Cap. 1 "Occhi Azzurri" ✔️

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Pov's Damon

Anche oggi tocca a me e alla mia squadra fare la ronda notturna.
In giro siamo conosciuti come la Darkside.
Si tratta di una squadra criminale creata da un medico psichiatrico.
Ha senso?
No ma va bene così.
In ogni caso sono Damon Namida, anche se ormai sono diventato Damon Riuzaki.
Sono stato adottato dallo psichiatra all'età di 9 anni.
I miei genitori non so nulla.
Mio padre era un Villain e mia madre non voleva prendersi la responsabilità di un figlio.
Mi diedero appena nato in un ospedale psichiatrico chiamato "Akuma No Shiro".
In ogni caso poco importa perché questo luogo di malati è casa mia.
Tornando alla storia per farla breve hanno eseguito dei test su di me.
Mi hanno reso la prima forma di vita semimortale.
Cosa significa? Che ogni volta che muoio torno in vita.
Per farlo hanno dovuto privarmi della parte più umana di ogni persona.
Le emozioni.

La mia squadra è composta da gli unici 5 soggetti ritenuti importanti dallo psichiatra.
Io nominato "Darkness" con il Quirk delle nubi con cui posso creare nubi tossiche.
Kaito, il mio migliore amico, nominato "DarkLight" e dotato di un doppio Quirk, il buio e la luce.
Maya soprannominata May, chiamata la burattinaia per il controllo psicofisico che può infliggere se punti 3 volte dai suoi aghi.
Rey, alcuni lo hanno rinominato come "reverse" che può invertire ogni cosa a suo piacimento sfruttando così le nostre potenzialità in ogni occasione e per ultima Rachel anche chiamata "Ziggy" o la dottoressa Defibrillante che con il suo Quirk dei fulmini riusciva a compensare i nostri svantaggi ma in ogni caso quest'ultima è venuta a mancare da un po'.

In questo momento giriamo per la città di Kyoto dove abbiamo appena svaligiato una gioielleria.
Il motivo? Kaito voleva qualcosa di luccicoso.
Sì, spesso e volentieri facciamo casino solo per i suoi capricci.
In certi momenti sembra un bambinone eppure resta uno sciupa femmine.

In ogni caso non facciamo nemmeno in tempo ad arrivare all'ospedale che c'è la solita squadra di Hero femminile che scassa.
Prima stavo raccontando della Darkside e di come noi siamo i numeri uno nella classifica dei Villain.
Io specialmente numero uno.
Ecco questa squadra è la nostra nemesi totale.
I numeri uno negli hero.

Come si presentano davanti a noi si da il via alla lotta.
Kaito ha sempre trovato divertente tutto questo.
Sa che nemmeno gli hero possono resistere al suo fascino.
Io trovo la cosa totalmente noiosa.
Ad ogni modo mi ritrovo a creare una nube di fumo per intossocare una volta per tutte quelle puttane.
Sto per rendere il fumo denso e mortale ma vengo spinto con forza.
Cercando di non cadere finisco addosso a qualcuno battendo la testa contro il muro.
Sento delle labbra morbide sulle mie che mi lasciano molto confuso.
Non che la cosa mi importi, Kaito per sfogare la sua frustrazione mentale e sessuale mi baciava più volte ma c'è qualcosa di strano.
O almeno credo sia strano sentire caldo al petto per un qualcosa che sta a contatto con le labbra.
Apro gli occhi e noto degli occhi azzurri fissarmi.
Mai visto nulla di così profondo o lucente.
I biondi capelli le contornano il viso pallido e privo di ogni trucco o cosmetico.
Sembra.. Eterea..

Mi stacco rendendomi conto della situazione.
Mi volto notando che I miei sono fuggiti.
Sanno che so cavarmela da solo perciò se ne sono andati.
Ancora confuso mi volto notando di essere circondato.
Una ragazza dal Quirk dell'elemento della natura mi avvolge con dei rami creati dal suolo.
Non faccio resistenza dovendo escogitare come andarmene.
Potrei soffocare tutte oppure lasciare che mi trasportino fino alle celle per poi ammazzarle tutte da lì.
Oppur-
-Lascialo-
Una voce dolce e delicata incita alle mie spalle a lasciarmi libero.
Ovviamente non dico nulla, cosa dovrei dire? Potrebbe essere un modo per indurmi a tentare di fuggire ma conosco bene il Quirk della natura.
Più fai resistenza e più ti stringe.
-ma LightQueen-
-Ho detto lascialo.-
Vengo liberato senza pretese.
Resto abbastanza confuso dalla cosa ma meglio per me no?
-tornate alla torre-
Le compagne vanno via e io resto solo con la stupida che ha deciso di lasciar scappare e liberare un pluriomicida.
Mi volto e scontro lo sguardo nuovamente con quei occhi azzurri..
Sono strani ma guardarli sembra avere un non so che di calmante.
-Darkness sap-
-Damon, chiamami Damon-
Perché le ho detto il mio nome? Ah boh l'ho fatto e basta.
-io sono Angel-
-perché mi hai liberato?-
La ragazza resta zitta guardando a terra.
Noto ora il suo costume da eroe.
È totalmente bianco se non per un fiocco azzurro che le stringe l'abito.
Le sue gambe dalle ginocchia in giù sono scoperte e ai piedi indossa delle ballerine nere.
Tiro su lo sguardo guardandole il viso.
Indossa un paio di orecchini azzurri non troppo appariscenti.
I suoi capelli biondo naturale sono liberi da qualsiasi coda o acconciatura e raggiungono i gomiti.
Il suo viso invece...
Sembra privo di ogni imperfezione, semplice, al contrario mio che nonostante sia pallido delle lentiggini mi imbrattano il naso e le guance.
-hai appena fatto qualcosa di molto stupido Angel-
Le guance della ragazza si colorano di un rosso delicato.
Quasi... Grazioso.
-credo che anche tu possa trovare la via per la redenzione e.. Riguardo a quello che è successo prima..-
-baci bene-
La bionda mi guarda con gli occhi sgranati.
Sicuramente si sentirà in imbarazzo.
Dovrei sentirmici anch'io ma.. Beh non ho emozioni quindi sti cazzi.
-A-anche tu!-
Non faccio in tempo a fermarla che scappa via.
Chissà dove.

Torno all'ospedale che ormai sono le 3 del mattino.
Blood mi ucciderà.
Per chi non lo sapesse Blood è lo psichiatra che mi ha adottato.
Anche il dottore che mi ha privato della mia umanità.
Insomma noi lo chiamiamo Blood ma è un onoreficenza.
Sì chiama Fernando Riuzaki ma per qualche rito di passaggio di una setta antica si fa chiamare Blood.

-Damon dove ti eri cacciato? Normalmente in 20 minuti arrivi stavolta ci hai messo 2 ore-
Noto sul mio letto Kaito a petto nudo.
Non che sia una novità ma odia dormire senza di me.
Dice che gli trasmetto tranquillità.
-si scusa, volevo fare una passeggiata-
Mi siedo accanto a lui e mi levo l'abito da Villain sotto lo sguardo attento del ragazzo.
-Damon.. Tutto bene? Intendo.. Non è che ti è successo qualcosa e me lo stai nascondendo vero?-
Mi volto notandolo con un broncio fissarmi.
Non ho mai avuto chissà che pensieri su Kaito, insomma, è il mio migliore amico.
Da piccolo era definito obeso con degli occhiali quadrati sul volto e i capelli sempre grassi e sporchi.
Adesso invece sembra un'altra persona.
Il suo fisico è scolpito per gli allenamenti che tiene settimanalmente.
Il suo viso si è asciugato divenendo spoglio da ogni imperfezione.
Ha un pierceng al labbro con cui gioca spesso, gli occhiali sono stati rimossi con alcune operazioni per la bruciatura della cornea.
I suoi capelli neri sono diventati uno dei suoi, a detta sua, "punti di forza"
-Damon- ripete il mio nome in un lamento -ti è successo qualcosa?-
-Kai abbassa la voce, tutti staranno dormendo, non mi è successo nulla-
Sotto lo sguardo poco convinto del minore mi svesto restando solo con dei pantaloncini per la notte.
Mi stendo accanto a lui chiudendo gli occhi.
Non che abbia voglia di dormire insomma non è il mio forte prendere sonno ma almeno ci provo.
Le braccia del ragazzo mi avvolgono in un bisogno prioritario di stringermi.
Per chi ci vedesse saremo fidanzati ma la realtà è che siamo migliori amici che amano sperimentare.
La notte passa e il mio sonno è tormentato da qualcosa di nuovo...
Quei due occhi azzurri...

Innamorato Della Mia NemesiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora