Quella mattina Chlorine si svegliò e sorrise leggermente: i capelli di Lewt si erano allungati, e ora aveva un ciuffo davanti al naso che, ogni volta che respirava, si avvicinava e si allontanava; quando si avvicinava poi glielo sfiorava, così lo muoveva per il fastidio. Chlorine non potè fare a meno di pensare a quanto fosse buffo quel ragazzo, quel ragazzo che le aveva infiammato il cuore e stordito il cervello, quel ragazzo che la faceva sentire a casa ovunque si trovasse, quel ragazzo che lei amava più della sua vita. Con questi bei pensieri, Chlorine si raggomitolò su se stessa, poggiando la testa sul petto di Lewt, e fece un balzo quando sentì il suo cuore sotto l'orecchio: batteva forte, regolare, e quel suono le piaceva, come le piaceva il profumo della pelle di Lewt, che non era un profumo o un olio particolare, era semplicemente la fragranza, l'odore vero della sua pelle. Chlorine sentì Lewt muoversi e le sue braccia che la stringevano, così alzò la testa e lo vide sveglio; allora riportò la testa alla sua altezza e lui, senza preavviso, la baciò. Quando si staccarono lui le sussurrò:
"Buongiorno mia Regina"
"Mio Re, perché tutto questo affetto?" Rispose lei. "Negli ultimi giorni sembrava propenso a tutto tranne che a una cosa del genere." Lui sorrise triste:
"Me ne sono accorto e sto cercando di rimediare." Chlorine capì di averlo offeso, così cercò di risolvere: lo baciò di nuovo e lo sentì sorridere sulle sue labbra. Poi lui si staccò per baciarle il mento, il collo, l'orecchio, la parte sotto l'occhio, la punta del naso e poi di nuovo le labbra. Lei sorrise e poi si misero entrambi abbracciati a guardare il soffitto in silenzio. Anzi, lei guardava il soffitto, mentre lui la osservava:
"Che c'è?" Chiese lei.
"Niente, è che oltre a essere bella mi ricordi Myra... mi manca." Al ragazzo si incrinò la voce. Lei lo guardò negli occhi:
"Sei preoccupato per lei?" Chiese.
"Più o meno." Lewt scrollò le spalle. "È solo che odio non averla accanto, esattamente come te: siete parte di me ormai." Chlorine sorrise:
"Secondo me sta bene, ricorda che c'è Amanda con lei." Si rigirò verso il soffitto quando Lewt sussurrò:
"Rimarrei così per sempre, dentro questa stanza... al sicuro dalle guerre e dal mondo esterno."
"Ma sei anche un Re."
"Senza volerlo. Io non volevo diventare Re, stavo bene come stavo, con te, Myra, Amanda..."
"Ma in quel caso non avresti mai conosciuto Lau e Rho."Chlorine lo guardò.
"Ma almeno ora Rho non rischierebbe di morire per colpa mia." Lewt si giró di spalle, ma Chlorine era sicura che stesse piangendo; si puntellò su un gomito e gli prese la spalla con una mano, mentre gli baciava una guancia.
"È stata una sua scelta." Disse; Lewt aveva le lacrime che gli rigavano le guance e una gli si era appesa sulla punta del naso, così Chlorine gliela levò col pollice.
"Andiamo." Disse, si vestì e uscì. Poco dopo Lewt la seguì, ma non aveva voglia di andare in infermeria con lei; invece andò da Lauryn, al terzo livello.
"Buongiorno." Lo salutò lui: Lauryn aveva gli occhi rossi e stanchi, si capiva che non dormiva da giorni, eppure continuava ad aiutare i lavori per ricostruire i primi livelli.
"Perché la notte non dormi?" Lewt non sopportava di vederlo in quello stato.
"Rho." Rispose Lauryn.
"Lewt! Lau!" Dimethyl correva verso di loro.
"Cosa c'è?" Le chiese il marito.
"Rho, si è mosso!" La donna respirava velocemente. Senza aspettare oltre Lewt cominciò a correre. Quando arrivò al letto dell'amico vide Chlorine lì davanti:
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La Guerra di Viaenn [SOSPESA]
Historical FictionLewt e Myra vivono col padre da soli, ignari del mondo che li circonda. Ma quando il padre morirà, riusciranno a cavarsela da soli nella vita vera? Qualcuno li aiuterà?