Sogni e biscotti

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Come sempre se volete potete commentare con le vostre impressioni sul capitolo o sulla storia così da farmi capire se vi sta piacendo. Mi rendereste ancora più felice con una stellina. Un bacio💓

Instagram: sangio_giulia_._



I sogni erano sempre stati una cosa misteriosa per me. Non mi ero mai capacitata di come una mente umana riuscisse a creare delle vere e proprie realtà parallele dove le nostre emozioni erano riflesse, nella buona e nella cattiva sorte. Non mi capacitavo di come la maggior parte delle fantasie svanivano al mattino lasciandoci senza un minimo ricordo, solo con una strana inquietudine mista alla confusione. Nei sogni potevamo essere il prototipo di persona perfetta, coraggiosa, spavalda e la maggior parte delle volte bella da far paura. Poi tutto andava sfocando per lasciare il posto alla vita reale che era ben diversa. C'erano, poi, alcuni sogni che ti trascinavano in una specie trance da cui era impossibile risvegliarsi

Quel piccolo inconveniente mi era capitato proprio un lunedì mattina. La sveglia prese a suonare a vuoto finché si spense, anche lei rassegnata alla realtà. Continuai a perdermi tra le mie fantasie mentre la pace rilassava i miei muscoli. I miei occhi si spalancarono solo quando percepì una sensazione di vuoto, ci misi un po' prima di capire che ero semplicemente caduta dal letto.

Indolenzita mi tirai su stiracchiandomi svogliatamente. Con un occhio chiuso per via della luce e l'altro leggermente aperto portai lo sguardo sull'orologio e istintivamente sobbalzai quando mi resi conto di che ore erano

Le nove e quarantacinque

Velocemente recuperai qualche vestito stropicciato tra cui una delle tante felpe che avevo rubato al mio ragazzo. Saltellando terminai di tirare su i pantaloni aderenti e dopo aver afferrato il borsone mi catapultai fuori. In cucina trovai tutti i cantanti, più Alessandro, intenti a fare colazione con tutta la calma del mondo. Senza neanche fermarmi a prendere una misera mela continuai il mio percorso abbastanza faticoso visto il mio stato ancora poco vigile

"Perché corri? Non avevi lezione con Veronica?" Fu Alessandro a parlare mentre con una spinta bella forte spalancai la porta che dava sui corridoi del grande studio

"Appunto!" Esclamai prima di richiudermi la pesante lastra di metallo alle spalle. Con il fiatone ripresi la mia marcia spedita fino ad arrivare alla sala quattro. Timorosa entrai e subito riconobbi la sagoma della mia maestra

"Ti sto aspettando da quasi un ora" Mi disse severa mentre incrociava le braccia al petto

"Lo so, lo so. Non ho sentito la sveglia, sono veramente mortificata" Dissi abbassando lo sguardo

"Giulia tu dormi troppo poco e questa cosa non ti fa affatto bene"

"Ne sono consapevole, io ci provo ma non riesco mai ad addormentarmi" Parlai a bassa voce, abbastanza imbarazzata

"Devi tentare di risolvere la faccenda perché così non può funzionare, la fine del programma si avvicina e sai bene che le cose si faranno ancora più complicate. Il lavoro si intensificherà e ho paura che tu non riesca a reggere tutto questo se non ti riposi adeguatamente" Mi disse severa ma con un tono leggermente apprensivo, perché Veronica era così, ti prendeva a cuore e poi ti trattava come una figlia

"Ci proverò, lo giuro" Dissi mostrandomi decisa

"Bene... Ormai la lezione di oggi è andata quindi torna pure in casetta, ma domani ti voglio carica, forza Giulietta" Finalmente mi rivolse uno dei suoi sorrisi che subito ricambiai prima di ritrovarmi a percorrere la stessa strada di prima, solo che, questa volta avevo tutta la calma possibile a mia disposizione. Certo, quel discorso mi aveva scombussolata parecchio ma ero felice che la reazione della mia maestra non fosse stata poi così esagerata

Lentamente rientrai in casetta e nuovamente tutti gli sguardi furono su di me

"Perché sei già di ritorno?" Mi chiese Deddy, che nel frattempo si era avvicinato così da togliermi il borsone troppo pesante dalla spalla

"Lunga storia" Dissi sbuffando prima di rubare un biscotto a Aka

"Heyy" Si giro velocemente verso di me fulminandomi con lo sguardo in modo giocoso, subito ricambiai con una linguaccia prima di addentare quel piccolo pezzo di paradiso

"Giulietta hai delle nuove coreografie?" Mi chiese Samuele curioso

"Si, una in particolare mi ha colpito molto ma non voglio spoilerarvi nulla, quindi me ne vado in camera mia" Dissi prendendo tutte le mie cose prima di scomparire nel piccolo e stretto corridoio che portava alla mia stanza, ormai occupata solo da me e Martina. Stanca e abbattuta mi buttai sul letto sbuffando sonoramente

"Cos'è quel broncio?" Al sentire quelle parole sollevai la testa di scatto ritrovandomi davanti un paio di occhi azzurri. Subito un sorriso si fece spazio sul mio volto mentre mi rimettevo giù

"Qualche problema con Veronica" Dissi semplicemente mentre il ragazzo si sistemava al mio fianco facendo passare un braccio sotto la mia testa

"Perché?" Chiese curioso e anche un po' preoccupato

"Sai che ho qualche problema a dormire no? Beh sta iniziando ad influire sul mio lavoro" Risposi nascondendo il viso nell'incavo del suo collo beandomi del piacevole calore

"Non riesci a prendere sonno?" Mi chiese dolcemente mentre iniziava ad accarezzare i miei lunghi capelli

"No"

"Vuol dire che questa notte dormirò con te"

Nuovo capitolo, spero vi piaccia💓

My Lady💓 //Sangiulia//Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora