capitolo 17

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ok Josephine adesso ti giri lentamente e affronti con coraggio questo ragazzo.

mi giro con una lentezza disarmante per poi alzare la testa e puntare i miei occhi in quelle bellissime iridi verdi.

ASPETTATE! FERMI TUTTI! BELLISSIME? DAVVERO Jo? RIPRENDITI

Scaccio dalla testa questi pensieri per poi concentrarmi nuovamente sul ragazzo di fronte a me aspettando che parli.
Cosa che non avviene per cui decido di porre fine a questo silenzio affinchè la conversazione finisca il prima possibile e , di conseguenza, andare a prendere l'unica cosa per cui vale al pena correre...IL CIBO.

" Posso aiutarti?" chiedo il più gentilmente possibile

" Sai io provo vergogna per te...voglio dire ieri sera ti sei comportata peggio di una bambina" dice in tono beffardo e con un ghigno stampato su quelle bellissime labbra... chissà se sono morbide come le immagino

BELLISSIME? MORBIDE? HEY JO SBEGLIA QUESTO BABBANO CI STA OFFENDENDO!
mi ricorda il mio io interiore. 

Sto per rispondere a tono ma apro e chiudo la bocca senza emettere alcun suono. Ah no, no no no...non darò a questo signorino la soddisfazione di vedermi esplodere perciò con tutta la calma possibile dico:

" Hai ragione il mio comportamento non è stato corretto nei confronti delle nostre famiglie. Voglio chiedere scusa alla tua famiglia e pertanto vi invito a cena questa sera a casa Langford. Gradirei molto la vostra presenza ma allo stesso tempo capisco che siate scettici nel venire specialmente se l'invito parte da me. Se accettate vi aspetto per le 20:00, l'indirizzo lo sapete."

Detto questo, senza neanche il tempo di fargli aprire bocca, giro i tacchi e vado alle macchinette. Prendo una buonissima barretta al cioccolato e vado alla mia prossima lezione.

Finito questo giorno estenuante ritorno a casa. Arrivata mi fiondo in camera dove  mi cambio con vestiti più comodi per poi scendere in cucina per pranzare.
A tavola c'è un silenzio assordante e la tensione si taglia con il coltello ma essendo che questo è l'unico momento in cui sono con tutta la mia famiglia decido di parlare della cena di stasera

" Olga oggi a cena dovresti cucinare per 4 persone in più" dico in modo apatico ricevendo 5 paia di occhi che mi guardano in modo interrogativo.

" Oggi ho incontrato Hero e per scusarmi per il mio comportamento inerente a ieri sera ho invitato al famiglia Tiffin a cena" mi spiego meglio

Olga mi fa un cenno con la testa per farmi capire che è d'accordo per poi rivolgermi uno sguardo materno, mai ricevuto da chi doveva darmelo, per farmi capire che è fiera di me per aver messo da parte l'orgoglio, cosa che io non faccio mai.

Mio padre, si limita a fissarmi per alcuni secondi per poi abbassare lo sguardo e ritornare a mangiare.
Lo guardo per altri due secondi per poi riportare la mia attenzione sul pranzo.
spero solo che questa cena non sia stata una pessima idea.




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