Quando Chlorine si svegliò la mattina dopo era stranamente di buon umore. Che sogno assurdo si disse. Diventare Regina. Poi però si accorse di stare in una stanza diversa e che qualcuno da dietro la stava abbracciando. Si girò e vide Lewt che dormiva, così sorrise sollevata dal fatto che alla fine non era stato solo un sogno. In quel momento Lewt aprì gli occhi, la guardò e sorrise:
"Buongiorno."disse. "Dormito bene?" Chlorine annuì e scese dal letto.
"Dove vai?"
"Non possiamo dormire troppo, dobbiamo muoverci." Lewt sbadigliò e si mise seduto. Chlorine lo guardò e scoppiò a ridere.
"Che c'è?" chiese Lewt perplesso, ma ogni volta che Chlorine stava per rispondere lo guardava e riscoppiava a ridere di nuovo. "Cos'ho?" dopo cinque minuti buoni Chlorine riuscì camminare verso di lui continuando a ridere e quando fu vicina gli indicò un punto sopra l'orecchio destro. "Che c'è?" chiese ancora Lewt, ma Chlorine non riusciva a smettere di ridere e fece solo un ricciolo con il dito sopra al proprio orecchio. Lewt alzò la mano e se la portò al lato della testa, dove sentì un enorme ciuffo di capelli arrotolato su se stesso. Mentre se lo appiattiva Chlorine si chinò tenendosi lo stomaco e provando a riprendere fiato. Quando si calmó Lewt chiese:
"Hai finito?" Chlorine annuì con il fiatone, come se avesse corso. "Facevo tanto ridere?" domandò il ragazzo.
"Non immagini quanto. Ahia, non mi sento più le guance..." rispose Chlorine, massaggiandosi gli angoli della bocca e facendo versi strani per sciogliere i muscoli. Lewt sorrise e cominciò a vestirsi, poi vide steso su una sedia il vestito di Chlorine.
"E questo?" domandò tenendolo in alto. Chlorine alzó le spalle.
"Non so, lo potremo tenere per..." si interruppe di colpo: stava per dire per nostra figlia, ma si era bloccata al pensiero. Scosse la testa.
"Per?" chiese Lewt, che a quanto pare non si era accorto di niente, poi si girò e Chlorine alzò ancora le spalle, senza rispondere. Allora Lewt lo rimise dov'era e finì di vestirsi. Quando furono pronti Chlorine disse:
"Tu vai, io ti raggiungo subito." doveva piegare per bene il vestito e metterlo in un posto dove si sarebbe ricordata al momento opportuno. Lewt annuì e uscì. Andò in sala da pranzo dove c'erano già Myra e Amanda.
"Buongiorno fratellone." lo salutò Myra. "Dov'è tua moglie?" Lewt alzó gli occhi al cielo e disse:"Ha detto che sarebbe arrivata subito, non so che doveva fare. E gradirei che tu non la chiamassi tua moglie."
"E come dovrei chiamarla, scusa?" chiese Myra.
"Non lo so, chiamala... beh... chiamala Chlorine. È tanto difficile?" fece Lewt. Myra sorrise e continuò a mangiare.
"Hai un bellissimo ciuffo sopra l'orecchio, comunque." disse sforzandosi di non ridere. Lewt si portò un mano ad appiattirsi i capelli ma non sentì niente. La guardò e Myra non riuscì più a trattenersi, così scoppiò a ridere alzandosi in piedi di colpo per evitare il fratello che si era allungato sopra il tavolo per prenderla. Cominciò a ridere e continuò finché non scese Chlorine:
"Che sta succedendo qui?" chiese. Indossava un lungo vestito rosso, molto semplice.
"Piccoli battibecchi tra fratelli." le spiegò Amanda sorseggiando dalla sua tazza. Intanto Lewt si era alzato e aveva cominciato a rincorrere Myra intorno al tavolo. Chlorine si sedette e cominciò a mangiare insieme ad Amanda, mentre quei due correvano. Quando si stancarono tornarono a sedersi anche loro.
"Avete finito?" chiese Chlorine mentre controllava alcune carte, ma Myra e Lewt videro che stava sorridendo.
"Sempre la solita." disse Lewt con la voce attutita, dato che aveva la tazza alle labbra. Poi l'abbassò e si guardò attorno. "Sono l'unico maschio." disse.
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La Guerra di Viaenn [SOSPESA]
Narrativa StoricaLewt e Myra vivono col padre da soli, ignari del mondo che li circonda. Ma quando il padre morirà, riusciranno a cavarsela da soli nella vita vera? Qualcuno li aiuterà?