-Chapter ten-

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La baciò ancora una volta, questa volta piuttosto dolcemente. Sospirò di disperazione.
"Perché sei arrabbiata, Lia?" Chiese Tom, accarezzandole la guancia. Quel soprannome le fece arrossare le guance, mentre guardava timidamente in basso "Ti sei fermato." borbottò, continuando a non guardarlo.

"Dovevo. Non voglio che i miei ormoni prendano il controllo, in nessun modo. E l'ultima cosa che voglio fare è ferirti." Il loro momento fu interrotto da una risata all'altro capo del corridoio.

"Dovremmo tornare indietro." Disse Julia, guardando nella direzione in cui si udiva il suono. "Che ne dici se ti mostro una cosa?"
"Che cosa? Non lo so, Riddle, sii un po' più preciso"

"Un posto. Ci vado quando ho voglia di rilassarmi." "Stai parlando della Stanza delle Necessità? Ci siamo già stati." Tom alzò un sopracciglio. "Conosci il nome di quella stanza?"

"Potrei averla esaminata" sorrise. "Mh curiosa, vedo." le prese la mano. "Ma no. Non sto parlando della Stanza delle Necessità." "Allora di cosa stai parlando?" "Lei è una curiosa, signorina Wallis. Non vorrebbe scoprirlo?"

"Oh, portami lì." ridacchiò lei. "impaziente?" La prese in giro, correndo lungo il corridoio con lei Mentre stavano arrivando alle scale della Torre di Astronomia, Tom e Julia incontrarono improvvisamente qualcuno in un angolo. "Oh, scusateci... Pandora?"

Gli occhi di Julia si spalancarono.

"Sirius?" Tom guardò il suo seguace, che teneva la mano della ragazza. "M-mio s-signore, Stavo per dirtelo, lo giuro!" Sirius provò a trovare le sue parole "Non c'è bisogno di preoccuparsi, Sirius. Non sono arrabbiato, piuttosto ... sorpreso."

Ci fu un momento di silenzio, interrotto pochi secondi dopo da Pandora. "Dove state andando ragazzi?" la sua voce era piena di sospetto, non distoglieva gli occhi da Tom. "Stavo per mostrare un posto a Julia" Tom rispose prima che Julia potesse dire qualcosa.

"Ma di certo non credo che siano affari tuoi, signorina Lovegood." "Penso che dovremmo andare adesso, Pandora." Sirius mise la mano sulla spalla della ragazza. "Sì, lo penso anch'io. Divertitevi, comunque."

mentre li oltrepassava, afferrò il braccio di Tom e gli sussurrò all'orecchio, con tono minaccioso. "Non fare niente di stupido, Tom Riddle."

Sirius e Pandora lasciarono soli quei due, che ora stavano salendo le scale per la Torre di Astronomia. Quando arrivarono al piano di sopra, entrambi si appoggiarono alla staccionata, osservando il panorama.

"È così che ti chiamano i tuoi amici? Mio signore?" Chiese Julia, rompendo il silenzio imbarazzante "Non sono i miei-" Tom avrebbe voluto ribattere, ma se ne pentì non appena aprì bocca.

"Non sono miei amici."

"Allora cosa sono? Conoscenti? O forse ... seguaci?" "Non ti ho portato qui per litigare con me. Per favore, lascia perdere." Disse, la sua voce si fece più profonda Ci fu un momento di silenzio, mentre entrambi stavano ammirando la vista che era coperta dalla tonalità scura della notte.

"Potresti avere ragione. Questo posto ti rilassa" Disse Julia, sospirando di sollievo, come se avesse lasciato andare tutte le sue preoccupazioni.

"Ho pensato che avrei potuto mostrarti come ci si sente a essere qui. Se mai ti sentirai come se avessi voglia di urlare a squarciagola, vieni qui, ti aiuterà." Disse Tom, guardando ora Julia. "Posso chiederti una cosa?" Julia diresse il suo sguardo al ragazzo, inclinando leggermente la testa.

"Certo chiedi" Tom sospirò prima di aprire bocca, molto probabilmente esitando se dovesse farle quella particolare domanda. "Non mi hai mai parlato dei tuoi genitori. Chiedo scusa, se questo argomento è delicato" Julia si voltò a guardare il panorama di fronte a lei, le sue labbra si separarono lentamente l'una dall'altra.

"Va tutto bene. È giusto che tu voglia sapere" fece un respiro profondo prima di continuare.

"Mio padre era un babbano, è morto quando avevo nove anni a causa di un attacco di cuore. Mia madre era devastata, e anch'io lo ero. Ha cercato di riportarlo indietro facendo la resurrezione. Quando non ha funzionato, ho provato stringendo accordi con maghi oscuri, ma sono stati catturati da un auror e sono stati condannati ad azkaban. Ma non posso fargli visita fino a quando non compio diciotto anni. Per le vacanze invernali vado a casa di mio fratello. Ma sto aspettando il tempo di andare a trovare mia madre. Non ha mai voluto fare del male a nessuno. Ha fatto quelle cose solo perché era lei quella ferita. Non poteva sopportare di aver perso mio padre. Odiavo sentirla piangere ogni giorno. Quando sono cresciuto, ho iniziato a capire il suo dolore. E io- "

Cercò di continuare, ma le lacrime erano inarrestabili. "Ehi, ehi ... va bene. Va bene così" Tom la confortò, stringendola forte al suo petto

"Facciamo una pausa va bene?" Julia annuì, ancora in lacrime. Portò la ragazza fino alla sala comune di Corvonero, alla cui porta lei rispose all'enigma dato dall'aquila. Prima di chiudersi la porta alle spalle, Julia guardò Tom.

"Grazie per stasera, Riddle."

disse, dandogli un bacio sulla guancia Rimase lì, guardando la porta chiusa, sorridendo leggermente mentre toccava l'area su cui lei lo aveva baciato

"È stato un piacere, Lia"

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Spazio autrice:

Voglio un Tom nella mia Vita, facciamo una petizione?

𝐃𝐚𝐧𝐠𝐞𝐫𝐨𝐮𝐬 𝐁𝐞𝐡𝐚𝐯𝐢𝐨𝐫 - 𝐓𝐨𝐦 𝐑𝐢𝐝𝐝𝐥𝐞 {𝐓𝐫𝐚𝐝𝐮𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora