III. Estranei

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"L'alienazione è il divario tra l'essenza dell'uomo e la sua esistenza."

-Agnes Heller

«Ma come vi siete conciati?» Domandò Sasha indicando gli outfit di Jean e Connie. Questi avevano approfittato dell'occasione per sfoggiare alcuni capi davvero...Insoliti. Il rasato indossava con grande orgoglio una camicia hawaiana; la fantasia a dir poco appariscente raffigurava fenicotteri, palme, pappagalli e foglie di piante non ben identificate. Jean invece sarebbe stato molto elegante, se solo non avesse deciso di mettere una cravatta verde fluorescente, che cozzava con il blu della sua camicia. Quella sera si era promesso di fare colpo sulla sua adorata Mikasa una volta per tutte. Nutriva una cotta per lei da ormai due anni e non aveva mai avuto il coraggio di farsi avanti seriamente, ma quella sarebbe stata l'occasione perfetta per trascinarla a ballare, e tra un drink e l'altro, chiederle di uscire.

«Perché?! Non siamo bellissimi? La mia cravatta si illumina al buio.» Fece notare agli amici compiaciuto.

«Sembrate degli spaventapasseri!» Commentò Eren, fiero di come lui e il biondo erano riusciti a mettere insieme degli outfit in un modo più ragionevole, scegliendo dei capi sobri e ricercati.

Contemporaneamente, Armin prese sottobraccio le ragazze, e allontanandosi speditamente dalla fonte della conversazione mormorò un: «Noi ovviamente non li conosciamo».

Prima di arrivare al locale, Sasha e Connie sostarono in un 7-Eleven [1] al fine di procurarsi qualche snack di emergenza, per placare eventuali ingordigie che sarebbero sopraggiunte durante la serata. L'app delle mappe sul cellulare di Armin condusse "la gang" davanti alla discoteca "WRAP" alle 22:56. Zeke e Colt li avrebbero attesi tra la folla che invadeva l'ingresso. L'eccitazione iniziò a palesarsi più intensamente, appena si accorsero della musica che pullulava anche all'esterno del club. Dato il baccano, iniziarono a fare fatica a comunicare tra di loro; ciò era pan per i denti di Eren, che finalmente poteva permettersi di esprimersi a voce alta senza risultare esagerato. Cominciarono a farsi spazio tra l'assembramento di persone, quando d'improvviso riuscirono a scovare Zeke.

«Eccoli qui! Fratellino!» Allargò le braccia appena li vide. I ragazzi ricambiarono il saluto un po' intimiditi dalla sua aria matura e intellettuale. Si notava da lontano un miglio che loro erano degli studenti delle superiori, in confronto al pezzo d'uomo che avevano di fronte.

«Se se ciao...Allora dov'è Colt?» Il minore cercava di non perdersi in chiacchiere. Avrebbe dovuto trascorrere quella serata dandosi alla pazza gioia in pista, e non a parlare con "quell'ottenebrato" di suo fratello.

«É già dentro. Abbiamo visto che il buttafuori è un tipo tranquillo, e poi ci ho già fatto amicizia io, vedrete che non si smuoverà di una virgola.» Sorrise ai ragazzi rassicurandoli. «Se notate che i bartender  vogliono vedere i documenti [2], non fatevi problemi a chiedermi di andare a prendervi da bere.» L'ostilità che Eren riponeva nei suoi confronti aumentava ogni volta che apriva bocca. D'improvviso Zeke era diventato il "simpaticone" della situazione, quando in realtà era la persona più sprezzante e snob che conoscesse. Tutto quel trattamento da parte sua, non lo convinceva per nulla. «Allora Eren, non mi presenti i tuoi amici?» Chiese accorgendosi della smorfia che esplicitava il suo volto. Intervenne Armin, il quale conscio dell'atmosfera imbarazzante che si stava creando, avanzò per primo, indicando con garbo tutti i componenti del gruppo:

«Io mi chiamo Armin, e loro sono Mikasa, Sasha, Connie e Jean. Grazie mille Zeke per accompagnarci, scusaci tanto per il disturbo.»

«Nessuno disturbo, piacere ragazzi!»

«Allora possiamo entrare?» Interruppe le presentazioni il castano, ormai spazientito.

«Certo, seguitemi!» La gentilezza del fratello era spiazzante.

MELONPAN メロンパン - Sasha X NiccolòDove le storie prendono vita. Scoprilo ora