Ed eccoci qui seduti ad un tavolo posto all'interno del MC.
stiamo mangiando i nostri panini e devo dire che non mi stancherò mai di tutto questo ben di DioDevo ammettere, però, che sono leggermente preoccupata per la reazione di mio padre.
Ovviamente mi assumerò tutte le responsabilità ma stavolta ho messo mio padre in imbarazzo e non c'è cosa che lui odi di più.
In passato ho fatto anche cose peggiori ma a lui non importava tanto la sua immagine era salva, andavo di mezzo io trovandomi la mattina dopo su un giornale ad essere giudicata da persone che non conoscono me o la mia storia.
L'unica cosa che mio padre faceva in queste situazioni era la minaccia di mandarmi in convento. Ebbene si, ma non ho mai preso questa sua minaccia seriamente.secondo voi mi manderà in convento?
no, non lo farà...vero?Ad interrompere i miei pensieri è la piccolina
" Josephine mi dispiace averti messo in questo pasticcio"le feci un sorriso dolce per poi dirle
" non preoccuparti, andrà tutto bene e poi era tanto tempo che non facevo arrabbiare qualcuno"le feci l'occhiolino e tutti e tre scoppiammo a ridere.
Finimmo di mangiare, pagai, misi in moto e mi avviai verso casaUna volta arrivati prendemmo i nostri rispettivi zaini ed entrammo in casa dove ad aspettarci c'era nostro padre che ci guardava, o meglio mi guardava con uno sguardo glaciale.
"Ragazzi non preoccupatevi ci penso io, voi andate in camera" dissi ai bambini
ma tutto quello che ottenni furono due paia di occhi che mi guardavano preoccupati."andate in camere e scegliete una storia che vi verrò a leggere dopo" cercai di rassicurarli
mi guardarono incerti ma poi andarono" so quello che stai per dire. Mi dispiace non essere stata presente alla cena ed aver coinvolto i gemelli ma nessuno voleva partecipare e..."
" a me che nessuno voleva partecipare non interessa. mi avete messo in ridicolo davanti a tutti"
" lo so e mi dispiace ma..."
"NIENTE MA...continua a comportarti così Josephine e tu non sarai il prossimo CEO della mia società" disse in tono glaciale
"NON OSERESTI" dissi con tono altrettanto glaciale
cercò di dire qualcosa ma lo anticipai
" ho deciso di studiare letteratura per poi un giorno diventare CEO, e prima che tu dica qualcosa SI io AMO leggere ma avevo sempre sognato di diventare un chirurgo famoso. Ma non l'ho fatto perché essendo primogenita avevo delle responsabilità e ho messo da parte il mio sogno. L'ho messo da parte anche a causa tua perché pensavo che se avessi accettato tu saresti stato fiero di me ma questo non accadrà mai. Quindi non osare minacciarmi perché finito il college io diventerò CEO."mi fermai due minuti per guardarlo negli occhi ma vedendo che non aveva niente da dire finii il mio discorso
" e comunque dovresti pensare anche un pò agli altri e non solo a te"
detto questo salii le scale, andai a leggere la storia ai gemelli ed andai a dormire.
SPAZIO AUTRICE
eccomi qui con un nuovo capitolo...
spero che la storia vi piaccia.volevo scusarmi per eventuali errori e le domande che volevo porvi sono le stesse che ho scritto nel capitolo precedente.
detto questo buona giornata a tutti.
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Always and Forever
Randomuna ragazza, diversa dalle altre,con un passato tormentato,si trasferisce dalla Grande Mela a Seattle. Qui incontra un ragazzo,anch'esso tormentato dal passato. Quando si incontreranno le loro vite cambieranno molto più di quanto loro immagino.