"Mi fa piacere sentirlo, professore" Anche se stava iniziando a diventare impaziente, Tom sorrise.
Voleva mantenere le sue maniere sotto controllo, considerando il fatto che era il favorito dei Serpeverde e doveva dare il buon esempio.
Il professor Lumacorno ridacchiò. "Si sta facendo tardi adesso, Tom. Vai a dormire un po" Il ragazzo annuì leggermente, e si precipitò nella sala comune dei Serpeverde.
Entrò nella stanza, facendo trasalire quelli che erano dentro. Ebbene, sì, non era quel tipo di ragazzo amichevole. Al contrario, anche i più vicini a lui erano spaventati in sua presenza.
E lo sapeva, eppure era contento del pensiero che molti lo rispettassero e lo ammirassero. Si sedette sul divano, incrociando le gambe sul tavolino di fronte.
"Ciao, Tom" Asher Culling gli si avvicinò. "Buonasera, Asher" disse con calma, anche se non si poteva dire se fosse dell'umore giusto per fare due chiacchiere.
"Non indovinerai mai cosa abbiamo scoperto io e Jonathan!" disse al suo 'amico' con voce eccitata. "Blaire Michelson faceva parte dell'omicidio di quella ragazza" lui sorrise. Per quanto sembrasse attento, non gli importava.
Non si era mai preoccupato delle voci. Tuttavia, riuscì a mantenere uno sguardo interessato. "Molto intrigante Asher. Ora, se non ti dispiace, vorrei stare solo"
Non aveva bisogno di aggiungere altro. Anche se stava parlando solo con Asher, ogni studente nella stanza si diresse immediatamente nel dormitorio.
Gli piaceva vedere quelli intorno a lui spaventati. In questo modo sapeva di avere il controllo su di loro. Passarono alcuni minuti.
Tom si alzò dal divano ed era, come al solito, pronto per il suo giro di routine. Dopo che tutti si erano addormentati, usciva di nascosto e si dirigeva nella biblioteca della scuola andando verso la sezione proibita, per procurarsi nuovi libri.
Chiuse delicatamente la porta d'ingresso della sala comune. Con la bacchetta in tasca, iniziò a dirigersi verso la biblioteca. La scuola era silenziosa e non c'era nient'altro di cui aveva più bisogno. Solo silenzio.
Si fermò per un momento. Come se avesse sentito qualcosa. I suoi passi iniziarono ad aumentare, mentre si avvicinava sempre di più per svoltare alla fine del corridoio.
Proprio mentre girava, andò a sbattere contro qualcuno. Sussultò leggermente al pensiero che quella persona fosse un'insegnante, ma si rese conto in pochi secondi che era solo una ragazza.
Lei cadde e, sebbene non avesse alcun interesse ad aiutarla a rialzarsi, si sentì in dovere di farlo. Allungò la mano. La ragazza la afferrò esitante,
poi la tirò su dal pavimento di pietra, piuttosto freddo. "Ti consiglio di tornare nella tua stanza. Non hai il permesso di trovarti quí"
Lui la guardò. Si poteva chiaramente sentire il fastidio nella sua voce. "Beh, potrei 'consigliarti' la stessa cosa" rispose lei in tono calmo, ma allo stesso tempo infastidito.
Tom si fece beffe. Davvero non sapeva con chi stava parlando?
Mentre esaminava la ragazza, notò un libro nella sua mano. Non riuscì tuttavia a leggere il titolo a causa dell'oscurità che li circondava, ma vide disegnato un boccino d'oro sulla copertina.
Calò improvvisamente un momento di silenzio, ma a romperlo fu la ragazza di cui non conosceva il nome. "Ebbene, suppongo che qui non ci sia niente da dire. Buona notte"
Se ne andò, ma si potevano ancora sentire i suoi passi. Tom continuò la sua strada verso la biblioteca, camminando lentamente nei corridoi bui e insensibili.
Iniziò a sentirsi infastidito e frustrato, poiché un pensiero non sarebbe più uscito dalla sua mente.
La ragazza che aveva incontrato.
Non gli parlava come facevano gli altri in sua presenza. Si sentiva mancato di rispetto.
Oh, la ritroverò. E quando lo farò, si scuserà per le sue maniere.
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Spazio autrice:Hey! Cosa ne pensate di questo primo capitolo? ❤️
{La storia non è mia, i crediti vanno tutti all'autrice originale:
@cnwkssfrvr}
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𝐃𝐚𝐧𝐠𝐞𝐫𝐨𝐮𝐬 𝐁𝐞𝐡𝐚𝐯𝐢𝐨𝐫 - 𝐓𝐨𝐦 𝐑𝐢𝐝𝐝𝐥𝐞 {𝐓𝐫𝐚𝐝𝐮𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞}
Teen Fiction"Ti suggerisco di andartene, prima che perda il controllo completo dei miei ormoni, e forse anche la testa per te" "E se non me ne vado, Tom?" disse, con un sorrisetto che le si formava all'angolo delle labbra. "Allora preferisco fare qualcosa, ch...