-Chapter five-

2.3K 106 11
                                    

Julia stava guardando con gelosia Riddle, che era intento a ballare con una delle ragazze Serpeverde.

Non stava guardando la sua compagna, ma Julia.

L'angolo delle sue labbra si mosse verso l'alto, formando un sorrisetto seducente, un po' come se volesse chiederle:
'Sei gelosa ?'

"Dannazione, Lia! Smettila di piagnucolare, sto cercando di dormire!" un cuscino fu gettato a Julia che la fece svegliare all'istante dal brutto sogno.

Anche se era buio nel dormitorio, riconobbe la voce, che non era altro che quella di Pandora. "Di cosa ti lamenti? Non ho detto una parola." rispose la ragazza. "E non tirarmi il cuscino!"

" Non ho detto una parola bla bla bla ... -" Pandora prese in giro la sua amica. "-Non Ti sei sentita? Ti stavi lamentando nel sonno, dicendo continuamente cose senza senso."

"Tipo cosa?"

"Hai detto la parola 'no' tante volte e anche alcune cose impercettibili. Uh- hai anche menzionato il tuo amico Riddle"

si poteva sentire dalla voce di Pandora che stava sorridendo mentre diceva l'ultima frase. "C'è qualcosa che sta succedendo tra voi due?"

"No. Non sta succedendo niente. Adesso vai a dormire"

Julia lanciò il cuscino all'amica, facendola gemere. "Oh, Lia. Sei una pessima bugiarda"
"Ti avevo detto di smetterla. Voglio dormire anche io, nel caso non te ne fossi accorta. non stavo mentendo!"

"Certo che no! Cattiva ragazza" "Buona notte!" Disse Julia velocemente in modo da evitare altre domande.
"Notte!" Rispose l'amica ridacchiando

La colazione nella Sala Grande era terminata e gli alunni erano pronti per le lezioni. Il primo corso era Difesa contro le arti oscure tenuto dalla professoressa Galatea.

Passò rapidamente, dato che la maggior parte degli studenti era dotato in questa materia.

La seconda materia fu Divinazione, poi Incantesimi, seguito da Trasfigurazione, Astronomia fu il quinto corso e infine ci fu Pozioni.

Anche se Julia non imparò molto durante la sua prima lezione di preparazione con Tom, riuscì ad avanzare leggermente nell'argomento.

Diavolo, persino il professor Lumacorno glielo riconobbe.

"Devo ammettere, signorina Wallis, che la sua pozione si è rivelata davvero straordinaria. Sento che le lezioni con il signor Riddle l'hanno aiutata, no?" il professore le si avvicinò. "Penso di sì. Un po'. Ovviamente ho iniziato ad applicarmi di più"

rispose , non volendo pensare a lui. "Ah, capisco, capisco. Be ', ti sei davvero impegnata nel tuo lavoro, cosa che apprezzo. Dieci punti per Corvonero." Lumacorno sorrise.

"Grazie, professore."

Alle cinque, dopo le lezioni Tom e Avery entrarono in punta di piedi nel bagno delle ragazza senza essere scoperti.

"Sorveglia l'ingresso." chiese ad Avery, che gli obbedì immediatamente. Tom era di fronte a uno dei lavandini e la sua bocca si aprì. La parola che disse era diversa però, semplice, quasi senza fiato e fece venire i brividi lungo la schiena di Avery.

All'improvviso, i lavandini iniziarono a aprirsi, rivelando un buco tra di loro. Tom evocò una scala in modo che non dovessero saltare nel buco piuttosto buio. Fu il primo ad andare, seguito dal suo amico.

Il pavimento su cui calpestarono dopo essere scesi era ricoperto di ossa. Molto probabilmente ossa finte, comunque, era piuttosto morboso.

Camminarono attraverso i grandi tubi, finché non raggiunsero un ampio corridoio. Aveva sculture di teste di serpente ai lati, con una luce verde che copriva il luogo. Alla fine del corridoio, c'era un'altra scultura della testa di Salazar, i lati coperti dai suoi capelli leggermente ondulati.

"Stai indietro e chiudi gli occhi" disse Riddle al su compagno, che ubbidì senza obbiettare

"Vieni fuori, rivelati!"

Tom parlò ancora una volta in serpentese. La scultura che assomigliava al volto di Salazar aprì la bocca, rivelando un enorme e brutto serpente, noto anche come basilisco che ne scivolò fuori lentamente.

"Il padrrrone è qui. Sono prrronto a serrrvirlo." Rispose il serpente nella stessa lingua usata da Tom.

"Conosci il tuo dovere. Non deludermi."

"Non ho mai deluso il mio massterr e non lo farò mai" E con ciò, i due ragazzi lasciarono la camera inosservati. Mentre camminavano nei corridoi, Avery parlò. "Mio Signore, dove stiamo andando adesso?"

"Tornerai nella sala comune. Dì all'altro quello che abbiamo fatto. Devo andare a insegnare Pozioni. Inoltre, voglio ringraziarti per il tuo aiuto."

"È stato un piacere." disse il ragazzo biondo, sperando di essere entrato nelle sue grazie

"Sei qui." disse alla vista di Julia, che era seduta casualmente allo stesso tavolo. "Non sono sempre in ritardo, se è quello che pensavi." Rispose con un tono sfacciato.

Tom si sedette di fronte a lei. "Oggi ti insegnerò come preparare una cura per la pelle, sai cos'è? "

"È un liquido che cura le bolle. So che richiede lumache cornute, zanne di serpente e ... non riesco a ricordare l'ultima."

"Aculei di porcospino" finì lui.

"La tua memoria è affascinante considerando il fatto che avresti dovuto impararlo al primo anno" Julia si strinse nelle spalle.

Tom notò la sua freddezza per tutto il giorno, ma dopotutto non gli dava fastidio, considerando il fatto che voleva concentrarsi anche su cose più importanti .

Si avvicinò a uno dei cassetti e ne tirò fuori tre bottiglie, tutte contenenti uno degli ingredienti. Quindi mise le bottiglie davanti alla ragazza. Ne prese uno da ogni bottiglia e le mise una alla volta nella ciotola, creando una miscela blu. Tom si chinò a guardare il risultato.

"Ed è perfetto, signorina Wallis." era impressionato.

"Perché non mi chiami per nome?" disse dopo un momento di silenzio.

Tom inarcò un sopracciglio.

"Ho pensato che sarebbe stato piuttosto scortese chiamarti con il tuo soprannome. E non mi piace quando le persone mi chiamano per nome, il che potrebbe valere anche per te."

"Ti ho sempre chiamato per nome. Perché questo cambiamento improvviso?"

"Mi piace il rispetto, signorina Wallis, perché ho deciso che voglio che le persone mi trattino con esso."

"Oh sì? E allora, come dovrei chiamarti?" chiese, avvicinandosi a Tom. Così vicini che potevano sentire i loro respiri sui volti dell'altro.

"Ho molti nomi in mente, Riddle, ma non credo che li approveresti"

"Cosa hai in mente, allora?" chiese, sistemando una ciocca dei capelli di Julia dietro l'orecchio, non interrompendo mai il contatto visivo

"Vediamo. Ho pensato a... Tom e... signor riddle" Un silenzio imbarazzante dominava i due. Fu Tom a romperlo, solo pochi secondi dopo.

"Riddle andrà bene." Lei
Si allontanò dal ragazzo, facendolo sospirare per la frustrazione.

"Tuttavia, non credo che meriti di essere rispettato, considerando il modo in cui tratti le donne." disse la ragazza, mentre riponeva i libri nella borsa. Tom si accigliò, alzando leggermente il sopracciglio sinistro confuso. "E perché mai?"

Julia afferrò la maniglia della porta e, prima di uscire, rispose:

"Conosci la risposta, 'Riddle', semplicemente non vuoi ammetterlo."

E con questo, lasciò la classe, lasciando Tom in pensieri profondi e rimpianti.

Era la fine di un altro giorno a Hogwarts, lasciando gli studenti a pensare che la notte sarebbe stata la stessa, quella solita.

Se solo avessero saputo cosa stava per succedere...

______________________
Spazio autrice:

Ingenuità ne abbiamo da vendere quí HAHAHAHAH

𝐃𝐚𝐧𝐠𝐞𝐫𝐨𝐮𝐬 𝐁𝐞𝐡𝐚𝐯𝐢𝐨𝐫 - 𝐓𝐨𝐦 𝐑𝐢𝐝𝐝𝐥𝐞 {𝐓𝐫𝐚𝐝𝐮𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora