Capitolo 2

402 12 10
                                    

-Destiny

Dopo circa mezz'ora di risate e discussioni per scegliere la stazione radio da ascoltare, arriviamo finalmente all'aeroporto principale di Vancouver, città in cui sono nata e vissuta, dove ho passato giorni indimenticabili e ho conosciuto persone fantastiche, grazie alle quali sono cresciuta, maturata.

"Credo che mi mancherà Vancouver" dico con un pizzico di malinconia poggiando la testa sul sedile della macchina guardando fuori dal finestrino mentre James cerca un parcheggio.

"Anche a me...molto" risponde il mio ragazzo prendendo un lungo respiro, so bene che la destinazione non è una delle sue preferite ed è stata davvero dura convincerlo ma credo che ne varrà la pena.

"James- mi giro verso di lui mostrando un lieve sorriso e intrecciando le nostre mani- so bene che il luogo che ho scelto non ti entusiasma e non ti devi nemmeno sentire obbligato a venire con me, solo pensavo che sarebbe stata una buon'idea passare una vacanza insieme, insomma..."

"Daisy- m'interrompe il ragazzo di fronte a me- sì, andando in Inghilterra porterei a galla ricordi che avrei preferito dimenticare ma sappi che io ti amo e ti seguirei anche in capo al mondo" risponde stringendo la mia mano e mostrando un lieve sorriso.

"Anche in Alaska?" Chiedo senza riuscire a trattenere una piccola risata.

"Sarebbe davvero bello ma non mi entusiasma l'idea di passare del tempo in un posto così freddo" fa finta di rabbrividire, facendomi ridere, mentre tira fuori dalla macchina tutte le valige.
Mi offro di aiutarlo prendendo subito le borse più leggere e ci avviamo verso la struttura.

"Hai la valigia che pesa il triplo della mia se non di più, nemmeno avessimo deciso di trasferirci. Cos'hai dentro?" Chiede James con tono scherzoso ma allo stesso tempo meravigliato.

"Roba da donne, mi sono preparata per ogni inconveniente" rispondo alzando il mento fiera di me, ricevendo come risposta una risata e un'alzata di occhi dal mio accompagnatore.

****

Prima di salire in aereo vedo James prendere lunghi respiri, stringo la sua mano per infondergli sicurezza e mi guarda con un piccolo sorriso ringraziandomi silenziosamente.

"Andrà tutto bene" Gli sussurro prima di avviarmi verso i posti assegnati, andando verso il sedile accanto alla finestra.

Dopo circa un'ora, passata a parlare con il mio ragazzo, cado in un sonno profondo, cosa strana data la scomodità dei sedili, finché non sento qualcuno scuotermi la spalla e, dopo qualche lamentela, inizio ad aprire gli occhi realizzando di trovarmi ancora in aereo.

"Mangia qualcosa poi, se vuoi, torna a dormire" mi consiglia James.

"Hai ragione. Quanto manca?" chiedo ancora con voce assonnata stiracchiandomi.

"Cinque ore, circa" sgrano gli occhi e lascio un sospiro di frustrazione.

Come farò ad aspettare altre cinque ore?

"Questa cosa fa schifo!" faccio una smorfia guardando quello che dovrebbe essere cibo di fronte a me e incenerisco con lo sguardo il mio ragazzo, al quale la situazione sembra divertente.

"D'accordo, allora mangeremo qualcosa appena atterrati" scuote la testa cercando di nascondere una piccola risata, alzo gli occhi al cielo sorridendo.

Nel frattempo, per ammazzare il tempo, decido di leggere uno dei tanti libri che mi sono portata dietro, sono sempre stati una parte importante della mia vita, mi hanno permesso di entrare in un universo molto più diverso dal mio, credo di aver preso questa caratteristica da mia madre e forse per questo andiamo spesso d'accordo.

Prima di aprire il libro, do un'occhiata veloce a James che dorme rannicchiato su se stesso e sorrido guardandolo, è così adorabile, sposto lo sguardo alla copertina leggermente rovinata del romanzo, ripasso le dita sul titolo, e lo apro osservando le pagine ormai ingiallite dal tempo con piccole note ai margini, scritte probabilmente da mia madre, dato che il libro apparteneva a lei, non mi soffermo a leggerle, le ho sempre trovate inutili, finché una di loro attira la mia attenzione.
È scritta nella prima pagina del libro, subito sotto il titolo.

"Come tu hai insegnato ad amare me, nessun altro lo farà, mai.

Ti cercherò, se non ti vedrò quest'anno, sarà l'anno prossimo. Ma ci vedremo. È una promessa
Ti amo D."

Molto probabilmente è scritto da mia madre riferito a David, mio padre. Sorrido al pensiero.

Decido di non farmi gli affari di mia madre, rimettendo a posto il libro e cerco di riposare accoccolandomi a James, che mormora qualcosa di incomprensibile per poi tornare a dormire, poco dopo lo seguo nel mondo dei sogni per tutta la durata del viaggio in aereo.

Londra, sto arrivando.

-

-
N/A: ecco a voi il capitolo 2, so che è un po' noioso ma la storia diventerà più interessante nei prossimi capitoli.
Grazie tante per i mi piace e i commenti.
Commentate in tante, vorrei sapere le vostre opinioni o consigli, accetto anche critiche.
Vorrei ringraziare Myrah95 per aver pubblicizzato la storia e dependsoniallj per i commenti e il supporto.

A presto x

T&J

Believe in our souls ||Harry StylesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora