Questa storia è a bollino rosso
La mia giornata inizia con il frastuono di quell'aggeggio babbano estremamente rumoroso che chiamano "sveglia".
Con molta nonchalance mi alzo dal letto, e come un'imbranata cado a terra; per fortuna ad attutire la mia sgradevole caduta, è il tappeto di lana verde che ho in camera.
Appena mi accorgo cosa mi ha fatto inciampare, urlo in modo che mio fratello mi senta.
"Theo, ma che diamine! Guarda dove metti la tua stupida bacchetta, o giuro che la prossima volta te la spezzo"Theo, vedendo che mi fossi alzata con la luna storta, decide di assecondarmi dicendo
"Ehi scusa Ev non l'avevo vista eh" accompagnando il tutto con il suo dannato ghigno
Prendo la bacchetta da terra con la delicatezza di un dinosauro in modo che senta la mia frustrazione, gliela lancio contro il petto, mi dirigo verso la porta e gliela apro
"Ecco a te la tua bacchetta, ora va che devo prepararmi per affrontare il giorno che forse potrebbe rivoluzionare la mia esistenza"
Lui mi guarda, e dice ridendo
"Ma vedi che è una scuola come la Beauxbatons"
Io gli rispondo con voce ovvia
"Beh caro Theo, sai com'è la vita, ormai non vedo un ragazzo nella mia scuola da secoli. Ormai vivo tra principesse, in delle camere rivestite da pareti rosa, come se ci avesse vomitato sopra un unicorno"Theo ride, e infastidita, gli lancio una di quelle occhiate che potrebbero uccidere se solo potessero, infine esce.
Sbatto la porta e mi dirigo allo specchio. A prima vista, sembro un goblin, quindi decido di andare in bagno per farmi una bella doccia fredda.
Si, fredda.
Ghiacciata.
Sarò strana, ma la doccia calda non la sopporto. L'acqua fredda mi trasmette quella sensazione di sollievo.
Metto la mano sotto l'acqua e vedo che è ghiacciata; resto per un po' così, finché il mio corpo non mi da l'istinto di levarla per il bruciore.Mi svesto, ed entro in doccia.
Ora sono le 9:00, è passata un'ora e mezza, quindi decido di uscire dal bagno e di scegliere il vestito che indosserò per questo giorno.
Si, tutti vi starete chiedendo cosa succede oggi. Beh, oggi per la prima volta, farò ingresso a una delle scuole più prestigiose della magia, la scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts. Solo a pensarci mi vengono i brividi.
Io ad Hogwarts.
I miei pensieri vengono interrotti quando mi accorgo di aver scordato l'accappatoio.
"Dove cazzo è"Improvvisamente ricordo di averlo lasciato fuori a farlo asciugare, dato che il mio ADORATO fratellino, ha ben pensato di usarlo su di lui.
Che schifo.Mi rassegno all'idea di dover buttare il mio morbido accappatoio, e mi dirigo nuda in camera.
Arrivo con con i capelli raccolti in un turbante, e delle pantofole nere con i pois bianchi.
Apro l'armadio, e senza esagerare prendo una ventina di vestiti.
Decido di vestirmi con uno dei miei abiti preferiti, e lo accompagno con dei tacchi neri di camoscio.
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Game of glances //Draco Malfoy
FanfictionQuesta storia riguarda la vita di un'adolescente, Evelin Nott, una ragazza menefreghista e apatica, che al quinto anno decide di trasferirsi alla scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts, dopo essere stata espulsa ripetutamente in diverse scuole pe...