quando ne mancheranno poche irrupperanno nell'edificio" spiegò brevemente

"Okay, quindi tempo di due giorni?"

"Facendo i calcoli delle guardie e pensando al giorno che hanno iniziato l'operazione direi... dai due ai tre giorni"

"Bene..."

"Beh oddio, bene un corno. Abbiamo allora uno o due giorni da passare al di fuori di sta stanza con quegli imbecilli" obbiettò la ragazzina

"Hai ragione, ma il solo pensiero di poter uscire ti farà sopportare sti ultimi giorni di porcile" le dissi









Ciao a tutti,
Capitolo 16 scritto e pubblicato subito. Mi scuso per ritardi e orrori grammaticali. Spero che questo capitolo vi sia piaciuto e vi ringrazio di averlo letto e magari commentato/votato.

Se vedete errori segnalateli nei commenti, grazie

Noi ci vediamo al prossimo capitolo.

Bye,bye

-beth

Dancin - Xavier X Reader     [Inazuma Eleven - Xavier Foster] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora