DIECI

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"Non lasciarti andare troppo eh."

Una voce mi fa tornare alla realtà. Di seguito una risata, che inevitabilmente, ne provoca una mia.

"Ragazze, in questo momento ho solo voglia di dileguarmi." dico io un po'stordita.

Dalila e Victoria si guardano con complicità, per poi ridermi in faccia e sedersi intorno a me.

"Si.. l'amore fa un po'questo effetto Marti, ma non preoccuparti, presto o tardi ti abituerai." esclama Victoria divertita, appoggiandomi una mano sulla spalla.

"Ha ragione, d'altronde la cottarella per Dylan sta andando a buon fine, non hai di che lamentarti." conclude l'altra amica.

Diciamo che, a quanto pare, oggi sono tutti contro i miei pensieri.

"Sentite ragazze, io non ho nulla a che vedere con la rottura di quei due. Smettetela di sostenere il contrario, sapete che sono cavolate, si?" esclamo sicura di me.

Entrambe mi guardano, ormai rassegnate, facendo no con la testa.

Finita la lezione -un'altra folle tortura- esco di corsa, cercando di evitare qualsiasi incontro sgradevole.

Sfiga vuole, che la prima persona che incrocio in corridoio è la biondona.

Il suo sguardo è sinistro, minaccioso, nei miei confronti. Sembra allontanarsi, ma torna indietro decisa ed ovviamente -per via della mia solita fortuna- si ferma per dirmene quattro.

"Senti Marina, per questa volta passi."

Ah bene, tutti presi male in questo istituto.

"Il mio nome è Martina cara, e non capisco di che parli. Passo cosa? Il corridoio? Non credo di aver bisogno del tuo permesso." dico io.

A tal punto mi guarda con quegli occhi da vipera, tira indietro una ciocca di capelli e si atteggia da persona superiore.

"Sai bene di che parlo, non fare la finta tonta. Il tuo nome mi importa ben poco. Sei riuscita ad infatuare Dylan, ma non pensare che te la farò facile. Mi ha lasciata, ma tu osa toccarlo con un dito o semplicemente guardarlo, e sei morta. Lui rimane di mia proprietà."

Dopo il suo sermone, sospiro e mi volto. Non ho nulla da contestare, sono suoi pensieri, che faccia ciò che vuole.

Tutto d'un tratto però, una voce spunta dal fondo del corridoio.

"Non sono un pacchetto. Non appartengo a nessuno, tanto meno a te. Se ti ho lasciata un motivo c'è, anzi..più di uno. Ti sei vista? Sei possessiva, egoista, menefreghista e vanitosa. Pensi solo a te stessa, a ciò che ti conviene e non sai ottenere ciò che vuoi in maniera pulita.
Lascia in pace Martina. Smettila di essere gelosa di chi ha le qualità che ti mancano. Davvero smettila."

Dopo questo gesto, il mio pensiero sul suo modo di parlare si conferma. Amo le sue parole, ciò che dice è sempre così giusto, così corretto.

Non ammetto che mi piaccia lui, ma devo dire che il suo modo di fare e di contestare, quello si mi piace da morire.

"Non c'è bisogno che tu mi difenda, la tua ragazza può dire quel che vuole, io non centro in questa storia." continuo a sostenere.

"La mia ex ragazza e, in ogni caso, tu si centri in questa storia. Più di quanto pensi." dice dolcemente lui.

"Smettetela di parlare come se io non esistessi! Sono qui. Tu Dylan la pagherai, non pensare di esserti sbarazzato di me così facilmente, no no. E tu ragazzina, sappi che te la vedrai molto brutta. Goditi quello che hai adesso, ma stai molto attenta."

La ragazza si volta e va via, terminando le sue minacce.

Dopo il suo scatto, il prossimo a scattare è Dylan.

Mi afferra con sicurezza per un braccio e mi porta in un angolo infondo al corridoio, tra gli armadietti di quelli del terzo anno.

"Dylan lasciami stare, davvero. Stanno succedendo già troppi casini, per ragioni inutili. Torna da quella smorfiosa se non vuoi vedertela brutta."

Mi guarda incredulo.

"Martina, sembra che tu non capisca molte cose. Ora ci parleremo ben chiaro, stammi a sentire." afferma.

Si siede a terra e trascina a terra anche me. Afferra la mia mano e prepara le cose giuste da dire nella sua mente.

Per la prima volta in questa scuola, credo di tremare seriamente. E non è come negli altri istituti, non tremo per un interrogazione.

Ciò che attendo è peggio di essere interrogata di fronte ai propri colleghi.

Sto attendendo le risposte a quasi tutte le mie domande e il mio cuore batte all'impazzata.

Aspetto quelle fatidiche parole, che forse faranno male o che semplicemente mi faranno tornare il sorriso.

SPAZIO AUTRICE

Vi chiedo scusa per la grandissima attesa. Cercherò di pubblicare i seguenti capitoli con la costanza di prima!
Spero di essere riuscita a catturare la vostra attenzione, che questa storia vi piaccia davvero e che il capitolo vi abbia lasciato un mucchio di intriga e voglia di continuare a leggere. Lasciate un commento, per esprimere un parere, darmi un consiglio e tutto ciò che ritenete opportuno.
Votate e condividete se vi va, a presto.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jul 30, 2015 ⏰

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