Ultimamente poi, dormo di merda. La notte sto a fissare il soffitto fino alle 3 o 4 di notte ad ascoltare musica, pensare e riflettere per poi trovarmi uno zoombie il giorno dopo.
Poi c'è sempre quella sensazione al petto, allo stomaco. Solo quando dormo non provo nulla, sembro morta. E mi sento in pace. Anzi, non mi sento neanche perché non so nemmeno di esistere quando dormo profondamente.
Del resto, appena mi sveglio il primo pensiero è sempre l'icona in alto a sinistra del wifi che provo ad accedere, rimettendomi poi con la testa sul cuscino aspettando il suono di quelle notifiche, quelle che aspetto con tanta ansia. Alzo leggermente la testa ma non ce la faccio ad aprire gli occhi. Allora allungo il braccio verso il comodino e cerco con la mano il telefono. A volte nemmeno mi rendo conto di quello che dico negli audio, perché sono in uno stato ancora dormiente, parla perlopiù il subconscio.
Quella parte in cui c'è solo e unicamente una sola persona.
L'altro ieri sera sentivo gli uccellini. Quei dannati volatili che mi cantano alla finestra alle 5 del mattino. Ed è proprio in quel lasso di tempo che mi sono resa conto che non ho dormito affatto e che fuori era già l'alba.
Ormai ogni mattina è cosi da mesi. È diventata un'abitudine quotidiana.
Io che attendo impaziente la sua chiamata, i suoi messaggi, i suoi audio, le sue videochiamate. Tutto. Qualunque cosa. Ogni tipo di segno.
STAI LEGGENDO
Solo un amore impossibile può essere eterno
RomansNon c'è nulla che testimonia quello che siamo stati. Nessuna foto, solo immagini di quello che saremmo potuti essere stampate nella testa. È tutto ciò che mi rimane: un futuro che non diverrà mai presente.