Capitolo 9

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Harry's POV

La pioggia tintinna sul parabrezza, mentre qualche piccola goccia scende, rigando il vetro frontale.
Io e Zayn siamo ancora fermi con l'auto, a qualche metro di distanza dal Plaza.

Sento che mi pentirò di esser venuto qui, cazzo, avrei dovuto restarmene a casa a guardare un film di merda e bere o magari ad ubriacarmi in qualche bar, stringo il volante nervoso, devo ricordare di stare fottutamente calmo.

"Sul serio tu e lei venivate qui?! Sei una femminuccia, Harry!" dice Zayn divertito, risvegliandomi dai pensieri.

"Oh andiamo, perchè tu con Esme, dove andavi? al tuo ritrovo preferito di drogati?" ribatto ridendo di gusto, so di aver oltrepassato il limite, ma odio questo suo atteggiamento.

"Ti avverto Styles, prova a pronunciare il suo nome, e ti faccio fuori" dice a denti stretti, alzo le mani in segno di difesa, non volendo continuare quest'assurda conversazione e vedo gli occhi di Zayn riempirsi di tristezza mentre cerca di evitare il mio sguardo.
Quasi rido per quanto sembri ridicolo, ma so cosa prova e mi sento fottutamente stupido per aver menzionato il suo nome.

Merda, cos'ho fatto di male per meritarmi tutto questo?
Dio deve odiarmi davvero tanto.

Accendo la radio cercando di alleggerire l'atmosfera che si è creata nel veicolo e mi passo freneticamente le mani tra i capelli finché sento la mia tasca sinistra dei pantaloni vibrare.

"Louis è arrivato" dico, dopo aver sbloccato il cellulare, Zayn fa un cenno con la testa, mentre continua a muovere la gamba destra e guarda nervosamente fuori dal finestrino, bene, siamo entrambi nella stessa merda.

Dopo attimi di silenzio, prendo un lungo respiro e, insieme a Zayn, decido di scendere, non posso di certo tirarmi indietro ora.

Le portiere si chiudono producendo lo stesso suono contemporaneamente e dalle nostre labbra escono fioche nuvole di condensa mentre ci dirigiamo verso l'entrata del Plaza.

"Non può essere" dico sorpreso.

"Hei, tinto" afferma Zayn con un sorriso e abbasso lo sguardo cercando di reprimere un sorriso al nomignolo, lo chiamavamo così per prenderlo in giro del fatto che si tingesse di un biondo platino.

"Hei, belva!" ricambia Niall dando una pacca amichevole a Zayn, il suo sguardo si posa su di me e faccio un cenno con la testa per salutarlo, ridacchia abbracciandomi.

"Non ti sei più fatto vivo" dico con tono semi-serio, e lui sorride raggiante sciogliendo l'abbraccio.

"Mi sei mancato anche tu, ricciolo" dice sarcastico, scompigliandomi i capelli, sposto la sua mano poco gentilmente sbuffando.

"Sei così stronzo" dice il biondo alzando gli occhi al cielo, in risposta gli mostro un ghigno e il ragazzo si gira conducendoci verso il tavolo prenotato.

All'apparenza potrebbe sembrare una persona ingenua, dato lo sguardo dolce e vivace ma allo stesso tempo misterioso e intrigante
che, ai tempi del liceo, faceva innamorare la maggior parte delle ragazze del campus, caratteristica che non ha perso, ma solo noi vediamo e conosciamo i demoni che si nascondono dietro a una persona così vivace, il buio che si cela dietro al color ghiaccio intenso dei suoi occhi e la tristezza in quei sorrisi.

Devo tanto a Niall, soprattutto per avermi tirato fuori, insieme a Zayn, da tutti i miei casini.
È una persona importante nella mia vita e, nonostante a volte sia una testa di cazzo, vale più di quanto pensi.

Arrivati al tavolo, vedo Louis seduto ad aspettarci, il suo viso leggermente illuminato dal cellulare che osserva, credo, con disperazione, alza velocemente lo sguardo mostrando un sorriso tirato, ha gli occhi terribilmente rossi ed è chiaramente esausto.

Believe in our souls ||Harry StylesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora