Capitolo XIII

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Una pioggia di frecce era precipitata sui guerrieri più vicini, tutti colpiti. Ma continuavano ad avanzare e in poco tempo erano arrivati alla base della fortezza, nonostante tutti gli sforzi di Chlorine e i suoi uomini. In pochi minuti anche Lauryn, Lewt e Rho stavano combattendo. I guerrieri continuarono a salire, così Chlorine ordinò di scendere ad aiutare gli altri, oramai le frecce da lì non avevano più effetto: dovevano avvicinarsi. Cominciarono a scendere prima di uno, poi di due livelli e in circa mezzora Chlorine si ritrovò al livello di Lewt e gli altri. I suoi uomini si erano divisi e li aveva persi. Incoccò una frecca e colpì un uomo poco lontano. Poi cacciò un'altra freccia e la ficcò con la mano nella bocca di un altro guerriero e, quando questo cadde, usò l'arco per colpirne un altro ancora. Si faceva strada tra gli avversari e continuò a uccidere fino a che le frecce non finirono, così si rimise l'arco a tracolla e cacciò i due coltelli che aveva nella faretra, usandoli entrambi. Infilzò lo stesso guerriero con tutti e due i coltelli ma questo barcollò all'indietro senza cadere; allora Chlorine prese la frusta, la stese e afferrò l'uomo per il collo strangolandolo mentre lo tirava a sè, poi mentre lui le passava accanto lei afferrò i due coltelli e se li riprese, mentre l'uomo le cadeva dietro.

Lewt combatteva, cercando di ricordarsi gli insegnamenti di Chlorine. Quando si era accorto che gli uomini di lei stavano scendendo aveva ordinato anche lui di scendere, ma poi era rimasto lì. Continuava a combattere senza fermarsi usando la spada, mentre l'arco l'avrebbe usato nelle emergenze. Non poteva fare a meno di cercare gli amici con lo sguardo, ma vide solo Lauryn. Mentre combatteva, Lewt sentì qualcuno dietro di sé e vide Rho: si erano scontrati e ora stavano schiena contro schiena.

"Come va?" esclamò. Sentiva i muscoli sulla schiena di Rho contrarsi ogni volta che muoveva le braccia.

"Bene, è divertente." rispose Rho mentre alzava un braccio per parare un colpo e poi affondava con la sua spada. "Dalla tua parte invece?"

"Non c'è male." fece Lewt, mentre due uomini lo attaccavano insieme: mozzò la testa a uno con un colpo secco e infilzò l'altro. Poi sentì la schiena di Rho staccarsi dalla sua, si girò e sorrise nel vederlo che aveva rimesso la spada nel fodero e stava facendo a pugni.

Mentre fuori si combatteva, nel passaggio Dimenthyl cercava di calmare Hexyl che piangeva, mentre Glycol e Arija guardavano spaventati il soffitto dello stanzone che ogni tanto tremava, facendo cadere polvere ogni volta. Il silenzio era totale, perché anche chi piangeva non faceva rumore. Si sentivano solo le urla dei guerrieri, amici e nemici. Nell'aria la tensione era palpabile, tutti o tremavano o osservavano spaventati il grande magazzino in cui erano pigiati. A volte si sentiva un singhiozzo o qualcuno che si bisbigliava piano parole d'incoraggiamento, ma niente di più. C'era anche chi pregava, muovendo solo le labbra, con gli occhi chiusi; o c'era chi stringeva le mani dei propri familiari per farsi forza; o c'era chi aveva gli occhi sbarrati e fissava il vuoto con sguardo assente; o c'era chi cercava di regolarizzare il respiro, che era veloce come dopo una lunga corsa.

Gli avversari continuavano a salire e non finivano mai, mentre loro erano tuti sfiniti. Anche Lauryn cominciava ad accusare la stanchezza. Poi, all'improvviso, si sentì un botto e la fortezza tremò. Lauryn si affacciò oltre le mura e guardò in giu: il primo livello era in fiamme che già si stavano espandendo sul secondo. I nemici avevano portato una polvere capace di incendiare la pietra. Lauryn ne aveva sentito parlare, ma aveva sempre pensato che fosse tutto un racconto per spaventare i bambini. Si ricordava che dopo che quella polvere era esplosa si disperdeva sul terreno e si poteva ancora usare, mentre la pietra prendeva fuoco. E gli venne un'idea: la polvere ci metteva ore per scendere a toccare terra e al primo livello c'erano dei sacchi. Scese e vide alcuni arcieri, tra cui Chlorine, che combattevano.

"Chlo!" chiamò e Chlorine si girò.

"Lau!" si avvicinò. "Stai bene?"

"Sì, sì. Ascoltami, Chlo: devi andare a prendere quei sacchi nelle stalle.

La Guerra di Viaenn [SOSPESA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora