James

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ore 2.49 del mattino

Non riesco a dormire. 

Il mio telefono è scarico. Accendo la lampada che sta sul comodino ed esco dalle coperte. Senza fare troppo rumore, esco dalla stanza e vado un po' in giro per casa. Per farmi luce sto usando la torcia del mio telefono, ormai quasi scarico.

Non credo che Edoardo sia ancora sveglio, ma c'è qualcosa che mi spinge ad andare a controllare. Si è addormentato sul divano. E' tutto rannicchiato, che carino. 

Vado a prendere una coperta e gliela metto.

_suona il campanello_ 

Mi giro di scatto. Chi cavolo sarà mai a quest'ora? 

Edoardo si sveglia e mi vede in piedi davanti alla porta. "Apro?" gli chiedo.

"Mh, aspetta. Faccio io." E' come se sapesse già chi c'è dietro la porta.

Si alza controvoglia e apre la porta. Fuori c'è un ragazzo ubriaco, lo capisco dalla sua faccia strafatta e dalla postura. So per certo che Edoardo lo conosce.

"Sai che ci sono degli orari cazzo." Edo sembra molto arrabbiato. Presuppongo che sia suo fratello.

"Non rompere" si scansa e sparisce lungo il corridoio. 

Fino a pochi minuti fa non avevo la minima idea che il ragazzo della mia migliore amica avesse  un fratello. Allora non lo conoscevo abbastanza da sapere molto sulla sua vita; eravamo solo conoscenti, non ci parlavamo spesso. 

Chiude la porta e si gira verso di me, guardandomi con occhi di scuse. Vedo che pian piano un sorriso si sta facendo posto sul suo viso "Mi stavi guardando dormire eh. Volevi accertarti che non fossi scappato?"

Arrossisco leggermente "In verità più o meno è così. Non avevo molto sonno, quindi sono andata un po' in giro per la casa." Il suo sorriso diventa sempre più ampio. E' come se, in un certo senso, gli faccia piacere avermi a casa con lui, lo rende felice.

"Ah, ma chi era..." Non mi ha lasciata terminare la frase, ha capito subito a cosa mi riferissi. 

"Mio fratello. Scusalo, non è abituato a rispettare gli orari. In realtà non è abituato a seguire le regole in generale. Comunque se non hai sonno posso farti un po' di compagnia." Si dirige verso il frigorifero, lo apre ed estrae una vaschetta di gelato al pistacchio. Prende due cucchiai e torna in salone. Si siede sul divano e mi fa cenno di sedermi accanto a lui. 

Faccio il giro della sala, prendo la coperta e mi siedo accanto a lui. 

"Ti piace il pistacchio?" Me lo domanda, sperando in una risposta positiva da parte mia.

"Sì, è il mio gusto preferito dopo la nocciola." 

Parliamo per tutta la notte mentre mangiamo il gelato

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Parliamo per tutta la notte mentre mangiamo il gelato. Mi addormento sul divano, con la testa appoggiata al petto di Edoardo.

                                                                                                                        

ore 7.06 del mattino

Apro gli occhi. La luce che entra dalle finestre quasi mi acceca. Giro leggermente la testa e vedo che Edo ancora dorme.

Mi alzo nel modo più lento e silenzioso possibile, per evitare di svegliarlo. 

Vado in cucina, prendo un bicchiere dalla credenza e ci verso un po' d'acqua fresca. 

"Buongiorno bella." Mi volto di scatto e vedo lo stesso ragazzo di ieri sera, appoggiato al muro, nel lato opposto della stanza.

"Sono James."

Il suo sguardo è fisso su di me

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Il suo sguardo è fisso su di me. Lo guardo dalla testa ai piedi; insomma, sia lui che suo fratello sembrano usciti da una pubblicità della Dior.

"Non è più educazione presentarsi a una persona estranea?"

"Mi chiamo Eva."

"Mhh Eva." Si avvicina a me con uno sguardo pensieroso. "Ci siamo già visti per caso dolcezza?"

"stanotte, ma evidentemente eri così ubriaco da dimenticarlo." Non mi sono nemmeno accorta che Edoardo si è svegliato: entra in cucina e guarda il fratello. 

"E' la tua ragazza? perchè mi sembrava si chiamasse Eleonora, non Eva" dice al fratello.

"Infatti non è la mia ragazza, è la sua migliore amica."

"E come mai è qui?"

A questo punto mi intrometto nel discorso "Sono qui perchè hai un fratello col cuore d'oro che si è accertato che stessi bene." James mi guarda perplesso. 

"Senti Edoardo. Se hai intenzione di tradire Eleonora con la rossa, ti ammazzo. Ele è come una sorella per me e farei di tutto per proteggerla."

Allora lui e Ele si conoscevano già...

 GIUSTO! Jamie ! Eleonora mi parlava sempre di lui, il suo migliore amico. Solo che fino ad oggi pensavo davvero che si chiamasse così. Lei e i suoi stupidi soprannomi ahahah.

"Ehi." Guardo James, incavolata. "Io sono la migliore amica di Eleonora e per giunta sono anche fidanzata. Se pensi che io le potrei mai fare una cosa del genere ti sbagli." In realtà non sono fidanzata, ma è meglio farglielo credere.

Mi giro verso Edoardo con uno sguardo dispiaciuto, non pensavo dovessi salutarlo così, ma è meglio che io vada. "La maglia te la lavo e te la riporto domani. Grazie di tutto, davvero." Gli stampo un bacio sulla guancia, vado nella sua camera e raccolgo le mie cose. Corro per il corridoio, mi soffermo a guardare i due fratelli ed esco dall'appartamento.

quel maledetto giorno di pioggiaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora