༄𝗁𝖾𝗒 𝗒𝗈𝗎...~ 𝘺𝘢𝘤𝘩𝘪 𝘩𝘪𝘵𝘰𝘬𝘢

chapter 4

T/N'S POV
<<Entra pure, sono felice che tu abbia deciso di diventare la maneger ufficiale>> le dissi posando la mano nella testa, ancora un po'imbarazzata.
<<Grazie mille>> mi sussurrò lei.
Tanaka e Nishinoya si misero a muro per fare qualche palleggio e per migliorare i loro bagher.
In quei minuti rimanenti prima dell'allenamento,accompagnai Hitoka-chan nel tavolino e le insegnai il duro lavoro da manager.

Dopo un po' arrivarono anche Kiyoko, Asahi, Sugawara e Daichi.
<<Buongiorno a tutti e quattro. Ah, Kiyoko potresti andare da Tachi ad aiutarla che io devo parlare con i ragazzi?>> chiesi a Shimizu.
Lei si limitò ad annuire e si diresse verso l'altra manager.
<<Allora T/n, cos'è successo?>> Mi domandò Sugawara.
<<Beh vi volevo informare sul fatto che ho notato che state migliorando molto, sono fiera di voi.>> risposi con sincerità.
<<Grazie mille T/n, ma ho la sensazione che sia qualcosa in più>> mi ricordò Daichi.
<<Ah sì giustissimo, vi volevo parlare di Yachi>>
<<Fai pure, basta che non parli del motivo per cui io le faccia paura>> disse,un po'timido, Asahi.
<<È un problema se ho invitato a fare una passeggiata Yachi?
Il punto è che ho notato che non sapeva molto sulla pallavolo,perciò la volevo aiutare e magari conoscerla meglio.
A voi per caso andrebbe bene?>> chiesi io, girando i pollici e arrossendo tutto il tempo.
<<Certo che va bene, anzi meglio, non pensi?>> mi comunicò Sugawara.
<<Avete ragione, grazie mille>>.

Mi allontanai un pò per vedere cosa fosse successo in quel lasso di tempo.
Vidi che Kiyoko e Yachi stavano preparando le borracce e gli asciugamani, mentre parlavanl.
Le raggiunsi, curiosa di cosa stessero blaterando.
<<Di che cosa parlate?>> chiesi normalmente io.
Hitoka-chan improvvisamente balzò all'indietro, mettendosi una mano dietro la testa con la faccia rossa.
<<Stavamo discutendo sui ragazzi>> disse Shimizu mentre si sistemava una ciocca di capelli.
<<Capisco>>.
Le aiutai fino alla fine degli allenamenti a ideare nuove strategie e a parlare un po'del gioco di squadra.

Ormai era sera così mi offrì di accompagnare a casa Yachi.
<<Hitoka-chan, guarda com'è bella la Luna!>>.
Indicai il satellite, emozionata per la sua lucentezza.
<<Oh, è stupenda!>> esclamò lei continuando a fissarla.
<<Ti volevo chiedere una cosa>> le domandai io.
<<Dimmi>>
<<Sei emozionata per il ritiro?>> le chiesi ridendo.
Lei annuì, mentre noi passammo quei pochi minuti rimanenti a parlare e a scherzare.

Finalmente era arrivato il giorno in cui io e la biondina saremmo uscite.
Ero emozionata, così mi vestí meglio del solito.
Presi dall'armadio una gonna a pieghe azzurra e una maglietta a maniche corte bianco panna.
Presi la bicicletta e mi diressi verso il parchetto vicino la scuola.

Notai una figura piccola e minuta che si dondolava sull'altalena in cerca di una spinta.
Capì subito che era Hitoka.
Aveva un vestito rosa che le stava d'incanto e i  soliti capelli legati in una piccola mezza coda.
Nel mentre stava bevendo il caffè tenendo in mano un foglio bianco.
Mi incamminai verso la ragazza, ammaliata dalla sua bellezza.
<<Buongiorno>> le dissi con tono felice e emozionato.
<<Buongiorno a te, T/n-senpai>> mi salutò lei a sua volta.
<<Che ne dici di andare a fare una passeggiata?>>
Casualmente vidi che stava fissando il terreno, probabilmente era un po'
imbarazzata.
Lei annuì, mentre io tesi la mano per portarla in un posto calmo e tranquillo.
Corsi con lei fino ad arrivare ad un piccolo sentiero che conduceva al lago.

Quella vista lucente era stupenda.
Il solo rumore che si sentiva era quello degli uccellini.
Guardai Hitoka in faccia e notai che era completamente rossa in viso.
Mi ricordai di avere ancora la mia mano attaccata alla sua, perciò di colpo la staccai.
<<Ti piace?>> le domandai.
<<Sì,trovo che questo posto sia magnifico>>
<<Oh beh, dovevo portare una bella fanciulla in un posto adatto a lei>>.
Insieme ridemmo, tutte e due eravamo stupite per le mie parole.
Le spiegai le fondamenta della pallavolo, tutti i ruoli della squadra e tutte le regole.

Finita questa spiegazione alzai lo sguardo, incrociai i suoi occhi e iniziai a parlare: <<Hitoka-chan, ti volevo dire che cone sei al sicuro.
Non c'è bisogno che ti agiti, va bene?>> La tranquillizzai io, sembrava un po' tesa perciò volevo aiutarla.
<<Grazie mille>> Mi rivolse un sorriso magnifico e brillante.
Stranamente mi abbracciò.
Lei era fredda, mentre il mio corpo caldo la riscaldava.
Mi sentivo al sicuro fra le sue braccia, spero che anche lei si senta così.