Capitolo 11

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Ennesimo giorno, ennesima merda.

Peró mi sentivo ancora peggio degli altri giorni perché avevo una strana sensazione, che in qualche modo era collegata a Luke.
Quello stronzo.

"Becky! Svegliati!" Urló mia madre.

Ma io dico, a scuola non ci devo andare perché minchia mi sveglia?

Mi trascinai in cucina e ci trovai un viso familiare, Will.

Ancora lui no, cazzo.

Mi sorrideva e teneva le mani in tasca, mi guardò dalla testa ai piedi e poi si rivolse a mia madre: "ci può lasciare soli?"

Mia madre lo guardò con sospetto prima di lasciare la stanza.

"Cosa vuoi Will?"

"Te." Affermò fissandomi negli occhi.

Roteai gli occhi e sbuffai prendendo posto a tavola, lui si sedette vicino a me e io gli risposi: "Ascoltami, io, in qualche strano modo ti voglio bene, ma questa cosa non può andare avanti. Devo disintossicarmi da tutta sta roba e magari tornare a scuola. Quella vita.. Non fa per me. Accettalo"

Presi dei cereali e li misi nella tazza di latte per poi iniziare a mangiare.

In effetti io in qualche modo volevo bene a Will, ma lui non era niente di più che una relazione malsana. Un'amicizia andata a male, appassita con l'andare del tempo.

Will era tutto quello che mi ero rimasto alla fine. I ragazzi sentivo che si stavano allontanando, e Luke... Bhe lui mi aveva già dimenticata. Mi chiedo solo del perchè, cosa mai avrò fatto di male? Pensavo lui mi volesse bene.

Magari devo solo provare a ricreare quel legame che c'era fra di noi.

"Will, basta è finita, esci da qua e non tornare più, okay? È per il bene di entrambi."

Alla mia affermazione si mise a ridere e mi guardò con sguardo omicida.

"Tu pensi veramente che io ti darò tregua? Non funziona così. Tu sei mia."

Detto questo uscì di casa.

**

In qualche strano modo mia madre è riuscita a farmi riprendere nella mia vecchia scuola, e ora, dopo quasi cinque mesi, ci sto tornando.

Devo allontanarmi il più possibile da Will, Josh e la droga.

Non ci devo neanche pensare, anche se ne ho bisogno.

Non. Ci. Pensare.

Ho deciso che proverò a ricreare il rapporto con Luke e i ragazzi, devo farlo.

Appena entrai in classe la gente mi lanciava sguardi strani, e quando mi avvicinai a Skylar le si girò e iniziò ad ignorarmi.

Fantastico, l'unica amica che ho mi odia, per qualche strano motivo,

"Ei Skylar-"

"Senti, è inutile che ci butti ancora merda sopra. Il casino l'hai fatto."

Detto questo non mi parlò più per il resto della mattinata.

Quale casino? Anche perchè ne ho fatti tanti in sto periodo..

Circa venti minuti dopo il suono della campana Luke entrò in classe ridendo alle riprese della prof.

Quando incrociai il suo sguardo vidi la tensione nel suo corpo, ma poco dopo si rilassò e prese posto.

Devo parlargli.

**

"Ei Luke.." dissi sorridendo.

"Cosa vuoi?" Disse sbuffando.
...

"Sto bene anche io grazie." Dissi ironicamente.

"Ora puoi andartene?" Vedendo che non me ne sarei andata si giró e inizió a uscire dall'aula.

"MI DICI CHE CAZZO TI HO FATTO? PORCA MERDA." Gli urlai dietro, richiamando l'attenzione della gente e dei prof.

"Primo, non parlarmi così -disse avvicinandosi a me, facendomi sentire minuscola. Vedevo l'ira nei suoi occhi.- e secondo, io non ho bisogna di te, ecco che é successo."

Detto questo proseguì verso il suo gruppo di amici coglioni che stavano ridendo come degli spastici.

Non so se dispiacermi o arrabbiarmi.

Infondo era stato chiaro, lui non aveva bisogno di me..

**

SCUSATEMI SE NON HO PUBBLICATO.

Ma ho avuto il mio compleanno, i compiti, la gara, e i compiti.

E come avrete capito é un pó lunatica sta qua, prima è tipo 'perché Luke non muore' poi é 'Luke è il mio bff forevah me l'aveva promesso, piangio'

{Dal verbo piangiare,lel}

OKAY LA FINISCO.

Scusatemi se fa un pó cagare:')

-Rebecca xx

Close as Strangers || Luke HemmingsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora