Sono due mesi che non parlo più con Luke.
Non parla neanche più con Cal, Mikey e Ash, ma penso che a loro non importi tanto.
Mostrano solo indifferenza verso di lui, forse l'unico che ci sta male è Michael, che era il più legato a lui.
Luke ha anche rotto con Holly, ora é libero, e se dico libero, intendo libero di scopare chi vuole, perché non è che facesse altro con quella zoccola.
Bha. Non pensavo uno come lui potesse diventare così.A volte mi guardo allo specchio e penso che sia cambiata anche io. Non sono più quella ragazza scherzosa senza di lui.
Penso anche di essere diventata lunatica.
Forse è perché gli ho dato troppo, e lui non avendomi dato niente, non si sente più legato a me.
Probabilmente non si ricorda nenache chi sono.
Basta Becky, ti stai facendo troppe paranoie mentali. Basta.Stavo con le cuffie fuori da scuola, ultimamente ero sempre in anticipo.
Come giornata non era una delle migliori, aveva appena smesso di piovere e quell'odore di terreno bagnato dalla pioggia mi invadeva i polmoni.
Ma ultimamente piove spesso, e mi ci sto affezionando alla pioggia. Mi lascia stare in casa, non ho bisogno di uscire e ricordarmi che manca qualcuno, perché io la sua assenza la sento. Anche se lo odio, io la sento.
Sono stati buttati via anni di amicizia perché a lui girava così. Perché aveva gli ormoni a mille e quindi ha deciso di abbandonare chi lo amava per quelle zoccole e quei puttanieri.
Un corpo arrivó velocemente in contatto col mio, e prima che me ne potessi accorgere ero a terra col culo dolorante e il cellulare spaccato.
Sentii risate e basta.
Quando alzai lo sguardo finii per incastrarlo col suo.
"Giuro che io ti uccido!" L'ira stava prendendo possesso del mio corpo, ormai succede frequentemente e io ne sono semplicemente abituata.
Vedo la sua espressione divertita indurirsi alle mie parole.
"Che cazzo fai? Ti sei bevuto il cervello? Almeno chiedere scusa, cazzo."
La sua espressione rimane illeggibile.
"Quindi? Sto aspettando" dissi pretendendo lo 'scusa' da parte sua.
Ma non arrivó niente.
"Io non devo dirti niente -disse lui con fare divertito- forse sei tu quella che deve stare attenta al mondo circostante e non deprimersi perché un conoscente decide di avere amici migliori di te."
Okay, questo fà male.
Fa male perché ha detto 'conoscente' dopo che ci conosciamo dall'età di sei anni.
Fa male perché dopo tutte le volte che io l'avevo aiutato, gli ero stata accanto, non gli bastavo.
Io per lui non ero abbastanza.
La sua espressioni diventó allarmata per un secondo, e per quel secondo pensai che volesse ritirare ció che aveva detto.
Ma non fece niente, si giró e se ne tornó dai sui amici che non la finivano di ridere.
Alla prima ora avevo matematica, mentre alla seconda storia, e sinceramente di vederlo dopo tutta sta sceneggiata non ne avevo voglia.
Passai l'ora di matematica a scarabocchiare su un foglio e guardare fuori dalla finestra il sole che cerca di combattere le nuvole.
Battaglia persa.Forse come la mia, forse dovevo solo smettere di combattere per una guerra inesistente.
Forse stavo combattendo con me stessa, volevo dimenticarlo ma al tempo stesso volevo che lui non dimenticasse me.
Così decisi che era finita, avevo perso ed era arrivato il momento di andare avanti.
In quel momento mi creai più muri di quanto avessi fatto in tutta la mia vita.
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Ecco il capito 5, yay.
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-Rebecca xx
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Close as Strangers || Luke Hemmings
Fanfiction'E tutte le notti che abbiamo passato da soli, potrei pensare a te da sola e desiderare di tornare a casa accanto a te' Perché era veramente questo quello che voleva, pensó Luke quella sera prima di andare a dormire.