Close as Strangers || Luke Hemmings

Capitolo 13

Ero devastata. Di quello che stava succedendo capivo un quarto.
Bussarono alla porta.
Mi avviai verso quello che doveva essere l'ingresso e aprii la porta sostenendomi con la maniglia.
Appena aprii sentii un paio di labbra prepotenti sulle mie, poi qualcosa mi colpì la testa e la vista si oscuró del tutto.
**
Mi girava la testa. Dove minchia sono?
La camera era con le pareti bianche, c'era  anche un leggero odore di muffa, dei mobili di legno ormai consumati dal tempo e il letto in cui ero distesa, con le lenzuola bianche. Sicuramente questa non é camera mia, quindi o qualche ragazzo arrapato mi ha portata a letto o durante la notte i miei hanno deciso di cambiare l'arredamento di camera mia.
Bah.
Come mi alzai dal letto, caddi a terra, sentendo un forte dolore alle gambe.
Ci ha dato dentro sto tipo.
Mi accorsi anche di essere nuda e.. avevo lividi sulle coscie.
Che cazzo è un animale sto qua?
Ai piedi del letto c'erano dei vestiti, che miei non erano, ma li presi lo stesso.
Non avevano niente di particolare, erano solo grigi.
Me li misi e uscii da quella stanza, cercando qualcuno.
Era inquietante, quella casa.
Sulle pareti c'erano macchie di non so cosa, i mobili erano tutti rovinati e il corridoio sembrava non finire più.
Aprii la porta alla fine del corridoio per trovare un divano tutto rovinato e una figura seduta sopra.
Questo è un maniaco secondo me.
"Ti sei svegliata."
La voce era familiare, era la voce che avevo provato a rimuovere dalla mia testa.
"Will, dimmi dov'é l'uscita."
"Oh piccola, -disse fingendo un tono dispiaciuto- non c'é un'uscita."
In quel momento capii di non avere più scampo.
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Sono riuscita ad aggiornare, yaaay.
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-Rebecca xx