Voglia di una vita normale

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Avrei una gran voglia di banalità. Voglio essere la persona più banale del mondo. Voglio tenerlo per mano, dargli i bacini sulla fronte quando è triste, sentirlo lamentarsi seccato quando qualcosa gli dà fastidio, o con la voce dolce quando vuole le coccole, oppure ascoltarlo imprecare quand'è arrabbiato. Avere la pazienza di prendergli il viso tra le mani quando pensa cose cattive sul mondo e dargli un bacio sul naso. Tenerla più stretto che posso quando ha bisogno di sentirsi al sicuro. Rispondere a tutte quelle sue domande che non può chiedere a nessun'altro. Guardarlo e sorridere come una cretina. Preparargli la cena e sentirlo lamentarsi perché non so usare il sale. Mandargli ogni giorno un messaggio diverso e più creativo del giorno prima per farlo sorridere. Comprargli tutte le cose che mi fanno pensare a lui e farmi odiare per riempire la casa di cazzate. Insomma tutte quelle cose orribilmente melense che si fanno da innamorati, ma che adoro un sacco. Ma innamorarsi durante una pandemia mi pare una roba troppo complessa. E allora ignoro la parte di me che pensa di voler cancellare questo spazio in cui scrivo le mie insulse digressioni, perché appunto, mi fanno sentire terribilmente banale. Che dura la vita nei ruggenti anni 20.

Solo un amore impossibile può essere eternoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora