"Fratellone Jimin! Fratellone!" Esclamava un dolce bambino dai capelli corvini e gli occhi azzurri come il cielo più puro.
Il regno celeste, qui le anime sono angeli e la serenità regna sovrana.
"Dimmi piccolo Emanuel" rispose il purissimo angelo Jimin.
Jimin era un ragazzo appartenente al diciottesimo secolo nella sua vita terrena, morì sacrificando la sua vita per il bene di chi amava e anche grazie alla sua enorme fede e purezza, divenne subito un angelo bellissimo.I suoi capelli, da umano, erano del colore della notte mentre gli occhi erano di un semplice marrone.
Ma una volta divenuto angelo, i suoi capelli si tinsero del biondo più puro i suoi occhi di un bellissimo verde.Lui era amato da tutti per la sua enorme bontà d'animo e per come aiutava le piccole anime ad essere felici una volta raggiunto il regno dei cieli.
Ma ovviamente, come in ogni storia, come in ogni religione, non esiste il bene senza il male.
All'esatto opposto verticale del regno dei cieli, si trovava il regno del peccato, del male, della morte e della sofferenza eterna...
L'inferno.
Gli arcangeli erano coloro che scendevano sulla terra e salvavano le anime dal male dei demoni ma non sempre il bene sconfigge il male e perciò anch'esso ha le sue numerose vittorie.
Uno dei quattro arcangeli raggiunse improvvisamente Jimin mentre accudiva e seguiva i bambini.
"Fratello Jimin, nostro padre ha bisogno di te" jimin ne fu molto sorpreso, il Padre non aveva mai chiesto della sua presenza diretta, era talmente eccitato dal sapere cosa volesse dirgli.
Jimin raggiunse loro padre e le sue parole lo lasciarono a bocca aperta.
"Ma padre, io non ne ho la competenza!" Fa l'angelo "Jimin, figlio mio, Credi in me?" Chiese quella forte e dolce voce astratta "certo padre!" Rispose subito il figlio "allora fallo anche adesso".
"Va bene, lo farò".Jimin doveva scendere sulla terra in forma di umano e studiare l'uomo di questo nuovo mondo moderno che comunque Jimin ha osservato in ogni sua singola evoluzione.
Gli vennero date le direttive su cosa fare e come farlo.
Doveva fingersi un semplice studente liceale nella Corea del XXI secolo.
"Il tuo nome sarà lo stesso di quando eri un umano, ti presenterai come Park Jimin, un ragazzo appena trasferito da una diversa città, hai libera scelta al riguardo, noi ti spediremo nella capitale" gli spiegano e Jimin doveva ammettere a se stesso di essere molto eccitato e spaventato all'idea di tornare sulla terra dopo ben due secoli di esistenza angelica.
"Sono pronto" disse lui e con uno schiocco di dita, cadde sulla terra.
...
JIMIN POV
Mi gira la testa, è durato tutto un secondo ma mi sento tutto girare.
Dove mi trovo?
Mi guardo intorno "ti trovi in un appartamento, è tuo, troverai i vestiti nell'armadio e tutto il necessario per mischiarti alle persone. Jimin sei stato scelto data la tua passione per il mondo terreno, lo hai sempre osservato e studiato ed eri il candidato perfetto" risuona nella mia testa la voce dell'arcangelo e sorrido "ho capito".Effettivamente ho seguito ogni passo dell'uomo dopo la mia morte.
Mi trovo in un bellissimo appartamento moderno da persone benestanti, vesto ancora della mia tunica così mi avvicino all'armadio e lo apro prendendo vestiti umani.
Ho sempre desiderato usare i vestiti umani, gli umani si identificano nei vestiti, sono il loro io e voglio provarci anche io!
Mi guardo allo specchio e sorrido, mi piace!
Poi vedo qualcosa ciondolare dalle mie orecchie e mi avvicino allo specchio trovando due orecchini sui miei lobi, due croci.