Nasi quadrati e Separazioni telefoniche

764 37 218
                                    

Dante's Pov

-Ma porca miseria, quanto ci metti a scegliere dei vestiti?- Esclamai a Beatrice, che stava dall'altra parte della tenda del camerino.

-Domani sarà il nostro primo giorno di superiori dell'ultimo anno, devo vestirmi elegante! Questo mi va stretto.- Rispose, facendo sbucare solo la testa per posare sulla mia spalla il trecentesimo vestito che aveva provato in una mattinata.

-Ti giuro che se non ti va bene neanche quello, io...- Sussurrai a denti stretti.

-Ma anche tu devi trovare un vestito elegante, amore. Lo prenderemo abbi-

-Primo, non chiamarmi “amore” in pubblico. Secondo, non mi vestirò elegante solo per soddisfare un tuo capriccio.- La bloccai, guardando di lato, sperando che Francesco mi venisse a salvare.

Lo osservai a lungo mentre Beatrice continuava a spiegarmi i punti fondamentali del perchè dovessimo vestirci abbinati.

Se ne stava lì, a leggere un libro, seduto su una sedia, aspettando di poter tornare a casa.

-Francesco...- Bisbigliai cercando di guadagnarmi la sua attenzione.

Dopo la quarta volta che lo ripetei lui si degnò di alzare lo sguardo, sbuffando.

"Senti, non sbuffare!"

-Aiutami...- Spiegai, indicando con la testa il camerino dove Beatrice si stava cambiando.

Lui alzò un sopracciglio, mimando con le labbra un: «Sei tu che mi hai portato qui.»

Dopo averlo asfissiato abbastanza si decise finalmente ad alzarsi, sempre sbuffando, e avvicinarsi a me.

-Senti...ehm...- Provò a dire lui, per poi chiedermi come si chiamasse.

-Beatrice...- Sussurrai confuso.

-...Beatrice, io porto Dante a vedere i vestiti, okay?- Competò la frase lasciata in sospeso, lui.

-Tu saresti?- Domandò la ragazza, sbucando nuovamente dal camerino.

Il ragazzo provò ad aprire bocca per rispondere alla domanda, quando Beatrice continuò: -Sai cosa? Non mi interessa, fate quello che volete.-

Si girò, buttando i capelli biondi in faccia a Francesco, per poi richiudere la tenda.

-Francesco. Mi chiamo Francesco Petrarca.- Rispose alla fine il moro, offeso.

Camminammo in mezzo ai vestiti da femmina per tutto il tempo, a parlare del ritorno a scuola.

-Ho sentito che ci sarà un nuovo professore di latino.- Disse il ragazzo al mio fianco, spettinandosi i capelli.

-Perchè?-

-L'altro si è licenziato. Da quel che ho capito prima insegnava alle medie e quando ha scoperto che un alunno che aveva sarebbe venuto nella nostra stessa scuola ha deciso di cambiare. Voci di corridoio dicono che gli aveva distrutto la macchina perchè gli aveva messo un brutto voto.-

-Mi stai dicendo che ci sarà un primino che soffre di problemi di rabbia?- Chiesi ancora, sogghignando e mettendo le mani in tasca.

-A quanto pare sì.- Continuò, sospirando e sedendosi su una di quelle panchine che ci sono in giro.

Io lo seguii, mettendomi al suo fianco e continuando a parlare.

-Degli altri sai qualcosa?-

-Quello di greco è rimasto lo stesso. Anche quello di scienze naturali è uguale a prima.-

-Dannazione, ed io che mi volevo liberare di quel Galilei...- Sussurrai poggiando i gomiti sulle ginocchia.

-Ehy, ragazzi! Che fate di bello?- Sentimmo dire da lontano, da una voce ormai conosciuta.

💢𝕙𝕚𝕘𝕙 𝕤𝕔𝕙𝕠𝕠𝕝 𝕤𝕨𝕖𝕖𝕥𝕙𝕖𝕒𝕣𝕥 - ㄥєттєяαтυяα ¢ℓαѕѕι¢αDove le storie prendono vita. Scoprilo ora