HłÐE TФ PЯФTEϾT

659 33 0
                                    

Subito dopo l'incontro con Thea, Torres era corso all'aeroporto, aveva raggiunto Sam ed erano andati a Monaco, Germania, accompagnati dall' ex soldato d'inverno, nonché Bucky Barnes.
Questi, usciti dal carcere in cui erano finiti per una seduta con la psicologa di Barnes, si ritrovarono a discutere con John Walker e BattleStar, la sua spalla, Lemar Hoskins, per poi riflettere sul da farsi:
"tu che ne pensi?"
"so cosa dobbiamo fare..." se ne uscì Bucky, attirando lo sguardo di Sam su di sé, incitandolo a continuare:
"con i miei amici, Isaiah-"
"ah non farci caso Bucky"
"parlava dell' HYDRA
Erano quelli dell' HYDRA"
"è da escludere"
"Walker non ha una pista"
"so dove vuoi arrivare, no"
"lui conosce tutti i loro segreti"
"no Bucky.
Aspetta..." fece in tempo a esclamare Sam, prima di rispondere al cellulare:
"Torres ti prego dimmi che hai una pista"
"può essere... Voi non avete niente?"
Disse questo dall'altra parte del tefono, mentre ripensava alla fine del discorso con l'amica:
"sei sicura?"
"ci devo solo parlare, che problema vuoi che ci siano?"
"non lo so, ti ho sempre vista molto riservata riguardo a questa questione"
"semplicemente non mi sono messa a fare l'eroe, non mi sono nascosta"

"no... Un buco nell'acqua, e anche Walker, ma almeno abbiamo informazioni in più" rispose Sam
"del tipo?"
"a quanto pare la leader si chiama Karli Morgenthau; i civili la aiutano a spostarsi; si trovano in comunità dell'est e dell'Europa, ma questo lo sapevamo già, sapevamo che erano un po' dappertutto, e portano i medicinali in un campo profughi"
"vedo se riesco a capire qual'è"
"grazie...
Nel frattempo avevi detto che avevi una pista no?" disse Falcon, cambiando mano in cui teneva il telefono in modo da far ascoltare il più possibile anche a Bucky, mentre entrambi continuavano a camminare, ancora senza una meta.
Torres sospirò rumorosamente comprendo il microfono del cellulare, per poi riportare questo al suo orecchio.
Voleva che l'amica tornasse a combattere, ma non obbligandola a dover raccontare il suo passato.
"si chiama Thea Bailey, abita a Manhattan, vicino al Guggenheim Museum, adesso ti invio il suo indirizzo."
"andiamo a Manhattan.
okay e come può esserci utile?" disse Sam parlando con Bucky, per poi rivolgendosi di nuovo a Torres mentre alzava la mano, chiamando un taxi che stava passando per quella strada.
"è un supersoldato, da... Beh, diverso tempo"
"hey ti vedo titubante, sicuro che possiamo parlarci?" chiese Wilson portando alla luce la sua parte empatica, mentre Bucky alzava gli occhi al cielo perché qualunque pista ora bisognava seguirla, tutto pur di precedere Walker pensava.
Anche se in realtà il cognome che aveva sentito non gli era nuovo, e la cosa cominciava a preoccuparlo.
"si, mi ha detto lei che potevate parlarle"
"e quando lo avrebbe fatto esattamente?" si intromise Bucky parlando a voce alta per farsi sentire
"stamattina, prima del volo, ma la conosco da un po'... Mi dispiace non avervene parlato prima ma-"
"volevi proteggerla, ho capito" lo interruppe Sam, in tono comprensivo. Dopodiché i due di salutarono e chiusero la chiamata.

---

Era una ragazza, non molto più giovane di lui; occhi marroni e capelli neri come la pece.
Lei era poggiata a terra, con la schiena sul pavimento freddo, quasi fosse di metallo.
Lo stesso metallo che sentiva attorno al collo, visto che il braccio metallico del soldato d'inverno le stava avvolgendo quella esile parte del corpo, mentre l'altra mano era impegnata a stringere il braccio parallelo a quello della ragazza.
I due si guardavano negli occhi; lei era piuttosto forte e con la sua solita astuzia sarebbe riuscita a liberarsi, ma ormai annaspava in cerca di aria, guardando il viso scoperto di quel ragazzo adulto, che era senza la tipica "maschera" che era solito indossare.

"Bucky" esclamò Sam con voce ferma, risvegliandolo dai suoi pensieri che faceva appoggiato allo schienale del taxi, sul quale era ormai da un po', fissando il suo braccio di metallo.
"mh?" disse semplicemente guardando il compagno
"vedo di nuovo le rotelle girare" disse l'altro lasciandosi scappare una piccola risata, mentre Bucky lo ignoró spostando lo sguardo altrove, ignorando la presa in giro di Sam iniziata il giorno prima.
"a che stai pensando?" continuó
"ha detto Bailey?" chiese dopo attimi di silenzio, usati per riflettere ancora.
"si...perché? La conosci?"

Abbassò lo sguardo, cercando di capire chi avesse cercato di aggredirlo, perché in realtà non aveva messo ancora a fuoco il nome della ragazza, ma lesse il cognome di lei, inciso sulla divisa che stava indossando: "Bailey"

Bucky non rispose
Sam allora riportó lo sguardo su di lui, e da uno sguardo si capirono entrambi.
Sam sospirò rumorosamente portando la testa all'indietro; Bucky sospirò e basta, rimettendosi poi nella stessa posizione di prima.
Se la conosceva da soldato d'inverno, non poteva essere di certo un suo punto a favore.

|| ⊹ꭼꮮꮖꮐꮖᏼꮮꭼ⊹ ||  ³ Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora