Capitolo VI

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Quando Lewt si svegliò quella mattina non aveva alcuna voglia di muoversi. Stava cercando di riprendere sonno quando qualcuno bussò alla porta ed entrò per aprirgli le finestre. Cercò di aprire gli occhi e quando ci riuscì vide Chlorine.

"Che ci fai qui?" chiese con la voce impastata dal sonno.

"Oggi dovrai lavorare fino a sfinirti, quindi sbrigati, ti voglio fuori entro cinque minuti. I vestiti te li preparo io." rispose lei, poi gli mise dei vestiti sul letto e uscì. Lewt si alzò e guardò con orrore i vestiti che Chlorine gli aveva preparato: erano pieni di fregi e ricami, bruttissimi, e quando se li mise risultarono anche scomodi. Uscì dalla stanza e chiese a Chlorine:

"Questi che sarebbero?"

"I Re li portano solo nelle occasioni importanti. Fidati, quelli da donna sono peggio." rispose lei. Cominciò a camminare e dopo un po' arrivarono a un grande salone.

"Oggi lavoreremo qui. Imparerai a inchinarti, a muoverti, a fare tutto quello che deve fare un Re." Lewt ebbe l'impressione che quel giorno sarebbe stato molto noioso. "Cominciamo. Prima di tutto entra e fammi vedere il tuo inchino." disse Chlorine.

"Ma sarà la gente che si dovrà inchinare, non io." cercò di protestare Lewt.

"Ti dovrai inchinare davanti ad altri Re e nelle feste ti dovrai inchinare a statue e persone importanti. Fidati, ti inchinerai molto." replicò lei. Lewt sospirò e uscì dalla sala. Rientrò e si inchinò in modo goffo, rischiando di inciampare. Chlorine alzò gli occhi al cielo.

"Guarda." disse, e uscì. Quando rientrò fece volteggiare la mano destra davanti a sé, la mano sinistra andò dietro e si chinò leggermente in avanti. Si rialzò e spinse Lewt fuori.

"Forza." gli disse. Lewt provò e riprovò e dopo circa due ore il suo inchino era abbastanza accettabile.

"Cambiamo ora. È il momento di vedere la tua camminata." disse Chlorine. "Ricorda: schiena dritta, testa alta, camminata lenta ma decisa. Non devi mai guardare nessuno, nè sorridere. Guarda dritto davanti a te cercando di rimanere impassibile. Devi emanare superiorità da ogni parte, alla gente deve venire il rispetto per te dal primo passo." Lewt si mise in posizione e cominciò a camminare. Non era tanto difficile in effetti, doveva solamente ricordarsi quello che aveva detto Chlorine.

"Nella camminata vai già meglio, cerca di fare passi più piccoli." disse lei. Dopo un'altra ora finirono con la camminata e Chlorine andò a prendere una specie di corona tutta nera.

"La chiamiamo corona di prova, la usiamo per allenarci a portare la vera corona. È uguale a quella vera per peso, forma e dimensioni, solo che è fatta d'acciaio." gli spiegò. Lewt se la mise e sentì che era pesantissima.

"Pesante, vero?" chiese lei compiaciuta. "Comunque, con questa ci alleneremo più avanti, ora andiamo a mangiare e per oggi sarai libero."

A pranzo e nel pomeriggio Lewt stette tutto il tempo con Myra, parlarono e risero fino a sera, quando Chlorine gli disse:

"Domani ti voglio alle dieci pronto per uscire."

"Uscire?" chiese lui.

"Sì, ti porto in città per tutto il giorno. Sarà divertente, vedrai." spiegò la ragazza. Lewt andò a letto e si addormentò.

La mattina dopo si svegliò e si vestì con calma. Quando uscì Chlorine era davanti alla porta.

"Ti sei svegliato presto!" osservò.

"Ma tu non hai l'abitudine di salutare?" chiese Lewt sorridendo. Chlorine rise:

"Giusto, scusa. È solo che la prima cosa che ti insegnano per diventare Re o Regina è che sono gli altri che devono salutare te."

"Dove andiamo quindi?"

"Oggi c'è la fiera, sarà pieno di gente e ne possiamo approfittare per farti conoscere la città." continuarono a camminare e arrivarono al grande portone. "Tieni" disse Chlorine dandogli una manciata di monete. "Fattele bastare, magari potrai comprarci qualcosa. Tua sorella ci sta aspettando fuori, starà con noi oggi." dal suo sguardo Lewt capì che Chlorine aveva preso in simpatia Myra. Chlorine uscì e Lewt la seguì. Fuori era affollatissimo: c'era gente ovunque, tutti urlavano per capirsi e i venditori che gridavano per vendere la loro merce non aiutavano. Myra li vide e si avvicinò:

"Buongiorno!" esclamò per sovrastare la confusione.

"Buongiorno!" risposero in coro Lewt e Chlorine. "Venite, vi porto in giro." Chlorine cominciò a farsi strada tra la folla, e non appena tutti la videro abbassarono leggermente la voce e chianarono il capo. Chlorine li portò a una bancarella piena di collane e gioielli.

"Lei è Miriam, non mi delude mai in fatto di gioielli." spiegò, indicando una ragazza dal viso gentile, con i capelli rossi.

"Avete bisogno di qualcosa Signora?" chiese.

"No no, grazie cara. Loro sono Lewt e Myra, li sto portando a fare una passeggiata." la ragazza sorrise e loro se ne andarono.

"Lui invece è Byron, in quanto a carne, formaggi e pesce non viene superato da nessuno." un uomo muscoloso s'inchinò davanti ad Chlorine.

"Voi esagerate, Mia Signora." disse sorridendo. Continuarono così per tutte le bancarelle e quando finirono Chlorine disse:

"Io devo andare a prendere delle cose, voi fatevi un giro e compratevi anche qualcosa." si girò e scomparve tra la folla.

"Vieni." disse Lewt prendendo in mano la sorella. "Ho visto qualcosa di interessante."

"Lei ti piace eh?" chiese Myra sorridendo. Lewt si bloccò e la guardò.

"Perché dovrebbe? È simpatica, certo, ma questo non significa niente."

"Si capisce da come la guardi, ti si illuminano gli occhi." continuó Myra.

"Voi ragazze vedete gli occhi di tutti i ragazzi illuminarsi." replicò Lewt, ricominciando a camminare.

"Lei è bellissima e secondo me stareste benissimo insieme." Myra non demordeva.

"Myra basta." disse Lewt ridendo. "Comunque voglio regalarle qualcosa." continuó, guardando una bancarella che vendeva mantelli e stoffe colorate e pesanti.

"Vedi?" Myra gli diede uno scalpellotto sul braccio.

"È solo che la voglio ringraziare per tutto quello che sta facendo per me. Mi sta insegnando ogni cosa." rispose il ragazzo. Myra sorrise, ma non disse niente.

"Scusate..." Lewt chiamò la ragazza seduta dietro a un tavolo. "Vorrei comprare questo." indicó un mantello nero, bello, caldo e comodo.

Qualche minuto dopo Lewt e Myra stavano aspettando Chlorine davanti al portone e Lewt aveva nascosto il mantello ripiegato dietro la schiena. Quando Chlorine arrivò chiese:

"Allora, avete fatto?"

"Sì." disse Myra, ed entrarono. Myra andò nella sua stanza e Lewt e Chlorine rimasero soli mentre andavano insieme alle loro camere. Quando arrivarono al punto in cui il corridoio si divideva Chlorine disse:

"Io devo andare di qua. Ci vediamo stasera." stava per andarsene quando Lewt la bloccò:

"Aspetta, io... ho comprato questo." disse, dandole il mantello. Si accorse di essere arrossito.

"È un bel mantello, deve essere costato molto." Lewt capì che Chlorine lo aveva frainteso.

"Questo non... non è per me, l'ho comprato per te..." Chlorine inarcò le sopracciglia.

"E perché avresti speso tanto per me, scusa?" chiese.

"Beh, perché... insomma, mi stai aiutando tantissimo. Ho imparato tanto qui e questo è... beh... è un modo per ringraziarti." Chlorine sorrise, si avvicinò e fece una cosa che Lewt non si sarebbe mai aspettato: lo baciò sulla guancia. Arrossì e si sentì andare a fuoco.

"Tu sei un ragazzo strano, Lewt." disse Chlorine.

"È una cosa positiva o negativa?" chiese preoccupato il ragazzo.

"È una cosa molto positiva." Chlorine sorrise e se ne andò. Lewt entrò in camera e si buttò sul letto, pensando a quello che Myra aveva detto poco prima: secondo me stareste benissimo insieme...

La Guerra di Viaenn [SOSPESA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora