1. Nightmare

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Darcy's pov

Rivolgo un'occhiata intorno a me. Sangue, c'era sangue ovunque. L'erba, i tronchi degli alberi, i nostri vestiti, era tutto coperto di rosso. Stavo tremando dalla testa ai piedi, le mie gambe cedettero facendomi cadere in ginocchio sull'erba. Mi fissai le mani, anche loro erano coperte di sangue. 

"È...morto?" da un lato speravo che non fosse così per non ritrovarmi nei guai ma dall'altro..se dovesse svegliarsi potrebbe decidere di vendicarsi e in quel caso sarei io quella morta.

Michael si avvicina per controllare mentre io resto ferma e immobile, non ho il coraggio di avvicinarmi.

"Si" cazzo.

"E ora che cazzo facciamo? Dovremmo scappare come se nulla di tutto ciò fosse appena successo? Dovremmo lasciarlo qui? Seppellirlo? Si accorgeranno che siamo stati noi!" avevo il fiato corto, sentivo l'aria mancarmi sempre di più. 

"Calmati Darcy, deve esserci una soluzione...pensa Michael, pensa"

Erano le tre del mattino e io e il mio migliore amico eravamo in un bosco, coperti di sangue e con un cadavere che giaceva a pochi metri da noi. 

Avevo appena ucciso un ragazzo di 17 anni.

E' tutta colpa mia, solo mia. 

*flashback*

2 A.M 

Non riuscivo a dormire così decisi di andare a fare un giro nel bosco qui vicino. Faceva freddo fuori quindi prima di uscire misi una felpa grigia sopra il pigiama. Metto le scarpe e vado giù. Uscivo spesso di notte. La luce della luna e la quiete notturna mi rilassavano. L'unico suono era quello dei miei passi. 

O almeno così credevo. 

Mi fermo pensando di aver intravisto un'ombra dietro gli alberi ma non vedendo nessuno continuo per la mia strada. Ad un tratto sento qualcuno afferrarmi da dietro. Con una mano cercava di tenermi ferma mentre con l'altra mi tappava la bocca per soffocare le mie urla. Cerco di afferrare la mia bacchetta ma avevo entrambe le braccia bloccate. 

"Ti conviene stare zitta o sarà peggio per te"

Jonathan. Dovevo immaginarlo. Erano giorni che mi seguiva ovunque e continuava a fissarmi. Gira voce che abbia stuprato diverse ragazze qui a scuola. 

Provo a dimenarmi ma è inutile, la sua stretta è troppo forte. Mi silenzia con un incantesimo prima di spingermi a terra per poi salire sopra di me. Urlavo ma dalla mia bocca non usciva alcun suono. Cominciai a piangere, ero nel panico. Non avevo mai fatto sesso con nessuno prima d'ora e non volevo di certo che accadesse così. Infila la sua mano sotto le mie mutande e lo sento spingere due dita dentro di me. Faceva male. Sentivo il terrore crescere sempre di più. Perchè proprio a me? pensai. 

"Mi implorerai di tornare da te dopo che ti avrò scopata. Sei solo una patetica troia come tutte le altre"

Mi guardai intorno in cerca di una soluzione. Aveva gettato la mia bacchetta qualche metro più in là, sarebbe stato impossibile recuperarla. Riuscii ad afferrare un sasso abbastanza grande ed appuntito da un lato. Approfittai del fatto che fosse distratto mentre si slacciava la cintura per colpirlo sulla testa. Cadde a terra ma vidi che cercava di rialzarsi. Lo colpii ancora e ancora. Rabbia, era tutto ciò che provavo in quel momento. Mi sentivo violata. Nessuno ha il diritto di approfittarsi di me senza il mio consenso. Volevo fargliela pagare, continuai a colpirlo finchè non sentii una voce che mi riportò alla realtà. 

"HEY TU, FERMATI"

Michael's pov

Come ogni notte andai nel bosco per vedere Jacques, il mio ragazzo. Nessuno sapevo che ero gay, l'avevo detto soltanto a Darcy, mi fidavo di lei. Non ho ancora trovato il coraggio di dirlo pubblicamente davanti a tutti.

Mentre camminavo vidi qualcuno in lontananza. Mi avvicinai per vedere meglio ma quello che mi ritrovai davanti mi lasciò sconcertato. Una ragazza stava cercando di uccidere qualcuno colpendolo ripetutamente alla testa con un oggetto appuntito. Sapevo che non fosse una buona idea ma dovevo fermarla.

Darcy's pov

Appena mi resi conto di quello che stavo facendo, lanciai il sasso e mi voltai per vedere chi era. 

"M-Michael?"

"Darcy...che hai fatto?"

"Io- ha cercato di stuprarmi, n-non sapevo cosa fare" scoppiai a piangere. 

"Che cosa? O mio dio, che pezzo di merda"

Si avvicinò e mi abbracciò.

"Hey, tranquilla. Lo risolveremo insieme"

*Fine flashback*

"Aspetta"

"Cosa?" spero così tanto ci sia un modo per farlo sparire senza lasciare tracce.

"E se...lo trasfigurassimo? Nessuno saprà che si tratta di un corpo"

"Possiamo provare"

Lo trasfigurammo in un tronco. Nel bosco ce ne sono migliaia, sarà impossibile distinguerlo.

Dopo aver pulito tutto, me compresa, Michael mi riporta in camera facendo attenzione a non svegliare nessuno.

"Aspetta" lo fermo prendendolo dalla manica della felpa.

"Non me la sento di rimanere da sola stanotte"

"I miei compagni stasera non sono in camera, puoi dormire con me senza che nessuno faccia domande"

"Grazie grazie grazie, ti voglio bene Michey"

Michael e io ci conosciamo dal primo giorno qui a Ilvermorny. C'è subito stata un'intesa tra di noi e in poco tempo è diventato una delle persone più importanti della mia vita. C'è sempre stato quando ne avevo bisogno. Non potrei mai vivere senza di lui.

Una settimana dopo

Da quella notte non riesco non più a dormire. Ogni volta che chiudo gli occhi rivedo le immagini di ciò che è successo. Lui sopra di me, lo stupro, io che lo uccido. È come un loop infinito. Ovunque vada mi sembra di vederlo, sto per impazzire.

Non è stato facile ma dopo averci pensato a lungo ho deciso che l'unico modo per andare avanti era quello di allontanarmi da qui.

Dovevo cambiare aria.

Dovevo cambiare scuola.

Sarebbe stato difficile dirlo a Michael ma non avevo altra scelta.

Stavo vivendo un incubo.

Only mine- Mattheo RiddleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora