Come sempre se volete potete commentare con le vostre impressioni sul capitolo o sulla storia così da farmi capire se vi sta piacendo. Mi rendereste ancora più felice con una stellina. Un bacio💓
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Il vuoto. L'unica cosa intorno a me da un tempo indefinito, forse da ore. Nessuna luce, nessun rumore, niente di niente.
Sentì un lieve bruciore provenire dalla fronte. Come se fosse un riflesso mi portai la mano alla testa e rimasi sorpresa quando mi accorsi di averlo fatto davvero. Piano piano aprì gli occhi e mi presi qualche minuto per abituarmi alla luce che inondava la stanza in cui mi trovavo. Appena ripresi tutte le funzionalità visive iniziai a guardami intorno.
I muri bianchi, i mobili semplici e anche un po' tristi e soprattutto un odore insopportabile di disinfettante. Piano piano le immagini di quello che mi era successo mi tornarono alla mente. Mi ricordai della perdita dei sensi in sala ma poi il nulla. Cercai di alzarmi ma ero bloccata dai diversi fili che mi erano stati attaccati in precedenza.
La porta si spalancò rivelando un Alessandro preoccupato, totalmente in panico che mi si fiondò sopra
"Mi hai fatto preoccupare scema" Mi disse accarezzandomi la mano mentre si sedeva sul mio letto
"Che è successo?" Chiesi un po' confusa
"Ti ho trovata senza sensi in una delle sale, sei stata portata via in ambulanza subito dopo" Disse non staccando gli occhi dai miei
"Gli altri lo san..."
"Lo sanno? Si mi hanno visto entrare in casetta con te moribonda fra le braccia" Mi bloccò immediatamente
"Merda" Imprecai
"Beh bando alle ciance, sono qui per riportarti a casa quindi andiamo" Disse mentre sistemava le mie poche cose presenti nella camera. Sistemò tutto sul retro di una sedia a rotelle e poi aspettò pazientemente l'arrivo di un infermiere che non tardò ad entrare. Finalmente libera da tutti quegli aghi e tubicini fui aiutata a sedermi sulla sedia a rotelle. Firmai i moduli così da essere dimessa e, sempre spinta dal mio amico, arrivai fino alla macchina che ci stava aspettando
Mezz'ora dopo eravamo già davanti alla porta della casetta. Da una parte non vedevo l'ora di rivedere i miei compagni, dall'altra avevo paura della predica che mi aspettava. Feci un cenno ad Alessandro che subito spalancò la lastra di metallo per poi tornare a prendermi. Per fortuna non avevo più bisogno della sedia a rotelle, mi bastava essere sorretta.
Piano piano feci il mio ingresso in casa e tutti gli occhi furono puntati su di me"Oh mio dio Giù" La prima a parlare fu Martina, seguita da poi da tutti gli altri che si alzarono per venire a salutarmi
All'appello, però, mancava solo una persona. Girovagai con lo sguardo e finalmente lo trovai, appoggiato al muro davanti alla mia stanza. Feci cenno alla mia amica di aiutarmi ad andare da lui e subito obedì. Piano piano mi fece sedere sul letto e poi se ne andò di corsa percependo la tensione che c'era nell'aria
"Mi hai fatto spaventare a morte, che ti é saltato in mente" Alzai lo sguardo e finalmente incontrai i suoi bellissimi occhi, anche se in quel momento mi guardavano in modo severo
"È stato un incidente" Sussurrai
"Stronzate. So cosa hai fatto. Non hai mangiato e ti sei allenata in modo disumano. Hai visto che ci sono delle conseguenze Giulia? Non puoi continuare così, non è una soluzione" Disse furioso ma con una nota di preoccupazione che gli faceva tremare leggermente la voce
"Avevo bisogno di recuperare il tempo perso" Dissi a bassa voce
"Potevi venire da me! Perché non sei venuta da me?!" Al sentire le sue parole realizzai il motivo della sua reazione. Lui pensava che io non mi fidassi
"Non volevo farti preoccupare ancora di più" Dissi con voce tremante
"Beh lo hai fatto lo stesso!" Il tono della sua voce si alzò notevolmente facendomi chiudere gli occhi di scatto. Troppe persone mi avevano urlato contro, avvolte andavano anche oltre. Percepì un movimento e poi una mano calda sulla mia guancia. Piano piano decisi di riaprire gli occhi così da poterlo guardare attentamente
"Non sono arrabbiato, non più. Solo promettimi una cosa, non fare mai più una cosa del genere" Disse con voce dolce
"Promesso" Risposi io e subito dopo le sue labbra erano sulle mie.
Il bacio sapeva di lacrime. Perché si, tutti e due stavamo piangendo a dirotto. Le nostre piccole strisce di dolore misto ad emozione si mescolarono assieme creando uno dei baci più belli che ci fossimo mai dati.
Per quanto la mia giornata fosse stata stressante mi sentivo come in paradiso, perché lui era il mio paradisoNuovo capitolo, spero vi piaccia💓
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My Lady💓 //Sangiulia//
FanficIN REVISIONE. Due ragazzi si incontrano ad amici, lei una ballerina e lui un cantante.Lei insicura, lui convinto delle sue doti. La storia parte poco prima del serale, ci saranno alti e bassi ma l'amore li unirà sempre💓 🏅 #1 Sangiulia 13/04/2021...